Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. ..fanne la descrizione fisica, e non solo Le istruzioni sono: Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi... ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO Là ai “Castellani”, le montagne si staccano dai verdi prati e la quiete che si respira ti appaga l’animo.
Nelle passeggiate, su e giù per piccole e grandi contrade, per irti sentieri e verdi prati, l’odore della fatica si fonde con l’odore dell’erba, della terra, ma poi la vista di siffatti paesaggi, ti ripaga e ti ristora! L’acqua che incontri, a volte nervosa, a volte canterina, quando si fa cheta, mani di bimbi l’accarezzano. … E poi il suono delle campane rompe il silenzio! E incontri pietre, ruderi che ti dicono che lì c’era vita, che poi si è spostata altrove, lasciando che i rovi prendessero il posto dei gerani. Con queste poche strofe, siamo arrivati in contrà “Sega”. Il grande palazzo dei magliari è muto da tanto tempo, ma se chiudi gli occhi, ecco il rumore del maglio si fa sentire e voci si odono e le case si animano e la vita riprende con i suoi sorrisi, con le sue lacrime; bimbi vocianti, vecchi rugosi, donne stanche, uomini dalle mani callose, ragazze che sognano ... (continua) Ivana Piazza 09/07/2016 - 14:37 commenti 1 - Numero letture:976 Argomento: INCIPIT (un personaggio entra in azione)
Il nuovo mondo Una tristezza indefinita la prese, una sorta di malinconia che per alcuni lunghissimi istanti la rese cieca e sorda, togliendole le forze ed il respiro. Appoggiò la fronte sul vetro freddo e chiuse gli occhi. Il vapore formatosi sulla finestra esaltò l’aroma del caffè. Guardò la tazza che racchiudeva fra le mani e le lacrime si sciolsero nel liquido denso. Si scosse quindi da quello smarrimento improvviso, mandò giù il caffè in un sorso, s'infilò la mantella scura sul vestito morbido, si passò la borsa a tracolla e, con il cappuccio calato sulla testa per ripararsi dalla pioggia, si diresse agile alla fermata dell’autobus come tutte le mattine…
e l’autobus, con la sua anima di ferro, sembrava l’unico vero protagonista della giornata. Il bisonte corazzato si tuffava nelle pozzanghere, rovesciando valanghe d’acqua sporca sulle auto, le quali agitavano i tergicristalli... nella vana ricerca un mondo più pulito. Francesco Gentile 16/07/2016 - 19:46 commenti 4 - Numero letture:1189 Argomento: INCIPIT (un personaggio entra in azione)
Una fitta al cuore Una tristezza indefinita la prese, una sorta di malinconia che per alcuni lunghissimi istanti la rese cieca e sorda, togliendole le forze ed il respiro. Appoggiò la fronte sul vetro freddo e chiuse gli occhi. Il vapore formatosi sulla finestra esaltò l’aroma del caffè. Guardò la tazza che racchiudeva fra le mani e le lacrime si sciolsero nel liquido denso.
Si scosse quindi da quello smarrimento improvviso, mandò giù il caffè in un sorso, si infilò la mantella scura sul vestito morbido, si passò la borsa a tracolla e, con il cappuccio calato sulla testa per ripararsi dalla pioggia, si diresse agile alla fermata dell’autobus come tutte le mattine. Pensava in continuazione a quel dolore improvviso al petto che aveva avvertito il pomeriggio del giorno prima. Un dolore incomprensibile, tanto forte quanto rapido. Una fitta al cuore da togliere il respiro, ma per un istante, poi tutto normale. Eppure quel dolore le era rimasto nella testa, la tormentava senza tregua carico di presentime... (continua) . Marca Budavari 31/07/2016 - 12:37 commenti 1 - Numero letture:1138 Argomento: INCIPIT (un personaggio entra in azione)
PAOLO E STELLA “D’accordo, ti racconterò la storia della mia vita, come tu desideri”
Le disse mentre si aggiustava il cappello e trattenendosi dall’allungare la mano per accarezzarla. Lo sapeva, era ancora presto per azzardare gesti che avrebbero potuto allontanarla, e lui aveva troppo bisogno che lei restasse lì, magari non per sempre, ma almeno per il tempo di ascoltare la sua storia. “Sai, non so da dove iniziare…” disse timidamente imbarazzato “perché mi sembra di essere frutto di due vite: una normale ed una marcia. O forse una marcia ed una normale… Poi mi dirai cosa ne pensi.” Lei lo guardava attenta, come se dalle parole che lui avrebbe pronunciato fosse scaturito il suo futuro. Quasi non respirava e aspettava pazientemente il racconto. “C’è poco da dire su di me, nel senso che ero il figlio normale di una famiglia normale, fratello maggiore di una... (continua) Millina Spina 09/01/2017 - 23:41 commenti 12 - Numero letture:1296 Argomento: INCIPIT
L' UOMO NERO NON E' UNA FAVOLA Per la terza volta la incrociò davanti al portone del dottore, sempre di lunedì e sempre alla stessa ora. Era certo di averla già vista, prima di quegli incontri, ma non avrebbe saputo dire dove né quando. Forse era anche lei una paziente e aveva l’appuntamento alle quattro, si disse salendo le scale verso lo studio. Ero puntuale anche un po in anticipo, in un lunedì tranquillo vicino alla Epifania. Il campanello stridulo dello studio medico mando il suo richiamo, entrai nell’accogliente appartamento di grande metratura che il mio amico e collega divideva con altri due medici. Sulla targa della sua porta si leggeva “ Dott.re Psicologo e Psicoanalista S.De Santis” per me era solo Sandro psicologo molto coscienzioso, bravissimo, conoscitore dell’animo umano. Usava tecniche nuove, i suoi pazienti erano persone con problemi seri, le sue cure non si limitavano solo a guarirli ma ne traeva dei trattati dove si esaminavano i fenomeni che potevano portare alla pazzia. Per me il matto era lui, ... (continua)
mirella narducci 14/01/2019 - 13:59 commenti 8 - Numero letture:958 Argomento: INCIPT
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