SERALE PARADOSSO
C’è il silenzio attorno a me.
Eppure dispersi,
sono i suoni
che eccitano
curiose bimbe,
le orecchie mie.
I diamantini
beccano il pane,
nella sera di marzo
e tu ferita periferia
sembri respirare
solo quando l’Italia tace.
Sembri sorridere,
solo quando il giorno,
la notte
e ogni nostro minuto,
fan terrore.
Eppure dispersi,
sono i suoni
che eccitano
curiose bimbe,
le orecchie mie.
I diamantini
beccano il pane,
nella sera di marzo
e tu ferita periferia
sembri respirare
solo quando l’Italia tace.
Sembri sorridere,
solo quando il giorno,
la notte
e ogni nostro minuto,
fan terrore.
Poesia scritta il 21/03/2020 - 22:14
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Commenti
Il paradosso della bellezza... versi bellissimi e profondi!
Margherita Pisano 22/03/2020 - 14:22
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