RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
A mia nonna Carmela Ti domandavi chi fosse a salire
quando sentivi dal peso il legno scricchiolare sulle scale. Non appena pronunciato il mio nome, te ne rallegravi. Ricaricata degli anni la bobina scarica, Io di fronte a te osservavo la tua faccia scarna; Le parole che profferivi erano di donna vissuta. Non avevi manco iniziato a parlare che ti ricordavi Io, sulla seggiola di legno intrecciata Qualche volta ti seguivo curioso Piruzzu! piruzzu! piruzzo! Al richiamo E quei coccodè e... (continua) ![]() ![]() ![]()
Accadde a settembre (concorso settembre ) Era un mattino di un settembre di alcuni anni fa (1972), il cielo era limpido le nuvole erano servite per confezionare il mio velo da sposa.
Avevo atteso quel giorno per cinque lunghi anni, attraversando mille difficoltà , ed ora ero lì davanti allo specchio dell’armadio di mia madre, cercavo di restare calma e serena, ma la lotta era difficile e ne uscivo perdente. Circondata da mille voci che mi ronzavano intorno ero sorda come una campana che attende di suonare a festa. Non so come, mi ritrovai sotto al braccio di mio padre, bello e fiero nel suo abito scuro, all’ingresso della navata centrale della chiesa di S. Vitaliano. Mentre camminavo a piccoli passi tra due file di anemoni e margherite ti ho visto, eri sull'altare in attesa che mio padre mi consegnasse a te. ll tuo baciamano mi colse di sorpresa ,mi aspettavo il consueto bacio sulla fronte, ma avevo dimenticato che eri un militare. Era il primo anno che si usava la formula di giuramento recitata dai celebranti :” ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Accidia Accidia
Il vecchio zio Me lo sarei risparmiato volentieri il fastidio di tornare al paese natio il pomeriggio di un luglio infuocato, se mio zio avesse potuto rinviare l’appuntamento; ma, purtroppo per lui: non c’è scusa che tenga difronte all’ineluttabilità della morte! La prima parte della cerimonia, la funzione religiosa all’interno della chiesa, seppur un po’ troppo lunghetta, l’avevo superata; ora veniva il difficile. Dopo la prema... (continua) ![]() ![]() ![]()
Acerbo amore L'invito ad una festa, intrecci di sorrisi e di parole,
Volti sconosciuti e tra loro uno sguardo mi segue con ammirazione, gentilmente si presenta un distinto signore. Parliamo un po di tutto isuoi occhi mi scrutano attenti mi piace il suo parlare mentre passano liete le ore, D'intorno suoni e vocii di allegria ma il tempo è tiranno giunge l'ora di andare. Un saluto una stretta di mano i suoi occhi trafiggono i miei son parole non dette suggerite dal cuore ed io vorrei parlare,ma la saggezza ferma le parole e son rimaste qui celate nel cuore! L'attimo è fuggito e non raccolgo quel verde acerbo amore mente vado via c'è un po di malinconia pensando che pur se fugace è stato un bel sognare sentire ancor nell'aria lo splendido profumo d'una lontana gioventù. Un sospiro guardo il cielo sento il cuore più leggero sorrido senza più malinconia e penso, è stata proprio una bella festa e lui una magnifica compagnia... (continua) ![]() ![]() ![]()
Acqua e ricordi L’acqua argentina di quel ridente ruscelletto era una meraviglia, ti veniva voglia di tuffarci le mani e berne un sorso, tanto era limpida ed invitante, soprattutto in estate. In primavera vi si passava accanto per andare a raccogliere le viole selvatiche che crescevano nelle crepe del vecchio ponte coperto della ferrovia. Più avanti, il ruscello si confondeva nelle placide acque di un fosso che si avvicinava alla casa dove viveva Teresa; in quel punto il fosso aveva un’ansa che si abbassava e formava una piccola spiaggetta dove le donne calavano la tavola per lavare i panni e gli uomini, alla sera, andavano a lavarsi le fatiche e i sudori di una faticosa giornata. A Teresa piaceva quel luogo e fu rattristata parecchio quando, tempo dopo, lei cambiò casa e arrivarono nuovi proprietari che, facendo diversi lavori, alterarono l’armonia del fosso e del ruscello; l’acqua non era più cristallina, non si vedevano più i ciottoli sul fondo, non ti chinavi più a osservare i pesciolini guizzare ... (continua)
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Agamennone 22/1/2024
FAMMI UN Caffè…. “FAMMI UN Caffè….” lo disse il cliente al bancone del bar…. ![]() ![]() ![]()
Ah la calma! A Clayton Crik non c’era un granché da fare, il sole scioglieva monotone giornate scandite dal pendolo dello sceriffo che echeggiava nel silenzio tombale. C’erano pochi abitanti i quali raramente stavano in casa il giorno perché erano sempre impegnati in vari lavori. Sperduta com’era poi Clayton Crik non era certo luogo di passaggio. Sì dai, ogni tanto passava un carro coi cavalli oppure un cow-boy che cavalcava fieramente o altre volte ancora passava un cavallo e basta. Erano tutti accomunati dall’essersi persi altrimenti cosa ci passavano a fare dalla vecchia e arida Clayton? Nel selvaggio west ciò era davvero strano, ma che ci vuoi fare, ci sono posti in cui succede di tutto, quelli per intenderci che si vedono nei film western mentre, poi ci sono quelli in cui le cose che capitano con maggior frequenza sono il passaggio delle rimbalzanti palle di sterpaglie, proprio come a Clayton.
Un luogo simile era noioso per chiunque, specialmente per i giovani, ma a tal proposito è doveroso r... (continua) ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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alllodole Allodole
Si finiva sempre così a a far baldoria all' anguriara.. ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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