RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Sabbia


Una porta, semiaperta basta, per scorgere l’evento,
un tradimento,
mia amata, una sabbia di vane certezze
dissolve nei miei occhi fortezze
la retina è ferita all'inferno,
all'interno del bulbo oculare il cuore insanguina i ricordi.
Sono i tuoi occhi visti di nascosto dai miei ad essere così diversi.
Così vivi.
Una felicità nel tuo godimento a me sconosciuta. Non ti ho scoperta mai
Se non nel mio sgomento.
Ti ho vissuta mai? adesso mi chiedo, nascosto dietro il tuo letto seminudo e sudato.
Sudore salato di pelle non mia.
Villano villoso virtuoso.
I tuoi movimenti danzando, formano un cratere meraviglioso.
E non le nostre giornate uggiose.
Ha smesso di piovere per te, e nasce l’arcobaleno.
Un piccolo spiraglio, un alito di luce da cui scrutare tutto ciò, basta a me, per capire che:
non ci conosciamo affatto.
Non mi comprendo affatto.
Chi sono io davvero?
Colui che si mostrava a lei,
Oppure quello che ballava scimmiottando da solo nel bagno, guardandosi allo specchio?... (continua)

Bruno Gais 13/10/2019 - 14:55
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San Valentino come...


Se dovessi associare San Valentino ad un colore direi innanzitutto rosso, come un bouquet di rose, come dei rubini ma mai preziosi quanto te, un colore che tra l'altro accosto al cuore e alla passione ardente di una fiamma viva che infuoca i nostri corpi e i nostri animi.
Eppure, annettere la Ricorrenza degli Innamorati solo allo scarlatto, direi che è riduttivo poiché da quando sei entrata nella mia vita, l'ho "raggiata" ed irradiata pure col giallo acceso, come ben sai una delle più belle sfumature dell'Estate, rientrando a pieno diritto la mia stagione interiore.
Ebbene sì, giallo come un campo di girasole, giallo come il sole, e giallo come la sabbia calda del mare. Una tinta che oltretutto simboleggia la gioia, a cominciare quella di vivere, l'allegria e l'ottimismo.
Ti amo appassionatamente in rosso, ti amo radiosamente in giallo.
Francesca, ti auguro buon San Valentino.... (continua)

Giuseppe Scilipoti 16/02/2019 - 14:28
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scegliere l'amore


Aveva un portamento elegante,era alta , fragile, ma molto decisa di carattere.Aveva sempre vinto le sue battaglie ed era diventata una ragazza emancipata, che vestiva sempre alla moda e che indossava con disinvoltura pantaloncini cortissimi con stivali che arrivavano sopra al ginocchio.Insomma, era un piacere vederla sfilare per strada, col suo passo cadenzato e con quella chioma corvina, che scendeva liscia sulle spalle.Era corteggiatissima. Lei lasciava sospitare quei ragazzi, che perdevano la pace, sognandola. Frequentava l'istituto d'arte e la sua comitiva era formata da artisti in erba, che sapevano parlare solo di moto, di calcio e di moda. Poco alla volta nella comitiva si insinuò un ragazzo tenebroso e bello. La curiosità prese il sopravvento e presto Elisabeth si appartò col nuovo venuto, che non la stancava, visto che con lui poteva parlare di arte, di letteratura, ed anche di religione. Era ateo. Alla fine stare in disparte non dispiaceva ad Elisabeth ed andò a finire che... (continua)

Teresa Peluso 19/02/2019 - 17:22
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Scene di un matrimonio


“ Scusa vorrei parlarti un momento!”

Lui la guardò come si guarda un marziano e con aria seccata, rituffò lo sguardo sul monitor dicendole: “ Sto lavorando, ho delle importanti email da inviare e poi deve leggere ancora tutta la posta”.

