Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
LA VIA DEI CAMPI - Parte 1 di 4 Accadde in un giorno per caso, ad un orario qualunque in un qualsiasi posto che potrebbe anche essere lì nei tuoi paraggi, proprio dietro casa tua, in un giardinetto comunale di periferia, pieno di dune d'erba, altalene, giochi per bambini e per sportivi, e tante panchine in legno. Peter, mentre aspettava l'Innominato, vide passare un ragazzo che conosceva molto bene – seppur di vista – e che pareva si chiamasse Màx, o almeno tutti lo chiamavano così quando lo vedeva al bar. Anche questo Màx sapeva di Peter, solo che non sapeva il suo nome, perchè al bar o quando si incrociavano in piazza, nessuno mai lo chiamava, perchè girava sempre solo e si sedeva sempre negli angoli più remoti, rimanendo in Silenzio e stando sempre sulle sue – schivo. Eppure non sembrava affatto cattivo questo Peter, certo poteva essere scambiato per una – spia – o al contrario un pregiudicato, una persona dai lati oscuri, da un passato tormentato – ombroso, ma non avrebbero mai avuto in mano un qualcosa che potes... (continua)
Pietro Valli 24/04/2022 - 18:31 commenti 0 - Numero letture:450
LA VIA DEI CAMPI - Parte 2 di 4 Era di venerdì e il clima era già mite – e sereno il tempo. Si accese poi il sigarello ritornando in piazza ascoltandosi “I Giardini di Eros”. Poco dopo mezz'ora, seduto sul muretto che solitamente usavano i – saggi – che ultimavano la loro esistenza raccontandosi storie ormai lontane per i giovani del futuro, Peter li vide in branco ritornare dai campi e passare davanti a lui, fissandolo e ridendo per poi sentire da lontano commenti del tipo: “E' quello strano che fuma i sigari da solo...” Già, quello strano. Quello senza Amici, quello che girava sempre ovunque. Veniva soprannominato “Mr.X”, ma a differenza del personaggio vestito di viola e in stile ottocentesco, andava in giro vestito di bianco, abbigliamento che poi confermò con la scomparsa del suo artista preferito, che si presentò così durante il successo dell'82 all'Arena di Verona. Ma più semplice perchè piaceva spacciarsi per angelo, che angelo non era, come alla fine lo erano tutti i cantori di una stirpe incantata – lui com... (continua)
Pietro Valli 29/04/2022 - 21:27 commenti 0 - Numero letture:531
LA VIA DEI CAMPI - Parte 3 di 4 Qualcosa o meglio qualcuno lo riportò fra loro per un improvvisato brindisi, scusandosi poi di dover andare in bagno per colpa del vino, avanzando però nella folla di gente per non perderselo di vista, sentendosi dire “ma guarda che il bagno è dentro, non da quella parte!”. Si promise comunque di contattarlo al ristorante durante le portate, ma l'alcool lo fece momentaneamente distrarre dalle proprie promesse/ansie o smania di contattarlo per riferirgli di averlo finalmente – visto – finché non vide sul suo profilo la foto di Liuk in piazza, così da commentargli del fatto che anche lui, casualmente c'era – testimonianza le foto che caricò del matrimonio davanti al comune. Con questo Liuk rimase così in contatto per tutta l'estate, tentando di poterci uscire insieme semplicemente per bere qualcosa, stare in compagnia, parlare con qualcuno della propria età. Ma inutili furono tutte le proposte e le richieste che gli scrisse – non lo vide più, neanche al Palio in settembre, e in agosto se... (continua)
Pietro Valli 05/05/2022 - 17:07 commenti 1 - Numero letture:466
LA VIA DEI CAMPI - Parte 4 di 4 Una zona, un volto – ma senza avere in mano nulla di concreto, manco un cognome da recuperare al citofono. Ritornò sui suoi passi, rifacendoli per altri 2 venerdì di fila senza più ritrovarlo. Ormai era diventata un'ossessione per Peter – lo stalking – seppur in “buona fede”, come si scusava sempre, all'Innominato. Il terzo weekend, di sabato però, girando a vuoto sbronzo dopo essere stato al solito bar, ritrovò il ragazzo “nerd” (-che però sembrava l'attore di Twilight!) in un giardinetto fuori P., non lontano da dove l'aveva seguito la prima volta. Se ne stava tutto solo seduto sopra lo schienale di una panchina di legno, in mezzo agli alberi. Peter, vedendolo, appoggiò la bicicletta, e balzò di albero in albero per avvicinarsi a lui. “Tu valli a capire 'sti ragazzini...” si ripeté, sorpreso nel vederlo nuovamente in giro tutto solo, questa volta alle 2 del mattino. Non sapeva cosa fare, ma non volle sprecarsi un'altra occasione – e quando sarebbe capitata ancora? Quando si sarebbe f... (continua)
