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Nisba

Nel più bel nulla mai creato
rubiamo il possesso di ciò che non ci appartiene
o almeno così crediamo
attentiamo invano il vano tentativo di regnare
percepiamo qualcosa di sbagliato
ma sbagliamo perché è ciò che siamo
il più insignificante errore
che come un parassita ha divorato le radici.
Ma un giorno sull'asfalto
un corvo mangerà dei vermi da un cranio
mentre i topi regneranno
negli scheletri di cemento.
Nel più bel nulla mai creato
ingurgitiamo il sangue del sacrificato
che ha procacciato lo spirito
a chi ad oggi non l'ha mai impiegato.
Ci prostriamo ad essere impiegati
nel gioco più malsano
il gioco che ci ha turbati
creare qualcosa
nel più bel nulla mai creato.



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Poesia scritta il 23/03/2017 - 14:58
Da Patrick Zanto
Letta n.937 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Il nulla...
Molto forte, sanguigna, tagliente

laisa azzurra 24/03/2017 - 14:12

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Una poesia che solo apparenza sembra risuonare di toni forti, ma che iscriverei a un profondo romanticismo. Non so.. ma questo mi sento di dire, per le sensazioni che mi trasmette.. Piaciuta

Francesco Gentile 23/03/2017 - 19:42

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