Il rincorrersi snello dei cipressi
a far da corollario a strade bianche
di sassi, di argilla e brecciolino
che snodano le curve sinuose
nel grigio azzurro lunare delle crete.
a far da corollario a strade bianche
di sassi, di argilla e brecciolino
che snodano le curve sinuose
nel grigio azzurro lunare delle crete.
Rocce bruciate, bucate dai fontoni,
dossi biancastri inframezzati da calanchi:
aspra teoria di ferite ed erosioni
che lo scorrer del tempo ha regalato
all’anima nascosta della terra.
Solitaria la quercia
si staglia a dominare la scena
dalla scarna collina tondeggiante.
Poesia scritta il 26/10/2021 - 19:03
Da Andrea Guidi
Letta n.451 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Splendida poesia, più che ben strutturata e molto apprezzata.
Complimenti!
Complimenti!
Maria Luisa Bandiera 27/10/2021 - 08:44
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