Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
La stretta finale (prima parte) Germania, primi anni settanta
Manicomio di Meckenbeuren, giovedì ore 7:45 Per la farfalla non c’era più niente da fare, provò disperatamente a liberarsi ma quei fili d’argento tiravano troppo, un grosso ragno nero si avvicinò e le iniettò un potente veleno paralizzante, dopodiché con precisione maniacale la avvolse in una bara lucente, infine liberò delicatamente il bozzolo dalle tensioni in eccesso e lo lasciò penzolare per un filo... Questi ed altri pensieri passarono nella mente dell’ispettore capo MARKUS BERGER. La vittima, una ragazza di circa vent’anni, era appesa per il collo ad una trave del bagno, i capelli corti e unti le incorniciavano un viso che doveva essere stato scarno ma che ora appariva gonfio e cianotico con delle piccole ragnatele rossastre che si distribuivano uniformemente dal collo alle orecchie, gli occhi erano chiusi ma ai lati erano ancora visibili i segni delle lacrime che erano scese sulle guance, la lingua, nera e grossa, penzolava fuori dalla bocca ... (continua) Seby Flavio Gulisano 26/01/2016 - 18:49 commenti 3 - Numero letture:1170
La stretta finale (seconda parte) Stanza dell’ispettore Berger, ore 22:50
L’ispettore Berger aveva trascorso le ultime sette ore, avvolto da una coltre di fumo, a rileggere il referto del dottor Schug, le oltre centosettanta pagine della scientifica e la cartella clinica della paziente Monika Ziegler e proprio qui notò qualcosa che richiedeva un chiarimento con il direttore. Naturalmente la cartella clinica era fotocopiata ma in una pagina era rimasto il segno di una graffetta dove probabilmente c’era un documento o una fotografia, solo che questo misterioso reperto non c’era. Mentre spegneva l’ennesima sigaretta nel posacenere sulla scrivania, all’improvviso suonò il telefono facendolo sobbalzare: << Pronto! >> << ...Markus, sei ancora lì?! Ascoltami, vai a casa, hai pure un cane che t’aspetta, portalo fuori a fare pipì! >> << Andreas, ha tutto il giardinetto a disposizione per la pipì, non ho bisogno di portarlo fuori. >> << Fa come vuoi. Cosa hai scoperto? >... (continua) Seby Flavio Gulisano 27/01/2016 - 19:57 commenti 5 - Numero letture:1139
Le radici del peccato (prima parte) Se è certo, come scrive Stefano Benni, che la vita di un puntuale è un inferno di solitudini immeritate, è altrettanto vero che la vita di un obeso è una moltitudine di umiliazioni meritate. Il prof. Albino Montana non aveva né la macchina né la patente. Quando all’età di diciottanni si presentò all’agenzia di scuola guida, sita in via degli Ulivi, per prendere la patente, si accorse con sconcerto che la macchina per le prove su strada era una Peugeot 205 bianca. Quando provò ad entrare dovette portare il sedile del guidatore tutto all’indietro e nonostante questo sbatteva ancora le gambe sul volante, motivo per cui non si presentò più alle lezioni. Da quando aveva memoria il suo vero incubo erano le sedie. Non ce n’era una dove non corresse il rischio di incastrarsi e più di una volta non era riuscito più ad alzarsi. Un problema che si portava dietro dall’asilo fino all’università, anche se in realtà, in aula magna, il problema non erano i sedili ma il bancone di legno che gli premeva... (continua)
Seby Flavio Gulisano 26/04/2019 - 16:31 commenti 6 - Numero letture:1111
Lorenza indaga (sguito l'ira di Lorenza) E quel giorno, i vigili urbani ebbero, per la prima volta, il privilegio d'investigare sull'uccisione di esseri viventi. Sebbene non umani, si presentano difficoltà come in qualunque altro omicidio, per non dire maggiori, infatti : « Sarà impossibile ricostruire le abitudini dei gattini, e pure sarà impossibile trovare l'autrice della covata che lamenta la scomparsa dei figlioletti». Questa fu la prima risposta del comandante dei vigili urbani, al quale rispose Lorenza:
«È estremamente facile l'indagine, poiché qualcuno saprà che quella tal gatta di quel vicino, di quel conoscente o parente, era gravida». «Dobbiamo litigare tra noi paesani per dei micetti? Proscrivere la vita di qualcuno nell'albo pretorio?». In definitiva, il comandante dei vigili non sapeva come fargli capire di non assillare, aveva altro lavoro da non svolgere. Ma Lorenza insisteva e il comandante, spazientito, rispose : « Presentami un esposto scritto». Lorenza sapeva che lo scritto era un tentativo di ... (continua) Franco Tommaso 10/01/2019 - 19:41 commenti 0 - Numero letture:889
Meno male che ci sono le Banche - Mi spiace,signor Giulio,niente prestito,io ce l'ho messa tutta,ma il mio superiore ha espresso parere negativo,vede?
