RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
IN INGHILTERRA È IL MIO PENSIERO Il suo arrivo
fu importante, l’attesa snervante; la nonna accudiva per diversi giorni sua madre, io aspettavo la notizia, preso del mio lavoro … non mi davo pace. Alla notizia, sono Fu il giorno più Era ancora Ora è un uomo, È il mio ![]() ![]() ![]()
Incipit di una storia vera Un uomo di mezza età si era ritrovato davanti a quella che era stata la sua casa.
Quel giorno aveva finito presto di lavorare e i suoi figli erano ancora a scuola. Nell’orto lei da sotto il cappello di paglia non se ne era accorta. Solo il vecchio cane guaì per un istante. Nessuno lo aveva visto. L’uomo fece retromarcia e andò via, come chi è invisibile. Della sua precedente vita gli resta solo una sorella che vive lontano. Guardò nel retrovisore la casa, poi davanti a sé. ![]() ![]() ![]()
Jessica Rabbit L’Allegretti faceva onore al suo cognome, con la faccia cicciottella da bambina già molto sviluppata.
A volte credo mi prendesse un po’ in giro, altre volte era invece molto carina con me, come con un fratello più piccolo. Era la bionda della classe, e sembrava svampita. Il suo aspetto la classificava come la maggiorata, in più bionda con i capelli sotto le spalle e la zazzera alla Raffaella Carrà. Nell’immaginario doveva essere per forza scema, ma non lo era. Aveva due occhi grandi, di un celeste imbarazzante e due argomenti fuori misura per l’età, da futura mangiatrice di uomini. Non era colpa sua se chi l’aveva disegnata l’aveva fatta così.
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Johnny il vagabondo Il vento del Nord sibilando si disperdeva tra i vicoli polverosi del villaggio di Red Peak. Gli ultimi viandanti in cerca di un rifugio sicuro per la notte, avvolti nei lunghi mantelli, gironzolavano accecati dal terriccio sollevato. L'aspetto spettrale del luogo incuteva riverenza e i versi striduli degli avvoltoi in lontananza facevano avvertire l'esigenza di una preghiera durante il cammino.
In quel remoto sperduto angolo della Terra, circondato da aspre montagne che si tingono di rosso al tramonto, alcuni laboriosi pionieri, parecchi decenni prima vi avevano fissato la loro dimora, alla fine di un'avventurosa serie di peripezie che aveva condotto intere famiglie, a bordo di carovane, verso i territori dell'Ovest. L'alternarsi delle stagioni, incanutiva una generazione dopo l'altra senza avvenimenti di rilievo. Le uniche novità che movimentavano la vita semplice della piccola comunità, erano gli assalti alle corriere e i conseguenti arresti dei furfanti da parte dello scerif... (continua) ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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L'AMORE DRAMMATICO PER L'ITALIANO di Ivan Petryshyn L'AMORE DRAMMATICO PER L'ITALIANO
di Ivan Petryshyn Non si può sapere il futuro, ma lo si può indovinare. ![]() ![]() ![]()
L'APPUNTAMENTO L’ APPUNTAMENTO
“L’orologio parlava ad alta voce. L’ho buttato via, mi faceva paura quello che diceva” (Tillin Olsen) Giorgio e Marta, studenti appena diplomati, si incontrano ogni giorno davanti un grande albero, un platano, presso il giardino della città. Per entrambi è il primo amore e lo vivono con tenerezza e passione, promettendosi amore eterno. Ma l’ostilità della ricca famiglia di Giorgio giunge a distruggere tutto. Il padre gli procura un lavoro a Londra per una importante azienda, decisione che porta disperazione nei due giovani che infine progettano una fuga. Ma mentre Marta si affretta per giungere all’appuntamento, inciampa e cade sulla strada e per qualche minuto perde conoscenza, ma sono quei minuti di ritardo che cambiano il loro destino. Giorgio verrà rintracciato dal padre che lo convince a salire sulla macchina raccontandogli di una telefonata di Marta che non sarebbe andata all’appuntamento, non lo amava abbastanza. Giorgio disperato e deluso di non vederla ... (continua) ![]() ![]() ![]()
L'eco del passato Quando si sorrideva all'uguaglianza, alla tolleranza, al rispetto per gli altri, per il diverso, tutte parole in fila indiana nella storia che torna e alcune non ancora superate.
Una piega della pelle, un sogno diventa evidente come un faro nella notte. Mentre faccio un passo dopo l'altro su questa via, nella periferia della città, la distanza tra il presente e il passato si riduce, anche il cielo sopra di me è più limpido, fresco e le nuvole si trasformano mentre nascondono il sole come giocassero a nascondino, in questa terra che un tempo era florida e culla della libertà. ![]() ![]() ![]()
L'inverno nel cuore L’INVERNO NEL CUORE
Il pensiero torna sempre all’imbrunire prima del sonno e probabilmente serve anche a creare quei sogni che lievi s’appoggiano al cuore cullandolo dolcemente. Il pensiero non è mai fermo, viaggia, viaggia sempre in spazi infiniti, in lidi sconosciuti, a suo tempo ho lavorato, elaborato, saputo superare! Ma superare non è una parola che definisce totalmente il suo concetto reale, forse nasce dal saper gestire determinati elementi del nostro essere e con essi vivere in quest’elemento che chiamiamo vita ma, quando meno te lo aspetti, basta un oggetto o una foto oppure un viso somigliante che un’invasione di ricordi si affacciano prepotenti alla mente ed è in quel momento che ti accorgi che nulla è mai superato al cento per cento. La vita dona, la vita toglie. L’autunno incarna in sé il morire del tempo, gioca il suo ruolo di abbandono nel mondo, tutto nasce cresce, vive e poi muore ne... (continua) ![]() ![]() ![]()
L'odissea di un poeta Il ritorno…
22/12/’04
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