Mi cerchi tu dici
ti cerco, sì ti cerco
mia demenza amorosa
e me ne chiedi ragione:
è perché devo ancora vivere
che ti giungono pensieri
e sussurri di colui
che è mantice del tuo amore.
Lo impone ed esige un tempo
edace che tra silenzi atroci
alla deriva ci conduce!
Vedi, se a te invisi
talvolta intorno volteggiano
ti circondano e fanno ressa
invitti slanci e svolii
scrollateli di dosso pure
falli espellere dal cuore
se vuoi e li credi spergiuri
ma finché vivo e ti penso
ci sarà un treno di sospiri
e il ciclo dell'incompiuto
restio sarà a compiersi
pensieri più su te verranno
come nubi o sole nel giorno
e non avrai mai vittoria
su un cuore che ti reclama.
Puoi tu soffocare
la fiamma di ignee parole
sottrarti alle adocchiate
allusive del mio sguardo
scavalcare i muri di granito
entro cui ti confina il desiderio
lottare contro l'evidenza
di un eloquente disegno del fato?
Se ti incalza il soffio vitale
che in dono ti diede il tuo dio
e vivi non puoi tu fermare
la luna che passa tra le nubi
la sfera rutila che all'orizzonte
brilla al sorgere e al tramonto
l'acqua che sguscia tra le pietre
di un greto e brioso scorre al mare.
Sei tu l'orizzonte limpido e terso
su cui non tramonta mai sole!
Non puoi sparire nel nulla
pur se nessuna o poca gioia poni
in ciò che accanto ti fiorisce
e in acuta tristezza volvi
cancellando soavi memorie,
pur tiranneggiata dai guasti
dei tuoi terrori e delle tue paure
non puoi non incontrare
e dare un volto e un nome
a chi ti regala un sogno
o già porre una croce memoria
sull'uomo che più non ti cerca
perché mai seppe di averti persa.
ti cerco, sì ti cerco
mia demenza amorosa
e me ne chiedi ragione:
è perché devo ancora vivere
che ti giungono pensieri
e sussurri di colui
che è mantice del tuo amore.
Lo impone ed esige un tempo
edace che tra silenzi atroci
alla deriva ci conduce!
Vedi, se a te invisi
talvolta intorno volteggiano
ti circondano e fanno ressa
invitti slanci e svolii
scrollateli di dosso pure
falli espellere dal cuore
se vuoi e li credi spergiuri
ma finché vivo e ti penso
ci sarà un treno di sospiri
e il ciclo dell'incompiuto
restio sarà a compiersi
pensieri più su te verranno
come nubi o sole nel giorno
e non avrai mai vittoria
su un cuore che ti reclama.
Puoi tu soffocare
la fiamma di ignee parole
sottrarti alle adocchiate
allusive del mio sguardo
scavalcare i muri di granito
entro cui ti confina il desiderio
lottare contro l'evidenza
di un eloquente disegno del fato?
Se ti incalza il soffio vitale
che in dono ti diede il tuo dio
e vivi non puoi tu fermare
la luna che passa tra le nubi
la sfera rutila che all'orizzonte
brilla al sorgere e al tramonto
l'acqua che sguscia tra le pietre
di un greto e brioso scorre al mare.
Sei tu l'orizzonte limpido e terso
su cui non tramonta mai sole!
Non puoi sparire nel nulla
pur se nessuna o poca gioia poni
in ciò che accanto ti fiorisce
e in acuta tristezza volvi
cancellando soavi memorie,
pur tiranneggiata dai guasti
dei tuoi terrori e delle tue paure
non puoi non incontrare
e dare un volto e un nome
a chi ti regala un sogno
o già porre una croce memoria
sull'uomo che più non ti cerca
perché mai seppe di averti persa.
Opera scritta il 14/02/2018 - 12:18
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