Sulla strada giocavo e lì m'incontravo
con lo schiamazzo di tanti bambini.
Sì,sulla strada di fango cosparsa
e di pietre,di grida che toccavano i fiori,
lassù,dai verdi veroni pendenti,
che di profumo impregnavano l'aere.
Si facevan castelli di sabbia,
il nascondino era anch'esso un bel gioco,
la palla era solo di pezza,
il giuoco era tutto inventato.
Sulla strada si udivan le ninne
e le mamme che cullavano i bimbi.
Il cielo era limpido e bello.
La sera ritornava il villano
a cavallo del suo mulo,cantando,
o a piedi per limitare la soma
all'animale suo amico fedele.
Oggi porta la strada la morte,
lì i bimbi non vanno più a frotte;
è mutato il viver del giorno
e la notte non invita più al sonno.
Oggi naufragano i sogni d'un dì,
di nostalgia il mio calice è colmo
e con tristezza io lo vuoto d'un fiato.
Gino Ragusa Di Romano
Dal mio libro - ACCENTI D'AMORE E DI SDEGNO -
Pellegrini Editore - Cosenza 2004
con lo schiamazzo di tanti bambini.
Sì,sulla strada di fango cosparsa
e di pietre,di grida che toccavano i fiori,
lassù,dai verdi veroni pendenti,
che di profumo impregnavano l'aere.
Si facevan castelli di sabbia,
il nascondino era anch'esso un bel gioco,
la palla era solo di pezza,
il giuoco era tutto inventato.
Sulla strada si udivan le ninne
e le mamme che cullavano i bimbi.
Il cielo era limpido e bello.
La sera ritornava il villano
a cavallo del suo mulo,cantando,
o a piedi per limitare la soma
all'animale suo amico fedele.
Oggi porta la strada la morte,
lì i bimbi non vanno più a frotte;
è mutato il viver del giorno
e la notte non invita più al sonno.
Oggi naufragano i sogni d'un dì,
di nostalgia il mio calice è colmo
e con tristezza io lo vuoto d'un fiato.
Gino Ragusa Di Romano
Dal mio libro - ACCENTI D'AMORE E DI SDEGNO -
Pellegrini Editore - Cosenza 2004
Poesia scritta il 07/02/2015 - 12:51
Letta n.1144 volte.
Voto: | su 7 votanti |
Commenti
Grazie a tutti. Rileggendola, anch'io, che la scrissi, respiro ancora l'aria ossigenata di quei tempi passati.
Gino Ragusa Di Romano 12/02/2015 - 11:08
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Nostalgici ricordi in questa tua deliziosa e vera poesia! Tempi più duri ma, forse, più semplici e umani. Buona giornata,
Chiara B. 10/02/2015 - 16:04
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Versi che penetrano nel cuore, fanno riemergere spunti di vita che più non sono, poesia pura nello spirito!!!!!
giancarlo gravili 07/02/2015 - 22:14
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Che bei tempi,cos'era in fondo un ginocchio sbucciato,se potevi divertirti e respirare il buon sapore della compagnia di tanti amici.Oggi hanno tutti perso il gusto di ciò chè veramente importante.Bella!
Claretta Frau 07/02/2015 - 21:03
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Grazie e tanta cordialità.
Gino Ragusa Di Romano 07/02/2015 - 17:33
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Nostalgica e amara, racconta di tempi che non sono più.
Alessandro Sivieri 07/02/2015 - 15:18
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Nostalgie e rimpianti di tempi più gioiosi ed umani!
Bellissima!
Ciao Elisa
Bellissima!
Ciao Elisa
elisa longhi 07/02/2015 - 15:13
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