Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Jessica Rabbit L’Allegretti faceva onore al suo cognome, con la faccia cicciottella da bambina già molto sviluppata.
A volte credo mi prendesse un po’ in giro, altre volte era invece molto carina con me, come con un fratello più piccolo. Era la bionda della classe, e sembrava svampita. Il suo aspetto la classificava come la maggiorata, in più bionda con i capelli sotto le spalle e la zazzera alla Raffaella Carrà. Nell’immaginario doveva essere per forza scema, ma non lo era. Aveva due occhi grandi, di un celeste imbarazzante e due argomenti fuori misura per l’età, da futura mangiatrice di uomini. Non era colpa sua se chi l’aveva disegnata l’aveva fatta così.
Glauco Ballantini 30/01/2016 - 08:26 commenti 7 - Numero letture:1155
Johnny il vagabondo Il vento del Nord sibilando si disperdeva tra i vicoli polverosi del villaggio di Red Peak. Gli ultimi viandanti in cerca di un rifugio sicuro per la notte, avvolti nei lunghi mantelli, gironzolavano accecati dal terriccio sollevato. L'aspetto spettrale del luogo incuteva riverenza e i versi striduli degli avvoltoi in lontananza facevano avvertire l'esigenza di una preghiera durante il cammino.
In quel remoto sperduto angolo della Terra, circondato da aspre montagne che si tingono di rosso al tramonto, alcuni laboriosi pionieri, parecchi decenni prima vi avevano fissato la loro dimora, alla fine di un'avventurosa serie di peripezie che aveva condotto intere famiglie, a bordo di carovane, verso i territori dell'Ovest. L'alternarsi delle stagioni, incanutiva una generazione dopo l'altra senza avvenimenti di rilievo. Le uniche novità che movimentavano la vita semplice della piccola comunità, erano gli assalti alle corriere e i conseguenti arresti dei furfanti da parte dello scerif... (continua) stella cometa 04/05/2015 - 19:07 commenti 2 - Numero letture:1648
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
L'AMORE DRAMMATICO PER L'ITALIANO di Ivan Petryshyn L'AMORE DRAMMATICO PER L'ITALIANO
di Ivan Petryshyn Non si può sapere il futuro, ma lo si può indovinare. Ivan Petryshyn 21/09/2017 - 04:54 commenti 2 - Numero letture:1140
L'APPUNTAMENTO L’ APPUNTAMENTO
“L’orologio parlava ad alta voce. L’ho buttato via, mi faceva paura quello che diceva” (Tillin Olsen) Giorgio e Marta, studenti appena diplomati, si incontrano ogni giorno davanti un grande albero, un platano, presso il giardino della città. Per entrambi è il primo amore e lo vivono con tenerezza e passione, promettendosi amore eterno. Ma l’ostilità della ricca famiglia di Giorgio giunge a distruggere tutto. Il padre gli procura un lavoro a Londra per una importante azienda, decisione che porta disperazione nei due giovani che infine progettano una fuga. Ma mentre Marta si affretta per giungere all’appuntamento, inciampa e cade sulla strada e per qualche minuto perde conoscenza, ma sono quei minuti di ritardo che cambiano il loro destino. Giorgio verrà rintracciato dal padre che lo convince a salire sulla macchina raccontandogli di una telefonata di Marta che non sarebbe andata all’appuntamento, non lo amava abbastanza. Giorgio disperato e deluso di non vederla ... (continua) Patrizia Lo Bue 14/10/2019 - 11:10 commenti 0 - Numero letture:845
L'eco del passato Quando si sorrideva all'uguaglianza, alla tolleranza, al rispetto per gli altri, per il diverso, tutte parole in fila indiana nella storia che torna e alcune non ancora superate.
Una piega della pelle, un sogno diventa evidente come un faro nella notte. Mentre faccio un passo dopo l'altro su questa via, nella periferia della città, la distanza tra il presente e il passato si riduce, anche il cielo sopra di me è più limpido, fresco e le nuvole si trasformano mentre nascondono il sole come giocassero a nascondino, in questa terra che un tempo era florida e culla della libertà. Eugenia Toschi 16/10/2018 - 01:38 commenti 0 - Numero letture:1007
L'inverno nel cuore L’INVERNO NEL CUORE
Il pensiero torna sempre all’imbrunire prima del sonno e probabilmente serve anche a creare quei sogni che lievi s’appoggiano al cuore cullandolo dolcemente. Il pensiero non è mai fermo, viaggia, viaggia sempre in spazi infiniti, in lidi sconosciuti, a suo tempo ho lavorato, elaborato, saputo superare! Ma superare non è una parola che definisce totalmente il suo concetto reale, forse nasce dal saper gestire determinati elementi del nostro essere e con essi vivere in quest’elemento che chiamiamo vita ma, quando meno te lo aspetti, basta un oggetto o una foto oppure un viso somigliante che un’invasione di ricordi si affacciano prepotenti alla mente ed è in quel momento che ti accorgi che nulla è mai superato al cento per cento. La vita dona, la vita toglie. L’autunno incarna in sé il morire del tempo, gioca il suo ruolo di abbandono nel mondo, tutto nasce cresce, vive e poi muore ne... (continua) Maria Luisa Bandiera 25/03/2024 - 08:27 commenti 9 - Numero letture:264
L'odissea di un poeta Il ritorno…
22/12/’04
Carlo Tracco 05/04/2024 - 16:36 commenti 0 - Numero letture:230
L'ultimo di loro La sera scende in fretta a dicembre. In ufficio, davanti al computer, gli occhi si sono stancati. Li stropiccio e, quando li riapro, mi accorgo che l’oscurità ha riempito la stanza. Torno a guardare il monitor sbattendo le palpebre per la luminosità. Le 17.30. Avrei concluso il servizio ma ho ancora qualche dato da inserire. Dove ero rimasta? Il PC dà un messaggio di errore. Impreco ad alta voce accorgendomi di non aver salvato. D’un tratto il monitor si fa più luminoso mentre mi avverte che si è verificato un problema e che il programma verrà chiuso. Resto lì a fissare lo schermo, irritata, mentre sento che qualcosa è cambiato nella stanza. L’aria intorno a me sembra più fredda. Mi viene da muovere un braccio ma è come bloccato. Stendo le dita, a prendere una penna ma la scrivania è diventata immensa. I suoi bordi si perdono nel buio. La penna mi sfugge e, dopo un’eternità, cade a terra. Senza un suono. Alle mie spalle una porta si sta aprendo. Non sarebbe così terribile, se non fosse... (continua)
maria clara 21/12/2015 - 14:14 commenti 2 - Numero letture:1076
L'Università dei suoi sogni. L'Università dei suoi sogni.
Sì, quel'è successo. Dopo 3 anni di studi intensivi di italiano, dopo circa 5 anni di interpretariato, sia in italiano che in inglese, dopo il suo 1 anno di aggiornamento, gli è stato offerto un posto di insegnante maggiore di italiano e traduzione in quella sognante Università famosa per linguisti e le lingue. Ivan Petryshyn 02/09/2023 - 04:09 commenti 0 - Numero letture:258
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