Ode al tuo sorriso,
che toglie il respiro
che toglie il respiro
Ode al tuo respiro,
lungo il cammino
Ode al cammino,
che ci porta vicino
Ode al vicino,
mai così lontano
Inno alle mani,
che guidano l’anima
Canto alla tua anima
vorrei che fosse mia
Canto me stesso,
che ormai ti appartiene
Urlo nel vento, forse qualcosa di me ti arriverà.
Mi giro per aspettarti, la tua immobilità è così contagiosa.. tremo e grido quello che non sei, maledico quello che non provi, bestemmio il tuo nome, prendo a calci i ricordi e sputo sulla speranza
E’ tutto qui?
Non possiamo andare oltre dove gli altri si stagnano e si accontentano?
Non possiamo farcela, dove ognuno fallisce, o almeno provarci, dove nessuno vuole
Dobbiamo essere davvero così… comuni?
Poesia scritta il 23/08/2016 - 17:00
Letta n.1040 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
ESPRESSIVAMENTE CHIARA... IL TUO POETAR...
UN INVITO AL RIFLETTERE...
IL MIO ELOGIO E LA MIA LIETA GIORNATA EMANUELE.
*****
UN INVITO AL RIFLETTERE...
IL MIO ELOGIO E LA MIA LIETA GIORNATA EMANUELE.
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Rocco Michele LETTINI 24/08/2016 - 09:37
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originale e molto musicale...bella l'idea dell'ode irriverente
marcello caccialanza 24/08/2016 - 01:45
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Ohi..ohi Emanuele bella e tosta la tua poesia, se è dedicata a qualcuno
hai una ferita assai profonda nel cuore.
Ciao Emanuele caro ti abbraccio.
hai una ferita assai profonda nel cuore.
Ciao Emanuele caro ti abbraccio.
Maria Cimino 23/08/2016 - 18:36
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