Lei rammaricata uscì dalla stanza e se ne andò in giardino. Più volte aveva tentato di parlare con Fabio, ma a causa del suo atteggiamento ostile, aveva sempre rimandato. Era stato abile nel tapparle la bocca, ogni volta la zittiva con un semplice: ”Ora ho da fare… sono solo tue congetture… pensi delle sciocchezze e così via…”

Brigida si sentiva frustrata, umiliata, non considerata e degna d’attenzione. Il marito fuori casa era tutta un’ altra persona: amabile, divertente, socievole, un gran numero di amicizie, ma a casa si trasformava in un uomo intrattabile, distante, inafferrabile.

Brigida dopo un po’ ci riprovò: ”Senti, adesso hai un po’ di tempo da dedicarmi?”

Distrattamente rispose: ”Solo un attimo devo condividere alcuni post e son... (continua)


Anna Rossi 31/05/2021 - 06:48
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Scene di vita


Il fruscio del vento rende malinconico il suo ultimo assaggio di città, irremovibile come non si dimostrava da tempo compie gli ultimi passi che lo separano dal treno. La pesantezza delle gambe non lo abbandona nemmeno adesso, ora che tutto sembra deciso, come nel più logico disegno del fato. Guarda un’ultima volta il tabellone delle partenze, per assicurarsi di non sbagliare e nel frattempo maledice la sua insicurezza, unica compagna fedele di una vita che non ha certezze. Assapora con una certa riluttanza il tabacco che sprigiona un aroma maligno nella sua bocca asciutta, sorride al pensiero del fumo che lentamente logora e rovina per sempre i suoi polmoni. La vita ormai sembra una drammatica fatalità, il suicidio a cui tanto ha pensato gli pare una via d’uscita troppo banale, la peggiore sofferenza adesso è cercare di sopravvivere, limitandosi a respirare e sopportare questa atroce esistenza terrena. Poi però sente il suo nome scandito da quella voce angelica e inconfondibile, ma no... (continua)

pietro renis 27/12/2016 - 12:58
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Scie lanciate verso l'infinito


Scie lanciate verso l’infinito

Rammento, era di maggio quella sera. Seduti sulle poltrone di vimini del patio, guardavamo silenti, immersi nei nostri più o meno allegri pensieri, il giardino illuminato dall’algida luce lunare.
Cercando d’intavolare una parvenza di dialogo, indicando con il braccio teso la luna, esclamai: «Il cielo è solcato da invisibili scie lanciate verso l’infinito, sono le anime in viaggio!»
Lei mi guardò, come si osserva un bambino che ha appena espresso un pensiero molto più grande di lui. «E questa, da dove viene… dalla testa o dal cuore?» mi chiese accennando un sorriso.
E tanto bastò a far si che nelle sere a venire implementassi la mia astrusa teoria con nuovi particolari, per strapparle altri sorrisi e donarle attimi di serenità.

«Alcune scie, quelle delle anime solitarie di chi non frequentò l’amore, viaggiano rette. Altre, le anime degli innamorati, corrono avvolte in spirali replicando l’atto d’amare per l’eternità» aggiunsi, la sera seguente.
«... (continua)


vecchio scarpone 09/10/2017 - 18:23
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Se avessi ancora un sogno


Dammi un futuro con la luce calda che precede il tramonto, dammi una piccola barca, due passaporti, un'amaca, una chitarra, un libro e un diario sul quale annotare le nostre avventure. Un paio di costumi da bagno e qualche ora di spensieratezza. Dammi la tua risata e poi regalami i tuoi pensieri speciali. Tanta musica e ore passate a fare l'amore, mentre penso che ti amo e che è la prima volta nella vita e sarà anche l'ultima. Lo penso ma non te lo dico. Mentre ti sfioro e ti respiro, aggrappandomi al tuo collo, ti imploro "annegami nei tuoi occhi e poi vieni a salvarmi". Conosco l'universo del tuo corpo come se avessi tracciato le tue rotte da una marea di vita, ti bacio e ogni bacio è come sale e ci fa venire sete l'uno dell'altra. Dimentico il tempo dentro di te. Annegami, annegami fra i coralli della tua anima. Raschiando limature d'oro dalle tue tristezze, disegnando i tuoi sogni, scolpendo le parti mancanti dei tuoi vuoti, farò delle grotte del tuo spirito la tua nuova ... (continua)

