RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Accadde a settembre (concorso settembre )


Era un mattino di un settembre di alcuni anni fa (1972), il cielo era limpido le nuvole erano servite per confezionare il mio velo da sposa.
Avevo atteso quel giorno per cinque lunghi anni, attraversando mille difficoltà , ed ora ero lì davanti allo specchio dell’armadio di mia madre, cercavo di restare calma e serena, ma la lotta era difficile e ne uscivo perdente.
Circondata da mille voci che mi ronzavano intorno ero sorda come una campana che attende di suonare a festa.
Non so come, mi ritrovai sotto al braccio di mio padre, bello e fiero nel suo abito scuro, all’ingresso della navata centrale della chiesa di S. Vitaliano.
Mentre camminavo a piccoli passi tra due file di anemoni e margherite ti ho visto, eri sull'altare in attesa che mio padre mi consegnasse a te.
ll tuo baciamano mi colse di sorpresa ,mi aspettavo il consueto bacio sulla fronte, ma avevo dimenticato che eri un militare.
Era il primo anno che si usava la formula di giuramento recitata dai celebranti :” ... (continua)

santa scardino 11/09/2022 - 19:45
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Accidia


Accidia

Il vecchio zio

Me lo sarei risparmiato volentieri il fastidio di tornare al paese natio il pomeriggio di un luglio infuocato, se mio zio avesse potuto rinviare l’appuntamento; ma, purtroppo per lui: non c’è scusa che tenga difronte all’ineluttabilità della morte!

La prima parte della cerimonia, la funzione religiosa all’interno della chiesa, seppur un po’ troppo lunghetta, l’avevo superata; ora veniva il difficile.
Seguire un corteo funebre che partendo dal sagrato si snoda per circa un chilometro lungo le vie del paese per raggiungere la destinazione finale, questo indossando un abbigliamento consono alla circostanza, sotto il sole implacabile della bassa alle tre del pomeriggio di un appiccicoso lunedì, non è sicuramente come passeggiare in costume sulla sabbia in riva al mare; ma non potevo certo sottrarmi al dovere morale di partecipare alle esequie del navigato zio Anselmo: spirato nel suo letto tre giorni dopo aver doppiato il novantesimo anno.

Dopo la prema... (continua)


vecchio scarpone 27/01/2019 - 09:37
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Acerbo amore


L'invito ad una festa, intrecci di sorrisi e di parole,
Volti sconosciuti e tra loro uno sguardo mi segue con ammirazione, gentilmente si presenta un distinto signore.
Parliamo un po di tutto isuoi occhi mi scrutano attenti
mi piace il suo parlare mentre passano liete le ore,
D'intorno suoni e vocii di allegria ma il tempo è tiranno
giunge l'ora di andare.
Un saluto una stretta di mano i suoi occhi trafiggono i miei
son parole non dette suggerite dal cuore ed io
vorrei parlare,ma la saggezza ferma le parole e
son rimaste qui celate nel cuore!
L'attimo è fuggito e non raccolgo quel verde acerbo amore
mente vado via c'è un po di malinconia pensando che pur se
fugace è stato un bel sognare sentire ancor nell'aria
lo splendido profumo d'una lontana gioventù.
Un sospiro guardo il cielo sento il cuore più leggero
sorrido senza più malinconia e penso,
è stata proprio una bella festa e lui
una magnifica compagnia... (continua)

Giuliana 2 Marinetti 2 11/07/2017 - 21:34
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Acqua e ricordi


L’acqua argentina di quel ridente ruscelletto era una meraviglia, ti veniva voglia di tuffarci le mani e berne un sorso, tanto era limpida ed invitante, soprattutto in estate. In primavera vi si passava accanto per andare a raccogliere le viole selvatiche che crescevano nelle crepe del vecchio ponte coperto della ferrovia. Più avanti, il ruscello si confondeva nelle placide acque di un fosso che si avvicinava alla casa dove viveva Teresa; in quel punto il fosso aveva un’ansa che si abbassava e formava una piccola spiaggetta dove le donne calavano la tavola per lavare i panni e gli uomini, alla sera, andavano a lavarsi le fatiche e i sudori di una faticosa giornata. A Teresa piaceva quel luogo e fu rattristata parecchio quando, tempo dopo, lei cambiò casa e arrivarono nuovi proprietari che, facendo diversi lavori, alterarono l’armonia del fosso e del ruscello; l’acqua non era più cristallina, non si vedevano più i ciottoli sul fondo, non ti chinavi più a osservare i pesciolini guizzare ... (continua)

Ivana Piazza 21/04/2018 - 16:46
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Agamennone


22/1/2024

FAMMI UN Caffè….

