OPERA

Cantava giulivo
un angelo buono...
Spiccò un salto
per volar via
ma un retino
lo imprigionò
vicino al mio
cuore restò.
Crudele egoista
fu incatenare
la sua luce alla notte.
Lo liberai...asciugai
le mie lacrime
cancellai le paure
il tempo passò.
Lo vidi tornare
l'angelo buono...troppo tardi
trovò un cuore indurito
capelli grigi coprivano
la mia testa.
Le gioie frizzanti
della giovinezza
si nascosero alla sua luce
e lui pietoso strappò
i rovi dai miei desideri.
Piangemmo cantando
gli ultimi giorni di felicità.

Mirella Narducci

Opera scritta il 10/05/2020 - 18:24

Da mirella narducci

Letta n.897 volte.

Bellissima, non te lo scrivo tanto per dire, sono versi di una vita racchiusi con maestria in una poesia.Bravissima!!!

Massimo Tovagli 13/05/2020 - 11:13

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Poesia celestiale, dal sapore di favola ma con il contenuto che sa di realtà, un po' triste, un po' felice come è la condizione umana. Diversa dalle tue solite e forse anche per questo molto bella. Ciao.

Giacomo C. Collins 11/05/2020 - 17:37

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Versi emozionanti che decantano il percorso di una vita: dalla età della spensieratezza a quella che presenta i segni indelebili e travagliati di un vissuto che inevitabilmente indurisce l'animo. Il finale è triste, ma è anche sollievo dello spirito. Una gran bella poe, ciao

Francesco Scolaro 11/05/2020 - 15:12

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Questi versi sono il cuore di una favola

Mirko D. Mastro(Poeta) 10/05/2020 - 19:00

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Questa poesia è preziosa

Erica DF 10/05/2020 - 18:57

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