Caffè Florian
Lei entrò, riflessa nelle specchiere
la vaporosa nube bionda dei capelli,
la snella figura strizzata in un trench.
la vaporosa nube bionda dei capelli,
la snella figura strizzata in un trench.
Lui l’aspettava sul velluto rosso
l’impeccabile leggerezza della giacca di lino,
davanti un libro aperto di D’Annunzio.
Girovagavano colombi incerti
nell’umido sorriso delle labbra
si distillavano gocce di rosolio.
Scorse in lei l’evanescente malia
dei cieli di Venezia, il soave languore
delle calli quando sale la foschia.
E la marea della sua voce d’angelo
era come l’eco della sua anima,
nel brusio della macinatura del caffè.
Con la magia delle sue forme disciolte
dal rigoglio spumoso degli stucchi
immaginò la via della seta e l’Oriente,
intero.
L’amò attraversando il tempo e lo spazio,
fra la vanità delle cose della terra
e l’immutabilità cangiante del cielo.
Divennero memoria e desiderio.
Poesia scritta il 01/07/2020 - 11:04
Letta n.841 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Quest'opera è poesia da raccontare e al tempo stesso racconto da declamare...
Complimenti
Complimenti
Mirko D. Mastro(Poeta) 01/07/2020 - 18:05
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... l'amò attraverso il tempo e lo spazio .... Divennero memoria e desiderio.
Riportando questi brevi passi della poesia posso solo dire: emozionante!
Riportando questi brevi passi della poesia posso solo dire: emozionante!
Maria Luisa Bandiera 01/07/2020 - 15:24
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In una Venezia bellissima e decadente questo incontro che sembra avvenire in sogno! Bellissima!
Anna Maria Foglia 01/07/2020 - 14:39
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Veramente bellissima...dolci ricordi e sensazioni.
santa scardino 01/07/2020 - 14:35
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È bellissima... Non ha bisogno di commenti, la chiusa poi è fantastica...
Margherita Pisano 01/07/2020 - 14:19
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