E gli mostrò il foglio con quel giudizio firmato ben in chiaro Una volta rimasto solo il bancario telefonò al suo capo - Avresti dovuto vedergli la faccia,è troppo divertente,stava quasi per piangere,e tu? - Oggi esco con quella che ti ho detto,prima la scopo,e poi vediamo se darle qualcosa,dopo te la passo E quel pomeriggio,Lucio,il funzionario usci con Carla la cliente,subito in motel - Ma tu mi ami?- chiese lei mentre veniva spogliata Certo - In così poco tempo? - L'amore arriva all'improvviso - E allora voglio una poesia,scrivimela Prese dalla 24 ore un foglio,la sua penna stilo e la scrisse,lei lesse compiaciuta mentre lui esplorava tutto il suo corpo finendo di spogliarla - Mi piace la violenza,almeno un po',e finta – gli sussurrò lei in un orecchio - Cosa vuoi che faccia? - Ti faccio vedere Si alzò,prese dalla borsa un coltello affilatissimo,e lo... (continua) Ivano Migliorucci 10/11/2014 - 14:46 commenti 2 - Numero letture:1261
MORTE ALLE 10 parte I Nonostante la forte pioggia Sue Davies era riuscita ad arrivare per prima in ufficio per preparare il tutto in vista della riunione delle 10.00.
Era una ragazza di 29 anni laureata in economia e commercio presso University of Utah due anni prima di venire assunta presso la società BISTROT srl di Salt Lake City per un apprendistato nel 2018. Aveva dei capelli lunghi fino a metà schiena di color marrone chiaro. Indossava una camicia nera su elegantissimo completo nero abbinato col colore degli occhiali che nascondevano i suoi occhi color nocciola. Posizione che senza nemmeno che se ne sia resa conto, si è trasformata in quella di segretaria personale del direttore Maximilian Ferr. Nei due anni passati a ricoprire quella carica la giovane Sue ha più volte cercato di mostrare le sue idee innovative nel campo degli investimenti che avrebbero potuto aiutare la società a fare un passo in avanti nel tortuoso mondo degli affari. Ma le proposte venivano rimandate al mittente sotto forma di... (continua) Edoardo Glorioso 14/04/2020 - 10:50 commenti 0 - Numero letture:730
MORTE ALLE 10 parte II «Non si mette bene!» Esclamò da fuori McDowell rivolgendosi ai suoi colleghi tecnici.
«Perché dici così?» Domandò uno di loro. «A giudicare dal movimento che c’è in questo momento dev’essere successo qualcosa di grosso.» Non ebbe il tempo di fine la frase che si spalancò la porta insonorizzata e ne uscì Sue col volto disperato e sul punto di scoppiare. «Sue che succede?» «CHIAMATE IL 911!! IL SIGNOR FERR HA AVUTO UN MALORE E ORA NON RESPIRA!» In meno di dieci minuti dalla chiamata due auto erano arrivate in ufficio a sirene spiegate. Edoardo Glorioso 19/04/2020 - 21:15 commenti 1 - Numero letture:758
Morti Inutili Pasquale Pochezza era un bravo ragazzo.
Da più di un anno aveva letteralmente cambiato vita, passando da un pregresso di piccoli furti ad un lavoro di muratore presso la CertEdile dei fratelli Lomazzo. Attualmente lavorava alla ristrutturazione di alcuni capannoni nella ex Manifattura Tabacchi, al fondo di via Bologna. Si era fidanzato con Attilia Raganella, assistente sociale,che lo aveva inquadrato e sistemato. Il Commissario Geremia Prudente guardava il cadavere del ragazzo e mentre tutti si chiedevano cosa avesse fatto per essere ammazzato con quattro colpi di pistola al torace lui si chiedeva cosa avesse visto. Anche il luogo del ritrovamento del cadavere non gli pareva, come dire, consono. Il medico legale confermò che il Pochezza non era stato ammazzato dove si trovavano. Quindi qualcuno lo aveva ucciso e poi si era preso il disturbo di portarlo alla Tesoriera. La Villa La Tesoriera, così nota come abbreviazione di Villa Sartirana detta La Tesoriera, è una settecentes... (continua) Pierfranco Bertello 26/02/2021 - 16:39 commenti 0 - Numero letture:621
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Numero Sei , di Edgar Wallace - recensione Cæsar Valentine è un uomo ricco, attraente, intelligente... e, probabilmente, uno dei criminali più pericolosi al mondo. Sostiene di essere diretto discendente di Cesare Borgia, e, in effetti, pare abbia ereditato parecchie qualità dal suo illustre antenato. Scotland Yard sospetta sia l'autore di innumerevoli efferati delitti, ma non ha prove, e, per trovarle, incarica infine un agente la cui identità è coperta dalla massima segretezza, nome in codice “Numero Sei”. Valentine, grazie ai suoi collegamenti, viene a conoscenza del tranello, e, sentendosi minacciato, tenta in tutti i modi di individuare questo agente, del quale non è stato possibile scoprire nemmeno se sia uomo o donna. Recluta, nei bassifondi di Parigi, un feroce assassino, “Tray-Bong” Smith, e con questo inizia una caccia serrata a quel misterioso personaggio.
Numero Sei è un romanzo di Edgar Wallace del 1927 mai pubblicato prima in Italia, dal quale, nel 1962, è stato tratto un film per la serie televisiva "Edga... (continua) Giuseppe Bauleo 01/08/2017 - 08:07 commenti 0 - Numero letture:1322
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