Sarà il tizzone ardente
a blandire il freddo inverno
nel caldano della memoria
infreddolita e stanca?
a blandire il freddo inverno
nel caldano della memoria
infreddolita e stanca?
Riuscirà l’oasi del deserto
a quietar l’arsura
dopo chilometri di passi
sotto il sole cocente?
E basteranno i fiori di Maggio
a portar via l’afrore
e profumare l’aria
con il vento di Primavera?
Verso sarà il pollice
per chi ha ammorbato il mare
dove si specchia la luna
quando va a ballare.
Aspetterò che venga il giorno
e maturi il mio vitigno
prefigurando il retrogusto
un po’ soave un po’ asprigno.
Poesia scritta il 26/04/2023 - 19:40
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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Bellissima dal primo all'ultimo verso. Bravo e complimenti. Grazie
santa scardino 29/04/2023 - 21:29
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Domande poetiche che lasciano ampio spazio a delle sagge risposte, niente è casuale nei tuoi versi e la chiusa esprime bene il senso...molto piaciuta. Complimenti
Margherita Pisano 29/04/2023 - 14:00
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Molto bella, complimenti!
Angela Bi. 28/04/2023 - 00:02
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Alcuni passaggi molto belli!!complimenti.
Anna Cenni 27/04/2023 - 14:36
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Piaciuta e apprezzata.
Maria Luisa Bandiera 27/04/2023 - 07:15
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