Mi sento stanco mi sento affranto ho fatto quel che volevo ho fatto quel che dovevo.
Mi son disfatto del mio armamento che fu utile in ogni tempo. Spada e scudo, ho seppellito di loro mi son sempre ben servito.
Su di loro è rimasta la mia effigie con sotto le mie iniziali FG. Non importa se saranno riesumati non importa se saranno cancellati.
Ora che è finito questo inferno sentirò il freddo dell'inverno che dalle mie battaglie, fu scatenato e che forse da nulla sarà mai fermato.
Proprio nel momento in cui mi lascio vincere dal freddo che invade le mie viscere sento sul volto un tocco di dita un tocco di calore e di vita
Apro gli occhi, mi giro, ti guardo e capisco chi sei il desiderio che ho sognato nei sogni miei che dopo anni ormai più non credevo per la triste realtà che vivevo.
Ora si che è davvero finita Qui finisce e inizia un'altra vita Ora che la tua mano ha incontrato il mio viso, insieme con te, sarà come vivere in paradiso.
Un'opera scorrevole e dal messaggio immediato. Nella prima parte ci troviamo di fronte ad un uomo che lotta contro le avversità della vita, da cui, come sovente accade, rimane travolto perdendo quasi il senso del proprio vivere. Tuttavia proprio quando il personaggio sembra sul punto di arrendersi interviene un elemento nuovo,che introduce la seconda parte dell'opera, l'amore, rappresentato in un gesto dolce quanto semplice "sento sul volto un tocco di dita". Un amore dunque che appare come speranza nuova, come Un tocco di vita.
Ela Ale 02/09/2013 - 13:12
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Una storia ben raccontata.
Fabricio Guerrini 01/09/2013 - 21:27
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