Ti scriverò
Fra un mese
Quando
L'aria timida
Del vecchio settembre
Spegnerà i nostri fuochi
Fra un mese
Quando
L'aria timida
Del vecchio settembre
Spegnerà i nostri fuochi
Se fossi un grande scrittore
Pronuncerei
Parole cosi grandi
Tali
Da far scomparire
I miei buchi
D’ignoranza
Tanto odiati
Da te
Ma sono un punto
Un miserabile punto
Incapace di contenere
Grandi parole
Capaci di farti
Tornare
Prima di questa notte
Terribilmente Crudele
Ma non sarò
Spietato
Terrò per me
Quello
che ho
Sino a schiacciarlo
Terrò fermo Il mio istinto
Per non vestire
La mia anima
Di colori ripugnanti
Disumani
Per non donare
Al mio aspetto
Una strada poco accettata
Da questa orrenda
Calpestata umanità
So
E dico so
Che dietro
Quel ridicolo velo
Giace uno sporco
Pensiero
Ma
Ti vorrò bene
Non
per noi
Per me
Poesia scritta il 31/03/2015 - 16:24
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Commenti
Lirica introspettiva che sottolinea il desiderio di controllare lo spazio di quell'intima parte dell'anima, senza confidarlo. Scrivere percezioni e sentimenti che verranno sottoposti alla ragione, dopo essere stati filtrati da motivazioni personali. Perlomeno, questa è la mia interpretazione !
Arcangelo Galante 05/04/2015 - 15:07
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