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Tre ventuno

Il suo culmine è lontano
numerosi attendiamo
Ma a dispetto delle attese
ivi è da oltre un mese


Si sofferma un altro ancora
prima aspetta, che succede?
Ogni giorno sin d’allora
sembra non cambiar parere


Àlea vera trattenere
solo cogliere, non cedere
Si comprende in Natura
la lezione ormai palese


Non saper lasciare andare
ci comporta del malessere
L’alternanza è nostra Madre
non si può per sempre essere


Ogni sé che in procinto
del suo culmine, ora cede
Si appresta a dar la luce
dal suo affine egli riceve




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Opera scritta il 26/05/2019 - 17:36
Da Fabio Lago
Letta n.1228 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Benvenuto Fabio. Ti leggo per la prima volta e non oso dare un giudizio su un nico scritto. Mi riprometto di farlo la prossima volta. A presto.

Ernesto D'Onise 26/05/2019 - 19:54

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