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Nell'oscurità del mare

Dunque è qui che si oscura il mare,
lungo coste dentellate percosse stimolate
dai lampi vermigli delle tempeste
dove vagano spiriti che non trovano pace


E' qui che s'alza la voce di quelli
che si perdono nei flutti
con tutte le speranze covate
affondanti tra invocazioni dimentiche d'aria


Che mentre il maestrale sprona l'onda,
già avvolti nella dimenticanza
ammutoliscono in empi gorgoglii
e madri reclinate nella dolenza
calano sudari vuoti


Su queste rive infauste mi soffermo;
davanti a corone mai deposte
cercando un improbabile cielo.




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Poesia scritta il 20/04/2016 - 16:24
Da Elena rapisarda
Letta n.1203 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


Mi ha coinvolto la tua opera ed è quello che cerco: intensa, bella. complimenti

Antonio Tanelli 23/04/2016 - 13:33

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che dire? Il vostro benvenuto così caloroso mi sprona e vi ringrazio.
Ogni verso è uno svelarmi e se può raggiungere anche uno solo di voi allora ne sarò felice. A presto dunque

Elena rapisarda 21/04/2016 - 14:24

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UNA TOCCANTE REALTA' IN PROFONDI VERSI MAGISTRALMENTE FORGIATI.
SERENA GIORNATA.
*****

Rocco Michele LETTINI 21/04/2016 - 08:43

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Ciao Elena poesia che tocca un forte dolore di una cruda realtà..
Persone che si aggrappano alla speranza di un fututo migliore..e in quel viaggio in mare trovano solo la morte.. Complimenti per la tua sensibilità.

Maria Cimino 20/04/2016 - 22:15

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Molto bella! Nell'oscurità del mare quanto dolore per chi a riva non è mai potuto arrivare...

margherita pisano 20/04/2016 - 21:36

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la trovo veramente coinvolgente, stimolata da un sentimento altrettanto vero.

Valerio Poggi 20/04/2016 - 20:29

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Poesia molto profonda che da voce alla povera gente, che cerca salvezza e un futuro migliore, e trova la morte!

Paolo Ciraolo 20/04/2016 - 18:40

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Grazie per il commento Antonio Ti sarei grata se mi spiegassi meglio cosa intendi
con " rendere per fluida la lettura".

Elena rapisarda 20/04/2016 - 18:03

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Bella. Se posso darti un consiglio però cerca di rendere più fluida la lettura a chi legge. Per il resto molto bravo.

Antonio Velletri 20/04/2016 - 17:01

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