E poi, quel vento…
Quel vento sapeva poi
Uggiolare sommesso
E condurla, e lei
Sapeva essere leggera e danzare
Tra pochi giri di brezza appesa
Appena
E in verticale ad una
Strofa solo accennata
Tenuta tra le corde e un plettro.
Attesa come notti di lampare.
Tornerà nella voce di un’onda,
E stupita del suo stesso stupore.
È tempo che la spiaggia non
Faccia parola dei baci
Innocenti sotto gli ombrelloni.
Notti da ripetere
Inibite davanti alla sabbia scura.
Taciturne, da lasciare un tremito
A quella lacrima da lui cullata.
Uggiolare sommesso
E condurla, e lei
Sapeva essere leggera e danzare
Tra pochi giri di brezza appesa
Appena
E in verticale ad una
Strofa solo accennata
Tenuta tra le corde e un plettro.
Attesa come notti di lampare.
Tornerà nella voce di un’onda,
E stupita del suo stesso stupore.
È tempo che la spiaggia non
Faccia parola dei baci
Innocenti sotto gli ombrelloni.
Notti da ripetere
Inibite davanti alla sabbia scura.
Taciturne, da lasciare un tremito
A quella lacrima da lui cullata.
-fuori concorso
(da “Raccontami di quando ancora sorridevi” -10 agosto 2021)
Poesia scritta il 11/09/2021 - 19:14
Letta n.517 volte.
Voto: | su 6 votanti |
Commenti
...che tenerezza..'quella lacrima da lui cullata'. E' la voglia di prolungare il più possibile un'emozione. Versi stupendi. Ciao Mirko.
santa scardino 13/09/2021 - 21:56
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Amo gli acrostici, soprattutto quelli scritti creando vera poesia.
Un componimento riuscito in ogni sua parte, complimenti molto bello 5*!
Un componimento riuscito in ogni sua parte, complimenti molto bello 5*!
Maria Luisa Bandiera 12/09/2021 - 07:43
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Dolcissima…un caro saluto Mirko
Anna Rossi 12/09/2021 - 05:58
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Bel componimento e ottimo Acrostico.
Un saluto
Un saluto
Loris Marcato 11/09/2021 - 21:47
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