Livide ombre di un sole malato
si allungano lente
sopra terre riarse
nelle perse frequenze
di un passato appassito
tra le sparse parole
ormai prive di eco
si allungano lente
sopra terre riarse
nelle perse frequenze
di un passato appassito
tra le sparse parole
ormai prive di eco
Liturgia di un istante
in equilibrio precario
scansione imperfetta
di immagini nude
soliloquio sperduto
dentro aride labbra
smarrito pensiero
in un portafoglio sdrucito
Ho incrociato silenzi
sul bordo di un bicchiere
tra la cenere spenta
di mille sigarette
nell'afasica speranza
di giorni senza notti
... nell'illusione antica
di un mondo senza eclissi
Poesia scritta il 09/09/2019 - 07:20
Letta n.895 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
"Un mondo senza eclissi"!!!! Bella, bella, molto piaciuta!!!
Maria Isabel Mendez 11/09/2019 - 21:25
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Bellissima
Francesco Cau 09/09/2019 - 11:50
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Grazie, Leo e grazie Mirella... mi è piaciuta molto la tua frase.. "ed io spezzerò il silenzio con un applauso" , saluti.
Ferruccio Frontini 09/09/2019 - 09:17
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FERRUCCIO....In questa poesia si legge ovunque il silenzio ed io lo spezzerò con un applauso....BELLISSIMA poesia. 5*****
mirella narducci 09/09/2019 - 09:06
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Immagine cruda di un momento di solitaria rivisitazione intimistica.
Anche senza eclissi la luce va e viene continuamente, è che il buio, spesso, dura troppo a lungo ed è troppo buio.
Anche senza eclissi la luce va e viene continuamente, è che il buio, spesso, dura troppo a lungo ed è troppo buio.
Leo Pardis 09/09/2019 - 08:22
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