Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. La paura addosso... quando il bullismo fece di me una vittima Le istruzioni sono: Immagina o racconta ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
||
RICERCA |
LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO Ogni giorno mi sveglio con l'erezione mattutina, tanto per cominciare in media un uomo sano ha tra le tre e le cinque erezioni per notte (durante la fase REM) ed ognuna di esse dura tra i 25 e i 35 minuti; quella mattutina sarebbe l'ultima di questa serie di inturgidimenti. Stamattina, come consuetudine mi reco in bagno per mingere, ma ho una sgradita sorpresa, di non trovare il mio tanto amato pene e al suo posto sostituito da una vagina lunga 9 cm; giusto la metà del mio ex uccello padulo. Prima stavo in piedi davanti alla tazza, ora mi tocca star seduto per poter espletare il mio bisogno di minzione e guardandomi allo specchio, mi accorgo di non avere più la barba e questo è decisamente uno dei pochi lati positivi di questa spiacevole faccenda, perché era una scocciatura rasarsi ogni mattina. Noto anche un cambiamento nei lineamenti: labbra più rigorose, la pelle più liscia, zigomi meno evidenziati e dimensione del cranio più piccolo. Non avevo più un volto riconoscibile; come av... (continua)
Savino Spina 09/02/2018 - 12:01 commenti 3 - Numero letture:1935 Argomento: PUNTO DI VISTA
Omicidio in provincia II telefono suonò poco prima della mezzanotte. Il dottor Davide Mari e sua moglie Claudia stavano dormendo. Aveva cominciato a soffiare un vento teso, freddo, piovigginava. La donna dormiva sdraiata sul fianco sinistro. Ci vollero tre squilli prima che aprisse gli occhi. Suo marito russava. La donna allungò un braccio verso il telefono posto sul comodino e sollevò la cornetta. Una voce, con fare imperioso, gracidò al di la della cornetta. La donna non rispose nemmeno, tanto era intontita. Con molta energia prese a scuotere il marito che sobbalzò. Infine prese il telefono e stette ad ascoltare.
Il dottor Mari era un anziano medico di un piccolo paesino di provincia che aveva avuto i suoi momenti di gloria molti anni prima, quando, in virtù della propria posizione strategica, riusciva a calamitare i commerci di molti piccoli centri situati a ridosso delle montagne e proponendosi quindi come centro di floridi scambi commerciali. Ma poi, si sa, i suoi abitanti andarono a cercare fortuna n... (continua) Nino Curatola 11/03/2018 - 20:46 commenti 1 - Numero letture:1155 Argomento: INCIPIT PER UN RACCONTO GIALLO
La tristezza di una vacanze al mare Da un po'di tempo a questa parte non vado propriamente "matto" per l'estate.
In realtà ho sempre sofferto, in maniera spropositata, il caldo e l'afa. Figurarsi la canicola infernale di quest'anno, che non accenna a voler diminuire. E, a dirla tutta, adesso non impazzisco più di tanto neppure per il mare! Ovvio, il mare in sé mi piace, a chi potrebbe non piacere: un'immensa, infinita distesa d'acqua, con le sue storie di naviganti e corsari, i suoi misteri... Ciò che non mi entusiasma eccessivamente è l'idea delle "vacanze al mare"! Da bambino ( come tutti, immagino) ero felicissimo di poter trascorrere intere giornate tra ombrelloni e teli da spiaggia. Ora, invece, osservare tutte quelle sdraio, palette, secchielli,lettini e corpi anneriti dal sole, mi mette un velo di tristezza. Forse ho esagerato nell'ascoltare la canzone "Il mare d'inverno" di Ruggeri (magistralmente interpretata dalla Bertè)...sta di fatto che, anziché godermi la gioia e la sp... (continua) Libero Pensiero 14/08/2021 - 16:06 commenti 5 - Numero letture:524 Argomento: UN'ESTATE AL MARE
Notti sui pedali Le mie notti sanno di legno di matita e olio per catena, odorano di freddo le mie notti.
Dopo aver consegnato l’ultimo Corriere della Sera nella maniglia della porta sul retro del Camparino, salutando dal vetro Gaspare che mi lascia sempre un croissant appena sfornato, rientro a casa con la bicicletta dalla Haibun dove lavoro ormai da un bel po’ fragili mani Tornando dove vivo fuori dal centro abitato, attraverso diverse zone e ognuna di esse ha un odore di caminetti che bruciano legna sempre differente. L’aria è densa di aromi particolari e spesso molto buoni, quella che preferisco sa di faggio. sul cono dita Di solito dormo qualche ora, mi sveglia lei. La conobbi che aveva 12-13 anni, in ottobre con il cielo terso. Lei era una “piscinina”, un’aspirante sartina che imp... (continua) Mirko D. Mastro 04/03/2022 - 17:17 commenti 4 - Numero letture:393 Argomento: Sensazioni dentro le mie notti
Copèrta di foglie (una cincia) La giacca come cuscino di fortuna, lungo disteso a mocassini incrociati vola lo sguardo tra i rami dove l’infinito gioca a nascondino con le foglie.
