Eri nato con la prima,
sei morto con la seconda,
di guerra;
tuo padre non l’hai conosciuto,
io i tuoi figli non vedrò.
Ti ho dato lo stesso nome
e con esso l’ugual destino.
Io donna tra le due guerre,
privata delle braccia,
privata dell’amore
di sposa e di madre.
Sosto attonita dinanzi
al focolare spento;
quell’ultima fiammella,
quell’illusione che il
fuoco tornasse a crepitare
e con esso la vita in questa casa,
tutto spento…
Tornerò ad essere figlia,
ritroverò il fuoco del focolare
e la carezza di mia madre;
lei come me: donna in guerra!
sei morto con la seconda,
di guerra;
tuo padre non l’hai conosciuto,
io i tuoi figli non vedrò.
Ti ho dato lo stesso nome
e con esso l’ugual destino.
Io donna tra le due guerre,
privata delle braccia,
privata dell’amore
di sposa e di madre.
Sosto attonita dinanzi
al focolare spento;
quell’ultima fiammella,
quell’illusione che il
fuoco tornasse a crepitare
e con esso la vita in questa casa,
tutto spento…
Tornerò ad essere figlia,
ritroverò il fuoco del focolare
e la carezza di mia madre;
lei come me: donna in guerra!
Poesia scritta il 08/07/2017 - 15:49
Da Ivana Piazza
Letta n.1064 volte.
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Commenti
Emozionalmente, ringrazio!!!
Ivana Piazza 09/07/2017 - 18:03
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così è la vita, non si finisce mai di combattere. ottima x un*****+
enio2 orsuni 09/07/2017 - 13:56
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C'è amarezza e rabbia in questa poesia, ma c'è anche un barlume di speranza. Bella davvero. Giulio Soro
Giulio Soro 08/07/2017 - 18:10
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