Pietro Valli 10/05/2022 - 18:38 commenti 0 - Numero letture:446
LA VISITA La porta si aprì. Lei entrò. L'abito nero del lutto conferiva alla sua figura un'ancor maggiore bellezza, alta distruttura esile, il caschetto di capelli chiari le illuminava il viso dalla pelle chiara, quasi trasparente. Quello che più colpiva erano gli occhi: scuri e vellutati, lucidi di un pianto recente. Non dissi nulla, l'abbracciai, la tenni stretta a me come una cosa preziosa che ha bisogno
di essere custodita e messa al riparo di ogni male. Perchè di male ne aveva già avuto tanto. "Vieni" le dissi, "siediti qui vicino a me, vorrei tanto aiutarti, esserti di conforto, ma l'unica cosa sicura è che ti sono da sempre amica, le parole contano poco e se vorrai aprirmi il tuo cuore io sono qui". Era parecchio tempo che non ci vedevamo, avevo saputo da alcuni amici comuni della disgrazia accaduta al bambino di Elsa, le avevo telefonato ma vale tanto poco. Il suo ritorno qui al paese dove è nata e cresciuta mi fa pensare ad un suo bisogno di riprendersi un poco ... (continua) Lucia Ghitti 27/03/2012 - 15:03 commenti 1 - Numero letture:1310
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Le malelingue La mia amicizia con Fernanda, lei amica cara di Sara, mia moglie, non è mai stata un fervore d'amore, ma solo affetto amorevole, famigliare. Io amo tanto mia moglie, e tanto stimo l’amicizia di chi merita di essere stimato. L’avvicinamento con Fernanda ebbe inizio il giorno che Sara fu colta da un malore, diagnosticato incurabile. Fu così che Lina, la nostra bambina, venne accudita per alcuni mesi da Fernanda. Ma grazie a Dio e la scienza d'oggi tutto andò per il meglio per Sara, e con Fernanda saldammo un forte affetto famigliare, l'opposto delle malelingue.... (continua)
Salvatore Rastelli 01/06/2017 - 18:52 commenti 3 - Numero letture:1283
Lettera Caro amico, abbiamo tante cose in comune, è mi dispiace quando mi dici che non riesci a smussare il tuo carattere di uomo duro, ché non riesci ad esprimerti come vorresti, specialmente con chi ti sta vicino. So che ami la tua compagna più di ogni cosa, più di te stesso! ma non basta… lo devi dimostrare! devi tirar fuori le parole che pensi veramente… quelle che vorresti dire, ma che restano sulla punta della lingua, che fanno male, per non essere state pronunciate.
Perché farti del male, non nasconderti dietro a, tanto lei mi capisce… è qui che sbagli! lei vuole sentirti dire che l'ami, guardandola negli occhi! E no restando muto aspettando che sia lei ad avvicinarsi a te. Se lei lo fa! è solo perché ti ama… ma: per quanto ancora la devi far soffrire? Ancora non hai capito che l’amore non è scontato? Che la vita in coppia è condividere i sentimenti, senza aspettare che l’altro fa il primo passo?. Mi dispiace, ma non sono d’accordo anche quando dici: “non posso ... (continua) donato mineccia 03/03/2018 - 20:10 commenti 3 - Numero letture:1005
Lettera a un amico malato Caro amico mio sono giorni che provo a chiamarti a telefono, ma non mi rispondi… so che sei afflitto e non vuoi vedere nessuno … ti prego di leggere attentamente, se non l’ho vuoi fare per te allora fallo per me non permettere alla tua malattia di avere il sopravento, non lasciarti andare, affrontalo con l’umorismo… provaci, è efficace, e una
qualità che consente di far fronte alle situazioni in modo costruttivo, anche in circostanze sfavorevoli. Quando svolgiamo le attività di tutti i giorni l’umorismo e le risate ci permettono di non esaurire le nostre energie, di alleviare la stanchezza e di evitare l’autocommiserazione” Naturalmente ciò che fa ridere varia da persona a persona e da cultura a cultura. Perché come la bellezza dipende dai gusti dell’individuo, anche il senso dell’umorismo è soggettivo. Ma indipendentemente dalla cultura e dall'educazione ricevuta, spesso l’umorismo è donato mineccia 29/12/2014 - 17:57 commenti 3 - Numero letture:18706
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