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...a chi tocca nun s'engrugna

…a chi tocca, nun s’engrugna


Costantino, er fijo der Sor Antogno
chiese ar padre, de sposasse Rosetta.
“ Che sei matto, nun vedo ‘sta gran fretta
t’ho da dì ‘na cosa, e me vergogno.


La su’ madre, un giorno de bbisoggno,
l’accompaggnai co’ la bricichetta
nacque Rosa…fu dietro la piazzetta ”.
A Costantino, je crollò er sogno.


De le lacrime, je se empì er còre.
Co’ la rabbia, riccontò a la madre
‘sto brutto fatto, e er disonore.


La madre lo sentì, senza fa’ squadre
poi, ammiccanno da cospiratore:
- Sposa Rosa…quello, mich’è tu padre…-.


Gep© 2017




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Poesia scritta il 06/12/2017 - 22:27
Da Daniele Buratti
Letta n.1120 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Bellissima! Complimenti.

Rossella P 07/12/2017 - 16:35

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ahi, la metrica Bura'
sarebbe perfetta ma fa lo stesso. bel sonetto

enio2 orsuni 07/12/2017 - 15:21

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Bravissimo. Sono cose che accadono e, raccontate così, divertono. 5* Aurelia

Aurelia Strada 07/12/2017 - 10:19

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