Non bramo l’impossibile,
sorda fortuna con occhi bendati,
interminati spazzi deserti,
interminato dolore,
i desideri- chimere in danza fatata,
nel bosco ombroso,
sotto i raggi lunari,
se potessero entrare nel mondo reale…..
E io, non bramo l’impossibile,
allodole e usignoli
tra fioriti rami di amareno,
sereno azzurro, primule screziate,
e queste magnolie coronate
di meravigliosi fiori,
questa saporita freschezza
che invade con dolcezza anime e cuori.
Novembre è fuori. E io non bramo l’impossibile.
Ma chi voglio ingannare!?
Io sono nata sognatrice
e rimarrò tale.
Novembre. Gelido vento,
neri rami ,
nebbia cancella colori.
E anche un piccolo pettirosso
e un debole raggio di sole
sorda fortuna con occhi bendati,
interminati spazzi deserti,
interminato dolore,
i desideri- chimere in danza fatata,
nel bosco ombroso,
sotto i raggi lunari,
se potessero entrare nel mondo reale…..
E io, non bramo l’impossibile,
allodole e usignoli
tra fioriti rami di amareno,
sereno azzurro, primule screziate,
e queste magnolie coronate
di meravigliosi fiori,
questa saporita freschezza
che invade con dolcezza anime e cuori.
Novembre è fuori. E io non bramo l’impossibile.
Ma chi voglio ingannare!?
Io sono nata sognatrice
e rimarrò tale.
Novembre. Gelido vento,
neri rami ,
nebbia cancella colori.
E anche un piccolo pettirosso
e un debole raggio di sole
Poesia scritta il 22/11/2024 - 22:18
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