OPERA

Dagli sguardi di metallo
fioriscono i sorrisi
gialli rosa azzurro cielo
come quadri d'autore
dai vivaci colori
che imitano la realtà
e creano fantasiosi
una loro realtà.
E si specchiano i sorrisi
in altri sorrisi
che giocano con loro
alle bambole e agli orsetti
e bevono il tè
nelle tazzine di plastilina.
Che belle le tazzine
tutte rosse tutte blu
con lo zucchero nel tè
fatto tutto di zollette
fatte tutte di cartone,
son più belle le zollette
fatte di cartone:
sono tutte colorate
chissà come sarebbe bello
il tè
tutto colorato
se ci fosse nelle tazzine
dolce dolce
con lo zucchero di cartone...
E i sorrisi si moltiplicano
uno tira l'altro
uno inventa l'altro
con la dolce fantasia.
E i sorrisi si ricamano
con il lungo filo di ferro
che serpeggia disinvolto
nella trama della tela
ruvida del mondo
e abbelliscono la tela
con il lungo filo di ferro
colorato...
Con il filo.
E abbelliscono la tela
ruvida
con il filo.
Con il filo arrugginito.

Opera scritta il 28/01/2017 - 19:35

Da Tiberio Poeta

Letta n.1077 volte.

Ciao, Loris, grazie anche a te per il tuo commento!

Tiberio Poeta 30/01/2017 - 09:49

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Bella, un modo raffinato per descrivere l'amarezza delle delusioni. Particolare e bella.
Ciao Tiberio.

Loris Marcato 30/01/2017 - 06:15

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E si rimane davvero delusi quando ci si rende conto che il filo usato per ricamare non era colorato, ma ferro arrugginito.

Ti ringrazio ancora del commento, il primo che ricevo. Un abbraccio.

Tiberio Poeta 30/01/2017 - 01:14

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Purtroppo a volte una cosa si presenta bene e appare bella, magari più bella di tante altre, ma è solo un'illusione, e sembra davvero reale ma è ingannevole; quando ci si accorge che non è vera, si rimane feriti per l'inganno. A volte una bella forma nasconde una cattiva sostanza, come lo zucchero di cartone, più bello dello zucchero vero perché colorato, ma senza sostanza perché non addolcisce veramente, mentre ci si aspettava che fosse dolce.

Tiberio Poeta 30/01/2017 - 01:11

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Grazie!!!! Il primo commento!!!

Sì, Margherita, hai ragione: c'è dell'altro che ho voluto comunicare, e cioè mi lamento di quando i sorrisi sono finti, fatti per secondi fini o solo per circostanza, e che quindi simulano la realtà ma non sono la realtà, come dei quadri ben fatti: sembrano figure reali ma non lo sono, o come le tazzine di plastilina, che sono fatte per giocare e per far finta ma non sono vere tazzine e non hanno il tè.

Tiberio Poeta 30/01/2017 - 01:09

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Tiberio hai scritto una poesia che mi ha colpito tanto, i sorrisi si moltiplicano davvero...credo che ci sia dell'altro che tu hai voluto comunicare.
Molto profonda

margherita pisano 29/01/2017 - 22:04

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