Lucia Malenga 03/03/2018 - 01:19
commenti 9 - Numero letture:1168

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SE IL TEMPO


Se il tempo potesse raccontare la vita che minuto dopo minuto divora, vorrei che lo facesse scrivendo una lettera. Vorrei che si mettesse seduto, dimentico delle lancette che noi esseri umani gli abbiamo regalato, sereno come un bambino. Vorrei che usasse la mia penna stilografica con l'inchiostro nero, e iniziasse a scrivere su un foglio candido tutte le parole che gli vengono in mente ripensando a ciò che si è portato via, e soprattutto a ciò che mai potrà toccare. Egli sa che si dovrà accontentare dei giorni spogli, dei minuti in cui non ho sentito nulla, delle notti senza sogni. Egli sa che un giorno potrà vantarsi di aver mutato il mio viso, le mie mani, di aver rubato il colore dei miei capelli, di essere diventato pesante sulle gambe, di aver succhiato dalla mia bocca tutto il nettare della bellezza, ma povero Tempo, quanto s'infurierà quando s'accorgerà che mai potrà il mio amore! Vorrei che scrivesse di quei giorni in cui l'ho pregato di essere clemente con i ricordi, di non ... (continua)

Lylas Lena 02/01/2017 - 20:31
commenti 4 - Numero letture:1132

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Se solo avessi potuto scegliere...


Non mi è piaciuto recitare la parte di quello che se ne è andato via, mi ha fatto male vederti piegata su quella macchina da cucire come se anche tu fossi consapevole che la tua vera vita finiva quel giorno, mi ha fatto morire dover sorridere salutando nostro figlio e sapere che in lui avresti rivisto me per tutta la vita. Il cuore sanguina per quell'ultimo abbraccio, si sentiva che era l'ultimo, lo sapevamo tutti e per questo nessuno respirava per paura che con il respiro si potesse consumare; pensavamo a farlo durare il più possibile e a stamparci bene la sensazione in mente, bambini sanguinanti e in lacrime, non eravamo nulla di più. Da quell'abbraccio in poi è stato tutto un morire restando in vita, uno scendere nel gorgo, una pena scontata minuto dopo minuto. Non c'è mai stato per me un giorno in cui non ho cercato i vostri sguardi negli occhi degli altri, cercato qualcosa che vi appartenesse e che mi appartenesse, se solo poteste sapere quanto avrei voluto invecchiare con voi, e... (continua)

Simone Coriandoli 09/02/2012 - 16:39
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Se solo avessi saputo sarei partito dieci anni prima


Tutt'oggi dopo quasi quarant'anni, quando mi ritrovo a camminare da solo in spiaggia, la mente mi riporta a quei giorni...
Avevo cinquant'anni, vivevo quella che tutt'ora amano definire "crisi di mezz'età" ma a differenza di tanti miei coetanei non trovai soddisfazione in una fuoriserie...

Avevo cinquant'anni, ero ancora scapolo, cercavo ancora la donna della mia vita la donna che che fosse stata capace di cambiarmela la vita ma mi ero stufato di aspettarla tra le quattro mura del mio appartamento, così mi regalai un viaggio di due mesi in Polinesia, per ritrovare me stesso?! no, per perderlo di vista.

Durante quei giorni mi trovai a fare fronte ad alcune problematiche come la lingua, le abitudini, le usanze che avevo sottovalutato durante i preparativi, ci misi almeno due settimane a prendere confidenza con i ritmi poi mi abituai al punto che potevo confondermi con la popolazione locale.

Trascorso il primo mese, nulla era cambiato, avevo però fatto molte esperienze... (continua)


Andrea Meis 15/12/2014 - 00:09
commenti 3 - Numero letture:1442

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