Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

In fila all' Ufficio postale...

Le istruzioni sono:

...le persone, un oggetto. Una storia


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



Poesia de\\\' ricordi

Iniziamo l’anno con la semplicità dei momenti, quelli che contano… quale “poesia” avete trovato sotto l'albero?

Iniziamo l’anno con la semplicità dei momenti, quelli che contano…infatti appena avevo colorato il mio albero di Natale, quest'anno era alto più del dovuto, per ricordare che le strade del tempo possono essere riempite anche da altezze e affetti che si evidenziano ovunque.
Il mio pensiero era sempre per quel Babbo Natale, che ogni anno, mettevo con cura dietro la porta del tempo, perché tu potessi essere lì, ancorato sempre nella mia mente e dettarmi ancora la vita.
Le lucine a intermittenza fissavano il colore permesso, e si rischiavano, per poi, perdersi nel tempo dei giorni di festa. Poche le speranze, erano gesti di oscure follie se si pensasse che dietro all'ultimo Natale con te, vivevi quelle movenze simpatiche da far ridere e incoraggiare tutti. Il mio albero, quella poesia che gridava di essere letta, la semplicità dei tuoi tuoi gesti, rompevano il silenzio... (continua)


Maria Rosaria Bottigliero 05/01/2024 - 18:59
commenti 0 - Numero letture:232

Argomento: quale “poesia” avete trovato sotto l'albero?

Voto:
su 1 votanti


La donna alla finestra e la dama oscura

Una donna avvenente, dai capelli dorati e la pelle rosea come i fiori di pesco, se ne stava ogni giorno alla finestra ad aspettare che qualcuno le rivolgesse la parola. Voleva a tutti i costi trovare marito e andarsene dalla casa materna, nella quale ormai era rimasta sola. A dire il vero, tutti gli uomini del paese la notavano, ma nessuno aveva il coraggio di parlarle. Nelle notti d’inverno infatti, vedevano dalle finestre una dama in abiti lugubri e lunghi capelli corvini aggirarsi in casa sua. Qualcuno aveva giurato di averla vista abbastanza da vicino da poter perfino notare dei denti aguzzi.

Un giorno nel periodo di Natale, mentre si trovava alla sua solita finestra, la donna udì una voce che chiamava il suo nome. Sembrava provenire dall’antico bosco ai margini del villaggio, luogo in cui la ragazza non era più stata da quando era bambina. Incuriosita e stanca di starsene lì ad aspettare, uscì e si diresse al bosco. Gli alberi secolari sembravano alquanto minacciosi, rivestiti... (continua)


Enrico Storie Dal Baule 07/01/2024 - 15:06
commenti 6 - Numero letture:289

Argomento: quale “poesia” avete trovato sotto l'albero?

Voto:
su 2 votanti


A N S I A

Giorni dopo avrei detto ai ragazzi di aver ricevuta una telefonata.


Chiunque ha un mostro con cui avere a che fare. Chi poi e chi prima. Per me fu poi.
Dovetti affrontarlo quella sera di gennaio. Una sera particolarmente fredda e particolarmente felice. Mio figlio si era fermato a cena.
Quando lo riaccompagnai la madre mi invitò a salire per un caffè, si chiedeva se conoscessi una stamperia e a buon prezzo.
I due altri ragazzi, dei bravi figli, dopo un bacio soffiato tra sguardi complici, ripresero la partita a Scarabeo. Sulla tavola una A e accanto una N; coi biscotti parevano S, I e di nuovo A.
Dall'altra stanza come anch'io sulla cinquantina, abiti comodi e pianelle.

-Lui è Giovanni- una voce di donna nel fumo della tazza -fino a non troppo tempo fa stava come te in Lombardia-.

Annuii, l'indirizzo ANCORA nella penna.
Piccoli pezzi di NOTTE erano chiusi tra le STOFFE dei battenti.
Una piega al foglio bianco, salutai portando via con me sulla camicia un piccolo mostro... (continua)


Mirko D. Mastro 03/02/2024 - 07:45
commenti 4 - Numero letture:238

Argomento: 5 parole

Voto:
su 3 votanti


Racconto 5 parole

In una notte fredda, mi stavo scaldando sul divano con il  mio plaid rosa chic, dopo aver visitato nel pomeriggio una grotta con il mio fidanzato.
Con la tisana calda in mano, dall' aroma dolce e rilassante, facendomi la coda, sentii su di me delle stoffe diverse.
Più strette e rigide, da far quasi prurito ai miei glutei e non solo.
Altro che mutanda Pompea, non stringe, non stressa!
Forse inciampando dal pericolo pipistrelli,  alla ricerca  di nuove scoperte, mi ero rotta parti dei vestiti, oppure avevo fatto un lavaggio che me li aveva ristretti, stile biscottino con metà Nutella.
Se non ti lecchi le dita, non assapori tutta la cioccolata compilation!
Siccome i miei occhiali erano scheggiati,  non vedevo bene, così decisi di toglierli.
In lontananza, miopia vedevo fantasmi e vampiri nella nebbia.
I dolci sono solo miei! Anche i succhi!
Ah no, è la mia figura che guarda la tv, sono spettinata come un gallo appena svegliato e ho ribaltato su di me, un yogurt cremoso bianco!
... (continua)

Mary L 03/02/2024 - 00:04
commenti 7 - Numero letture:266

Argomento: 5 parole

Voto:
su 5 votanti


Una nuova vita, camminando sul fondo del mare

L’appuntamento era al molo, lei era già lì, sotto un fanale carico di farfalle della luce, ma dell’altra ancora nessuna traccia. Marina non poteva più aspettare, doveva lasciare prima possibile quella terra ormai a lei estranea. Un suono abissale, come un canto di balena, provenne dal mare. Le farfalle si agitarono sempre più, reattive all’elettricità che colmava l’aria. Ora emanavano luce propria e si stavano lentamente spostando verso il mare. Le onde cominciarono a frangersi contro il legno del vecchio molo, quasi volessero portarne a termine l’esistenza. Ed eccola finalmente lì, la creatura acquatica, emergere dalla spuma di mare in tutta la sua antica bellezza. Le alghe fra i capelli le conferivano un aspetto sensuale, incorniciandole il viso livido, visibile grazie alla luce delle farfalle. La donna acquatica allungò le braccia e porse a Marina il corallo che le aveva promesso. Lei la baciò sulle labbra, mentre le farfalle piroettavano nei paraggi, facendo loro brillare gli occhi... (continua)

Enrico Storie Dal Baule 10/03/2024 - 17:21
commenti 1 - Numero letture:185

Argomento: incipi

Voto:
su 1 votanti



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