La brezza mi pettina la camicia, nel salto di una cavalletta la cravatta infastidita si nasconde tra due asole. Quella brezza che mi spettina i pensieri portando con sé profumi che mi finiscono negli occhi. Ora li ho chiusi, sa di azzurro il filo d’erba tra le labbra. Le pagine del taccuino ondeggiano, con la matita sull’orecchio fermo parole: la giacca da cuscino, sale lo sguardo tra i rami dentro un aforisma di Gary Snyder La sera si distende sul prato. Una cincia mi guarda, faccio parte di un quadro e delle sue tinte. “Questa terra viva Mirko D. Mastro 23/06/2021 - 04:58 commenti 2 - Numero letture:558 Argomento: LA BELLEZZA DELLA NATURA
[ Pag.1 ][ Pag.2 ][ Pag.3 ][ Pag.4 ][ Pag.5 ][ Pag.6 ][ Pag.7 ][ Pag.8 ][ Pag.9 ][ Pag.10 ][ Pag.11 ][ Pag.12 ][ Pag.13 ][ Pag.14 ][ Pag.15 ][ Pag.16 ][ Pag.17 ][ Pag.18 ][ Pag.19 ][ Pag.20 ][ Pag.21 ][ Pag.22 ][ Pag.23 ][ Pag.24 ][ Pag.25 ][ Pag.26 ][ Pag.27 ][ Pag.28 ][ Pag.29 ][ Pag.30 ][ Pag.31 ][ Pag.32 ][ Pag.33 ][ Pag.34 ][ Pag.35 ][ Pag.36 ][ Pag.37 ][ Pag.38 ][ Pag.39 ][ Pag.40 ][ Pag.41 ][ Pag.42 ][ Pag.43 ][ Pag.44 ][ Pag.45 ][ Pag.46 ][ Pag.47 ][ Pag.48 ][ Pag.49 ][ Pag.50 ][ Pag.51 ][ Pag.52 ][ Pag.53 ][ Pag.54 ][ Pag.55 ][ Pag.56 ][ Pag.57 ][ Pag.58 ][ Pag.59 ][ Pag.60 ][ Pag.61 ][ Pag.62 ][ Pag.63 ][ Pag.64 ][ Pag.65 ][ Pag.66 ][ Pag.67 ][ Pag.68 ][ Pag.69 ][ Pag.70 ][ Pag.71 ][ Pag.72 ][ Pag.73 ][ Pag.74 ][ Pag.75 ][ Pag.76 ][ Pag.77 ][ Pag.78 ][ Pag.79 ][ Pag.80 ][ Pag.81 ][ Pag.82 ][ Pag.83 ][ Pag.84 ][ Pag.85 ][ Pag.86 ][ Pag.87 ][ Pag.88 ][ Pag.89 ][ Pag.90 ][ Pag.91 ][ Pag.92 ][ Pag.93 ][ Pag.94 ][ Pag.95 ][ Pag.96 ][ Pag.97 ][ Pag.98 ][ Pag.99 ][ Pag.100 ][ Pag.101 ][ Pag.102 ][ Pag.103 ][ Pag.104 ][ Pag.105 ][ Pag.106 ][ Pag.107 ][ Pag.108 ][ Pag.109 ][ Pag.110 ][ Pag.111 ][ Pag.112 ][ Pag.113 ][ Pag.114 ][ Pag.115 ][ Pag.116 ][ Pag.117 ][ Pag.118 ][ Pag.119 ][ Pag.120 ][ Pag.121 ][ Pag.122 ][ Pag.123 ][ Pag.124 ][ Pag.125 ][ Pag.126 ][ Pag.127 ][ Pag.128 ][ Pag.129 ][ Pag.130 ][ Pag.131 ][ Pag.132 ][ Pag.133 ][ Pag.134 ][ Pag.135 ][ Pag.136 ][ Pag.137 ][ Pag.138 ][ Pag.139 ][ Pag.140 ][ Pag.141 ][ Pag.142 ][ Pag.143 ][ Pag.144 ][ Pag.145 ][ Pag.146 ][ Pag.147 ][ Pag.148 ][ Pag.149 ][ Pag.150 ][ Pag.151 ][ Pag.152 ][ Pag.153 ][ Pag.154 ][ Pag.155 ][ Pag.156 ][ Pag.157 ][ Pag.158 ][ Pag.159 ][ Pag.160 ][ Pag.161 ][ Pag.162 ][ Pag.163 ][ Pag.164 ][ Pag.165 ][ Pag.166 ][ Pag.167 ][ Pag.168 ][ Pag.169 ][ Pag.170 ][ Pag.171 ][ Pag.172 ][ Pag.173 ][ Pag.174 ][ Pag.175 ][ Pag.176 ][ Pag.177][ Pag.178 ][ Pag.179 ][ Pag.180 ][ Pag.181 ][ Pag.182 ][ Pag.183 ][ Pag.184 ][ Pag.185 ][ Pag.186 ][ Pag.187 ][ Pag.188 ][ Pag.189 ][ Pag.190 ][ Pag.191 ][ Pag.192 ][ Pag.193 ][ Pag.194 ][ Pag.195 ][ Pag.196 ][ Pag.197 ][ Pag.198 ][ Pag.199 ][ Pag.200 ][ Pag.201 ][ Pag.202 ][ Pag.203 ][ Pag.204 ][ Pag.205 ][ Pag.206 ][ Pag.207 ][ Pag.208 ][ Pag.209 ][ Pag.210 ][ Pag.211 ][ Pag.212 ]
|
|||||||||||||||||