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Questa casa è diventata
Troppo grande
Le sue stanze sono piene
di silenzi assordanti
nelle quali mi perdo
Come in un oceano di buio
Troppo grande
Le sue stanze sono piene
di silenzi assordanti
nelle quali mi perdo
Come in un oceano di buio
Vago con la mente
Fuori dagli schemi
In luoghi lontani
In cerca di quella pace
Che possa osteggiare
Questa sofferenza
La tua paziente compagnia
Da una parvenza di sollievo
A questa lenta agonia
Come candela accesa
Con fiamma fioca
Lentamente mi consumo
Senza dar noia a nessuno
Il vento di marzo
Getta scompiglio
Nei tuoi capelli
Saranno questi per me
I momenti e i ricordi
Più belli
Poesia scritta il 16/03/2016 - 09:23
Letta n.1095 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Doppio elogio per l'esternazione dignitosa del dolore e la continua ricerca di te stesso.
monica portatadino 16/03/2016 - 20:46
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MAURO è MOLTO BELLA LA TUA OPERA *****PER TE
POETA DELL'AMIATA LUPO DELL'AM 16/03/2016 - 19:09
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Una lirica che si aggrappa al cuore.
Silenzi che scuciono la pelle.
Bellissima...infine. 5*
Silenzi che scuciono la pelle.
Bellissima...infine. 5*
salvo bonafè 16/03/2016 - 18:22
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Vorrei essere una scrittrice forbita e inventar sempre nuovi complimenti, ma mi viene dal cuore un BRAVO!
Marilla Tramonto 16/03/2016 - 15:23
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Sempre profonde e affascinanti le tue opere! Ciaooo
Fabio Garbellini 16/03/2016 - 12:40
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Quanta introspezione, sofferenza anche... in questi versi. Si percepisce sempre nelle tue opere un senso si smarrimento, eppure c'è nella poesia un senso di consapele accettazione che dona un pacato sollievo. Molto piaciuta.. Serena giornata *****
Francesco Gentile 16/03/2016 - 11:42
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