“FAMMI UN Caffè….” lo disse il cliente al bancone del bar….
guardando la mezz’ora che mancava al treno.
Aveva una vecchia Sansonite con le rotelle
guardò fermo negli occhi il quadro che stava nella parete…
Caffè corretto mettici una samba esclamò il centauro Alex mentre la bambina seduta al tavolo giocava a un vecchio tamagotchi….
Mago Merlino fosse apparso al biscaziere di Dodge city, mentre osservava l’ultimo volo del falco
e Billy Hitchcock estraeva la Colt dal fodero per la sfida da 100 dollari…
Ho fatto il feed back del quaderno dei miei pensieri- patemi- alambicco dei desideri…
una metanarrazione scrivo come le caramelle cui al palato ho detto addio.
Caffeina scorre nel mio sangue come il veleno che il Signore ha purificato dalle mie vene…
Avril era lei l’antidoto al male..isoppo sulle mie lacrime e redenzione del peccato originale.
Sin, l’ho conosciuto con la sanguisuga vampiressa che svuotava il mio portafoglio vacca rume... (continua)


Carlo Tracco 22/01/2024 - 19:17
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Ah la calma!


A Clayton Crik non c’era un granché da fare, il sole scioglieva monotone giornate scandite dal pendolo dello sceriffo che echeggiava nel silenzio tombale. C’erano pochi abitanti i quali raramente stavano in casa il giorno perché erano sempre impegnati in vari lavori. Sperduta com’era poi Clayton Crik non era certo luogo di passaggio. Sì dai, ogni tanto passava un carro coi cavalli oppure un cow-boy che cavalcava fieramente o altre volte ancora passava un cavallo e basta. Erano tutti accomunati dall’essersi persi altrimenti cosa ci passavano a fare dalla vecchia e arida Clayton? Nel selvaggio west ciò era davvero strano, ma che ci vuoi fare, ci sono posti in cui succede di tutto, quelli per intenderci che si vedono nei film western mentre, poi ci sono quelli in cui le cose che capitano con maggior frequenza sono il passaggio delle rimbalzanti palle di sterpaglie, proprio come a Clayton.
Un luogo simile era noioso per chiunque, specialmente per i giovani, ma a tal proposito è doveroso r... (continua)

Paolo Magomma 06/07/2020 - 15:54
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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alllodole


Allodole

Si finiva sempre così a a far baldoria all' anguriara..
sono passati 20 anni..si Signore hanno fatto in tempo a cadere le Torri gemelle,
STARE 20 ANNI AL GOVERNO IL Cavaliere Berlusconi.. a cambiare automobile 2 volte e ragazza almeno 34 volte..esagerato 3 o 4!
L'essere stato teenager negli anni '90 era la cosa più bella del mondo.
Il Felice allegria detto Giampa a diventare ricco....
e Io fare in 19 anni di tutto e di più a Bologna!
Prendi una nocciolina, prendi un esame di maturità e tutta l'allegra brigata si ritrovava lal la la .
“ Matteo ho compiuto 18 anni, per favore mi attiveresti l'accesso al ppppom..ino pprno!?”
“ si si Carlo”e via ogni 6 7 giorni al distributore a automatico, vi lascio “ elementare Watson capire che categoria si sceglieva”.
tralasciando anche questo ci fu un capello bianco , prima ancora un'idrocefalia che mi stava uccidendo e un Padre eterno che fu il sostegno..una “ prima e seconda terza ennesima volta” madre natura!
Ci fu un viaggi... (continua)


Carlo Tracco 23/03/2020 - 17:04
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Amarcord


La giovinezza è cantata da tutti come la fase più bella della vita e lo è ma, purtropp, nessuno se ne rende conto se non dopo che essa è trascorsa ed irrimediabilmente perduta.
Quando la giovinezza ce l'hai tra le mani non te la sai godere, anzi ti lasci travolgere da tanti problemi (che tali non sono ma questo lo capisci troppo tardi) che ti fanno vedere la vita tutta in salita.
I primi seri inconvenienti si presentano verso gli undici, dodici anni, quando sei costretto/a a confrontarti con i tuoi coetanei e ti ritrovi a considerarti indietro rispetto a tutti... in tutto e daresti chissà che cosa per cambiarti radicalmente. La delusione più cocente di solito viene dal guardarsi allo specchio che, puntualmente, rinvia un'immagine di sé che non piace.
Così è stato per me; da ragazzina rifiutavo tutto del mio aspetto, a cominciare dagli occhi nocciola scuro e non color cielo come quelli di Claudia, mia compagna fin dalla scuola materna. Mia nonna, credendo di consolarmi, ogni tant... (continua)

Aurelia Strada 28/12/2016 - 16:01
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