OPERA

Cammina, cammina
lontano, lontano,
divina, piccina,
la fata Morgana
il cuore dei Re
richiede in prigione
ed alle regine
rimane ragione
di mondi incantati
da favole d’oro.
Bisogna trovare
almen principati
per le regine
rimaste da sole!
La folla d’incanto
ricerca, consola,
s’affanna, s’informa,
ritorna, contorna,
ma dei reami
nemmeno due orme.
E le regine
con molta pazienza
anelano almeno
ad una reggenza.
In una giornata
di grande eleganza,
l’alba mirando là
dove muore il tramonto,
ne trovano una.
E, vista l'urgenza,
governano subito
con sapienza di donna.
L'incredulo cuore di Re
lasciato nel vento
ogn’or si lamenta
dei mali incontrati
e patiti. E tu,
se porgi l'orecchio
al vespro arcano,
senti il lamento perduto
e terreno e lontano
d'un cuore di Re
che va sonnolento
per la via. Consueta
e sgangherata ormai
ma ancora amata, via.

Opera scritta il 31/10/2022 - 11:22

Da Ernesto D’Onise

Letta n.273 volte.

Grazie Maria Luisa

Ernesto D’Onise 02/11/2022 - 18:49

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Grazie Aquila della Notte

Ernesto D’Onise 02/11/2022 - 18:48

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Piaciuta!

Maria Luisa Bandiera 01/11/2022 - 07:23

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Briosa e gustosa. 5*

Aquila Della Notte 31/10/2022 - 18:09

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Il potere che passa dal cuore dell’uomo a quello della donna. Inevitabilmente..,

Ernesto D’Onise 31/10/2022 - 15:58

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