Attenti, o ingenui scolari,
attenti allo spettro che imbriglia
i vostri pensieri più rari,
i gesti che il cuore consiglia.
attenti allo spettro che imbriglia
i vostri pensieri più rari,
i gesti che il cuore consiglia.
Vi ciondola il capo sui banchi;
risuonano nei corridoi
i dogmi e i rimproveri stanchi
di chi sa assai meno di voi
perché non rimembra più niente
se non le ossessive nozioni.
Un pallido e vuoto studente
non fa certo rivoluzioni.
Dov'è quella scuola che onora
l'umanità, l'arte, il rispetto?
In cui il desiderio che affiora
d'evolvere non sia negletto?
Uscite dal cerchio, guardate
in voi stessi come in avanti.
Tra il corpo e la mente trattate
le pagine come gli amanti;
baciatevi in seno alla brezza
ché un passo imparato a memoria
non porta piacere o saggezza,
non muove un capello alla Storia.
Poesia scritta il 25/02/2015 - 16:03
Letta n.1173 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Quartine saggiamente forgiate... consigliere di una scuola che non va... In chiusa l'onesta conferma... Lieta serata.
Rocco Michele LETTINI 25/02/2015 - 22:19
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Bel messaggio. Sacrosanta verità. Mi è piaciuta tanto.
luciano rosario capaldo 25/02/2015 - 20:53
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Molto buona questa poesia...un condensato di verità sociali e scolastiche...eccellente. ciaociao
. Focus 25/02/2015 - 20:00
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molto si è declassata la scuola,piaciuta
loretta margherita citarei 25/02/2015 - 18:45
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Sono versi bellissimi, scritti egregiamente ma soprattutto è il messaggio di questa poesia che mi ha colpito e che approvo pienamente.
Eccellente!
Ciao Elisa
Eccellente!
Ciao Elisa
elisa longhi 25/02/2015 - 18:40
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