Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

Componimento Creativo

Le istruzioni sono:

Mese di Settembre 2025


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



Settembre, una carezza nella brezza

Fu proprio a settembre che mi parlarono di te... gli alberi, il cielo, il mare e gli angeli.

Ti muovevi dentro il mio ventre, piccolo germoglio d'amore.
E fu così, che ti sentii quel giorno, un fruscio, come una leggera brezza, che accarezzava la mia anima.
Mi sentii mancare per l'emozione, il cuore batteva forte e cercai di respirare con calma, per non farti spaventare. Ancora non ti conoscevo, ma tanto immaginavo di te.
I sogni sono ali colorate e ti racchiudevo dentro me, con preziosa attenzione.
Raro era l'amore che sentivo, non conoscevo il tuo viso, immaginavo, immaginavo i tuoi occhi, le tue labbra, le tue guance e i tuoi contorni. Fu facile intuire il tuo cuore, che palpitava all'unisono con il mio.
Accarezzavo con le mani il mio piccolo ventre, appena accennato e sorridevo beata.
Settembre, era ancora, molto, molto lontano, ed io ero ansiosa di averti tra le braccia.
Ogni istante era per te, ogni pensiero per le tue piccole mani.
Come un angelo, aleggiava attorno e... (continua)


Margherita Pisano 13/09/2024 - 19:57
commenti 9 - Numero letture:523

Argomento: Fu proprio a settembre che mi parlarono di te...

Voto:
su 8 votanti


Il ritorno di Elisa

Fu proprio a Settembre che mi parlarono di te... Era stato Giorgio, amico fotografo, che mi aveva detto:
« Preparati GianMaria, hanno visto Elisa in paese ».
Questa frase, improvvisa come una stella cadente, mi ha obbligato a ricordare un amore che a fatica ero riuscito a dimenticare. Era Venerdì sera e mi stavo preparando al Sabato imminente, il mio giorno preferito della settimana, per diversi motivi oltre quello che precede la giornata più bella, vale a dire Domenica. Il fatto è che di Sabato c'è il mercato contadino a Castiglione delle Stiviere, proprio in centro.
Le foto che realizzo lì in mezzo a quella gente di campagna, genuina, schietta, vestita come si usa nelle cascine mantovane, ma non mancano belle figliole e mamme di bell'aspetto, che qui abbondano come le fabbriche di calze da donna, quelle foto, dicevo, non riesco a farle in nessun'altra occasione sociale.
Il mattino dopo, pur turbato dai ricordi, puntualmente mi presentai alla piazzetta del mercato. Avevo la mia ... (continua)

Mino Colosio 19/09/2024 - 18:08
commenti 4 - Numero letture:447

Argomento: Fu proprio a settembre che mi parlarono di te...

Voto:
su 3 votanti


Pane e formaggio

Seppi di te in settembre, lo ricordo per via del Luna Park.
La seconda sera della festa urtasti con l’auto la grande fioriera della piazza per scostare un bambino sfuggito alla mano spaurita del padre.
Iniziava a far freddo dal vetro frenato dall’ammaccatura nel bandone.
Avevi promesso a tuo figlio la grande ruota panoramica, arrangiasti così un finestrino di fortuna con la pellicola da cucina.
Ti vedevo con due pani a pranzo e un tozzo di formaggio tra quelli delle offerte al discount, un boccone di pasta scondita per cena. Una volta a settimana insaccati a buon mercato che ti tenevano da parte in bottega.
Verso fine mese, il morso della fame.
Quei bonus tanto anelati per i disagi sociali stentavano ad arrivare, te ne stavi quasi facendo una ragione: avevi tentato di guadagnarteli, ma la tua condizione di stenti non era forse sufficiente. Al pari delle restrizioni fisiche dovute alla spalla malconcia per i tanti anni di lavoro al volante.
In quest’Italia contano oramai gli ... (continua)

Mirko D. Mastro 19/09/2024 - 17:01
commenti 3 - Numero letture:351

Argomento: Fu proprio a settembre che mi parlarono di te...

Voto:
su 2 votanti


Piego di libri

L’uomo dell’abbaino dall’altro lato della strada dirimpetto alla buca rossa delle lettere, se ne era finalmente accorto.
Trovavo curiosa la scelta della marca di sigarette, l’ultima West la fumava ogni giorno rivolto verso dove soffia il vento quando il sole cala.
Lo vedevo arrivare nel mio ufficetto postale sul finire del mese con quell’aria assorta e la bolletta con la piccola lampadina, come se sul foglio avesse fermato un’idea. O era questa la mia impressione. Poi iniziava a parlare con nessuno alla sua sinistra e sulla destra, per tutto il tempo della fila. Ascoltavo dalla propaganda cartonata del piego di libri le sue storie; di quando diceva d’essere l’ombra dello scrittore che avrebbe voluto diventare, rivolgendosi alla penna nel taschino.
Ma la mia preferita era quella sulla signorina Hansia Borderline, o dovrei dire forse la storia su di me. Quella parola, borderline, prima di allora la avevo sentita solo come disturbo della personalità, o qualcosa di simile. Nel suo narra... (continua)

Mirko D. Mastro 09/11/2024 - 08:17
commenti 1 - Numero letture:219

Argomento: In fila all' Ufficio postale...

Voto:
su 2 votanti


Almiquí

Lo sguardo di quel tale si fermò per un numero indefinito di secondi sulla lettera della signora Marisol, non la Marisol Tamales che batte al porticciolo ma la Casabe, quella del banco della zuppa di pollo col quimbombò sul crocevia.
Mmm, quanto è buono quel suo platano lungo e giallo...da leccarsi i barbigi.
Casabe Marisol ogni fine del mese spediva notizie dall'isola al marito andato per lavoro a Key West, il tale dal Panama bianco con la medesima periodicità faceva la fila per domandare se ci fosse una missiva per lui e ricevere la stessa risposta negativa da un’altra Marisol, Tastones, addolorata allo sportello.
Per poi uscire senza una parola o una smorfia.
Mi intrufolavo nell'ufficio postale per saccheggiare le buste con la spesa delle genti che in cambio di una fa-sti-dio-sa strofinata di muso o una, a dir loro simpatica, tirata di vibrisse mi lasciavano fare.
Quel giorno come gli altri il tale continuò a guardare il francobollo con Che Guevara, come lui tre figli maschi e... (continua)

Mirko D. Mastro 13/11/2024 - 06:49
commenti 2 - Numero letture:223

Argomento: In fila all' Ufficio postale...

Voto:
su 2 votanti



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