DEN BROEDER MI RENDE CARNE E VERTICE ASTRATTO
Il cielo è una cerniera
Che non preclude l’infinito
Che non preclude l’infinito
Sto orizzontale e assente 
Baciando criniere di gesso 
E soffitti squarciati dal desiderio
Nel palmo della mia mano:
L’inchiostro di una notte
Sul dorso:
La profonda incavatura degli astri.
Nello spazio che intercorre 
Tra un occhio che ruota
E un labbro simulacro dell’istante 
Io precipito
Poesia scritta il 29/05/2022 - 21:18Da Mirko Faes 
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Commenti
Molto apprezzata!! Complimenti
Anna Cenni  
 30/05/2022 - 11:18 --------------------------------------
Bellissima, piaciuta e apprezzata molto.  

Maria Luisa Bandiera  
 30/05/2022 - 11:12 --------------------------------------
Bellissima  

Zio Frank Storie del gufo  
 30/05/2022 - 09:24 --------------------------------------
  
            
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