sapeva suonare
seni
gettando petali
di rosa
diceva
di voler morire
suonandoli
con mani sincere
che non derubano
ma rendono
patrimonio più prezioso.
non era precipitoso
rifletteva
che nulla ha uguali
rilievi e profili
ne cercava
estranei lasciati
distesi, vivi
ossessionanti:
in tutta
l'illusione
che volge
c'è il suono
di confidenziali
annotazioni.
Poesia scritta il 16/05/2019 - 22:50
Letta n.1024 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Infatti, perchè "suonatore si seni?" Io immagino che però c'è un però con un grosso accento sulla o ovvero che la poesia ha quei versi morbidi, immagino il suonatore che sa "baciare" e non solo poeticamente non solo la pelle ma anche l'anima.
Ennesima poesia molto ispirata e che... ispira.
Una quinta di BRAVA!
Ennesima poesia molto ispirata e che... ispira.
Una quinta di BRAVA!
Giuseppe Scilipoti 13/01/2020 - 20:27
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Mi permetto di aggiungere (così mi intrufolo nello specifico delle opinioni di Ernesto e di Mirella) che la poesia è una dimostrazione (non solo) oggettiva che un poeta dovrebbe autocensurarsi il meno possibile e non lasciare troppe cose nel suo cassetto per eccesso di pudore. Qui poi c'è l'ulteriore pregio che ogni singolo lettore (probabilmente di più quello maschile) può stimolare la sua fantasia...
Giuseppe Scilipoti 13/01/2020 - 20:21
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Dopo la poesia del bikini, passiamo ai seni
Stavolta, non ho resistito: prima ho messo le "mani"... emnh, sui commenti che mi hanno preceduto.
Giulia Rebecca è perfettamente consapevole dei suoi mezzi espressivi e nella premessa dell’opera espone lucidamente la sua dichiarazione di poetica.
I seni sono degli "strumenti" e in base alla tua poesia non soltanto di seduzione e di femminilità.
La poesia sgancia quell'eterna "sinfonia" silenziosa, penso anche tenerezza materna.
Stavolta, non ho resistito: prima ho messo le "mani"... emnh, sui commenti che mi hanno preceduto.
Giulia Rebecca è perfettamente consapevole dei suoi mezzi espressivi e nella premessa dell’opera espone lucidamente la sua dichiarazione di poetica.
I seni sono degli "strumenti" e in base alla tua poesia non soltanto di seduzione e di femminilità.
La poesia sgancia quell'eterna "sinfonia" silenziosa, penso anche tenerezza materna.
Giuseppe Scilipoti 13/01/2020 - 20:18
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Direi "amatore" di seni... originalissima e misteriosa. Brava!!!
Maria Isabel Mendez 19/05/2019 - 01:44
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Sacro e profano si mischiano in questa poesia alla ricerca di un'identità che non c'è.Forse saranno le lascive parvenze di un'anima in subbuglio o la pudica sembianza di chi si approccia alla fede o saranno tutte e due le cose.Le risposte Rebecca le conoscono i tuoi celati versi molto belli del resto ed è cosi che deve fare la poesia con quell'alone di mistero che deve far riflettere.Mi viene tanto in mente la canzone di De André"bocca di rosa" ma è vsolo una mia impressione.
poeta percaso 18/05/2019 - 12:13
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E' un incantevole preludio che da il “la” alle corde e agli ottoni per suonare la più travolgente delle sinfonie. Sei unica dolcissima Giulia.
Paolo Sermonti 18/05/2019 - 11:08
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grazie mirella, ernesto, francesco, gazia, seby.
mirella, mi fai sorridere...
ernesto, presto comporrò qualcosa che ti soddisfi...
grazia, sei unica!
seby, un racconto favolistico sui seni? dolce eritema...
mirella, mi fai sorridere...
ernesto, presto comporrò qualcosa che ti soddisfi...
grazia, sei unica!
seby, un racconto favolistico sui seni? dolce eritema...
GiuliaRebecca Parma 17/05/2019 - 22:30
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Beh, già il titolo è un programma. Non ci vedo molta poesia nella composizione, lo vedo bene come racconto favolistico!
Seby Flavio Gulisano 17/05/2019 - 17:03
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Non so che cosa vuoi dire dire Rebecca, la tua poesia crea atmosfera al lettore, se continuerai a pubblicare ti leggerò e forse piano piano, capirò...
Grazia Giuliani 17/05/2019 - 16:52
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Francesco Cau 17/05/2019 - 15:54
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A me pare che Rebecca stia poetizzando ogni parte del corpo umano senza significato esplicito e senza immagini che potrebbero turbare eventali lettori minorenni. Spero che un giorno le possa venire l'ispirazione anche relativa al pettorale maschile... Sono campanilista. Ciao Rebecca. E grazie dei tuoi commenti.
Ernesto D'Onise 17/05/2019 - 14:09
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Meglio non precisare; meglio immaginare. Per esempio immaginare il seno come patrimonio dell'umanità che non bisogna strapazzare molto se no sfiorisce. Allora bisognerà cominciare ad imparare a suonarlo. Magari con arte e nei preliminare che ultimamente non sono più di moda. Ma ai miei tempi...ahio che...(metteteci il sostantivo a voi più familiare). Mirella, ascolta: Rebecca è così. Teniamocela!? C'è qualcosa di nuovo oggi nell'aria di OS...
Ernesto D'Onise 17/05/2019 - 14:03
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GIULIA REBECCA...Fammi capire "suonatore di seni"? Ti riferisci allo strumento di nutrizione....(mammelle)o alludi a qualcosa di diverso. Perdonami non ci arrivo questa mattina non sono molto sveglia. Ciao
mirella narducci 17/05/2019 - 10:35
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