Mio figlio è consunto, smagrito
perennemente assonnato.
Esce di casa quando fa notte.
perennemente assonnato.
Esce di casa quando fa notte.
Pallida figura emaciata,
ha gli occhi scesi, abbacchiati.
No! Non è un discotecaro
e nemmeno un drogato.
Ha ventidue anni
e da quando ne aveva diciotto
lavora per un vampiro
tutte le notti.
Si fa succhiare il sangue
alcune volte per dodici ore di fila,
guadagna
settecento cinquanta euro al mese,
non è un donatore
fa il panettiere.
Poesia scritta il 24/01/2013 - 15:36
Letta n.1191 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Purtroppo spesso, nonostante si viva in una repubblica fondata sul lavoro, non possiamo scegliere quello che vorremmo, ma dobbiamo adattarci. Ed è già molto, in questo frangente, se si trova!
Andrea Guidi 25/01/2013 - 18:29
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La tua profondità ha riempito i miei occhi.
complimenti.
complimenti.
Io Sono 25/01/2013 - 18:05
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Chi più e chi meno, siamo tutti nella stessa barca, Claretta. Purtroppo i nostri governanti stanno facendo delle nostre vite in questa nazione, un vero inferno. Pensa che tra qualche mese avremo Berlusconi di nuovo al potere e li ritorneremo ad essere ridicolizzati e visti come dei pagliacci in tutto il mondo. Brava, complimenti per la tua bella poesia
Gianny Mirra 25/01/2013 - 16:02
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Prende già dal titolo. Bella la poesia, ironica al punto giusto, acuta analisi di realtà comune a molti ragazzi. Aspetto di leggere una prossima poesia dal titolo " il lavoro che volevo" .
Daniela Cavazzi 25/01/2013 - 15:53
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Speriamo Carla grazie del passaggio. ciao
Claretta Frau 25/01/2013 - 14:16
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Scritto in versi ma legittimo e giusto risentimento.. noi li curiamo,li tiriamo su al meglio .. contiamo i loro respiri e poi!...
In questa Italia malata, anche questo dobbiamo vedere occhi stanchi e visi emaciati di ragazzi sfruttati e mal pagati!Speriamo in tempi migliori...
In questa Italia malata, anche questo dobbiamo vedere occhi stanchi e visi emaciati di ragazzi sfruttati e mal pagati!Speriamo in tempi migliori...
Carla Davì 25/01/2013 - 14:11
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