Incanti Nelle Cicatrici
Fulgidi rivoli di vita
sul mio viso spento e affranto
sotto la pioggia di brillanti stelle
tra le tue avvolgenti strette sul cuore,
dove sorpresa ancora
muoio d'amore
nel freddo di questo inverno!
Sussurri piano incantesimi
di crisoberilli magici
al mio animo nel plenilunio,
tra filigrana che intrecciano
bianche bugie nella notte oscura,
ai bordi infiniti del tempo
nelle incantate girovolte
di quegli alterni perdoni inarcati,
sui nostri sfavillanti sorrisi!
Baciami ancora
dolce antico amore,
come fosse ancora
la prima volta,
come fosse per sempre!
E disegnerò
l'essenza della pura
radiante felicità
sulla pergamena del fato,
che attraversa l'orizzonte argentato
nel congiungerci
ancora un'altra volta,
dal passato al futuro
in un salto senza respiro
a farci cadere nel vuoto
ancora un'altra volta,
sulla terra ferma
ove ogni fremito
possiede la sua fine!
Fammi evadere ancora,
lasciami sognare giuliva
nel cuore di questo istante
tra le tue parole d'incanto,
nelle lacrime che lecco
mentre le accarezzo dolcemente
dalle tue profonde cicatrici,
assaggerò ogni tuo dolore
e ne farò un sacro mausoleo
ove rendere culto,
e ti amerò come fosse
ancora la prima volta,
come fosse ancora per sempre,
come se ogni tua parola
fosse la mia certezza d'amore,
ove non possa più perderti
disperso in naufragi
delle futili incomprensioni,
e in quelle inaspettate
collisioni d'impeti
in altri occhi nuovi
da conquistare e amare.
sul mio viso spento e affranto
sotto la pioggia di brillanti stelle
tra le tue avvolgenti strette sul cuore,
dove sorpresa ancora
muoio d'amore
nel freddo di questo inverno!
Sussurri piano incantesimi
di crisoberilli magici
al mio animo nel plenilunio,
tra filigrana che intrecciano
bianche bugie nella notte oscura,
ai bordi infiniti del tempo
nelle incantate girovolte
di quegli alterni perdoni inarcati,
sui nostri sfavillanti sorrisi!
Baciami ancora
dolce antico amore,
come fosse ancora
la prima volta,
come fosse per sempre!
E disegnerò
l'essenza della pura
radiante felicità
sulla pergamena del fato,
che attraversa l'orizzonte argentato
nel congiungerci
ancora un'altra volta,
dal passato al futuro
in un salto senza respiro
a farci cadere nel vuoto
ancora un'altra volta,
sulla terra ferma
ove ogni fremito
possiede la sua fine!
Fammi evadere ancora,
lasciami sognare giuliva
nel cuore di questo istante
tra le tue parole d'incanto,
nelle lacrime che lecco
mentre le accarezzo dolcemente
dalle tue profonde cicatrici,
assaggerò ogni tuo dolore
e ne farò un sacro mausoleo
ove rendere culto,
e ti amerò come fosse
ancora la prima volta,
come fosse ancora per sempre,
come se ogni tua parola
fosse la mia certezza d'amore,
ove non possa più perderti
disperso in naufragi
delle futili incomprensioni,
e in quelle inaspettate
collisioni d'impeti
in altri occhi nuovi
da conquistare e amare.
Poesia scritta il 30/07/2024 - 15:05
Letta n.178 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Ti ringrazio tantissimo davvero
Laura Lapietra 30/07/2024 - 23:49
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Wow bellissima.
Francesco Cau 30/07/2024 - 17:25
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