Distaccata si offre
caricandosi di avarizia
con immane passione
senza un minimo
di delicatezza
interiore nelle orme
di sentieri
che se la passano male
perle di pianto
accarezzano volti
inariditi consapevoli
di quelle tristezze
impaurite
a mani buone
si affidano
chiedono di esser
aiutate mentre
sorrette
da uno spiraglio
cavalcano le onde
del tempo
e rughe straziate
da forti dolori
dove si piange
fra la morsa del gelo
che impietrito eterno rimane
caricandosi di avarizia
con immane passione
senza un minimo
di delicatezza
interiore nelle orme
di sentieri
che se la passano male
perle di pianto
accarezzano volti
inariditi consapevoli
di quelle tristezze
impaurite
a mani buone
si affidano
chiedono di esser
aiutate mentre
sorrette
da uno spiraglio
cavalcano le onde
del tempo
e rughe straziate
da forti dolori
dove si piange
fra la morsa del gelo
che impietrito eterno rimane
Poesia scritta il 01/11/2017 - 17:29
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Commenti
Grazie tante anche a voi, Giancarlo poeta, Gliulio Soro e Grazia Giulliani
MARIA ANGELA CAROSIA 05/11/2017 - 22:39
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Bellissime immagini,
un profondo dolore...
un profondo dolore...
Grazia Giuliani 02/11/2017 - 22:42
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Drammaticamente bella. Giulio Soro
Giulio Soro 02/11/2017 - 20:25
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molto bella
GIANCARLO POETA DELL'AMORE 01/11/2017 - 20:49
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Grazie tante Alfonso. Buona serata
MARIA ANGELA CAROSIA 01/11/2017 - 20:36
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Immagini molto belle e suggestive che evocano un'ansia interiore tutta volta ad osservare e comprendere.
ALFONSO BORDONARO 01/11/2017 - 19:39
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