Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Piove oggi pomeriggio Guardo la pioggia scendere dalla finestra del mio salone, la tenda non troppo aperta per non far entrare troppa luce e troppa poca la voglia di alzarmi per aprirla.
Dallo spiraglio abbastanza ampio comunque vedo sul fondo la siepe del mio giardino, una parete verde scura di fittissime foglioline, che sembrano tasti di pianoforte sotto la pioggia battente, ma si muovono delicatamente non ostante la pioggia sia incessante ora. Poi vedo alcuni rami del mio albero di cachi, oramai spogli in questa stagione, sembrano lunghe dita sottili di marrone chiaro, con grossi goccioloni che cadono dalle gemme al suolo. Ancora avvicinandosi alla finestra in primo piano un vaso con una di quelle piante grasse sempre verdi, di quelle che non muoiono mai e che se stacchi un ramo e lo poggi sulla terra si moltiplica in pochissimo, la pioggia la rende lucida e sembra godere più delle altre della pioggia abbondante. Una grata bianca a rombi occlude parzialmente la vista dalla mia finestra, ma non ci fac... (continua) Clelio D'ostuni 11/10/2015 - 19:52 commenti 2 - Numero letture:1358
il soprammobile Era una sera come tante, solo che quella volta decidemmo di folleggiare e andammo in discoteca, non sono solita frequentare certi posti, ma di certo non disdegno un po' di divertimento con le mie amiche.
Ad un tratto, una mia amica, mi fa notare che dall’altro lato della pista c’era un ragazzo che mi fissava insistentemente, e li lo notai: non si può dire che non fosse bello: alto, moro, con un bel fisico asciutto ed un bel volto; la cosa che lo caratterizzava di più era lo sguardo: magnetico, profondo, come se il baccano, la musica, o tutta l’altra gente non potesse minimamente distoglierlo dal fissarmi. Lo guardai sorseggiando dalla mia cannuccia e lui mi accennò un sorriso, poi mi voltai dalle mie amiche ed erano tutte li in parata, che mi spronavano ad avvicinarmi, io un po' mi vergognavo, ma alla fine, pensando che fosse una situazione accattivante mi voltai di nuovo verso di lui. E lui era già al centro della pista diretto verso di me, che continuava a fissarmi dritto negli oc... (continua) Clelio D'ostuni 13/10/2015 - 03:05 commenti 1 - Numero letture:1292
Era mio padre Quando penso a mio padre ho ricordi sempre differenti, come se si trattasse di persone distinte, ma con la stessa faccia che entravano ed uscivano dalla mia vita coordinandosi.
Ricordo mio padre quando ero bambino, lo vedevo come una montagna da scalare,altissimo, fortissimo come i personaggi dei fumetti, sempre sorridente, come se l’attore che lo interpretasse in quel periodo fosse più grande degli altri che lo interpretarono poi, salirgli addosso era come se fosse il gioco più bello del mondo, riuscire domarlo, arrampicarmi sopra di lui e piegarlo al mio volere, ricordo che volevo sempre un contatto fisico, che fosse fare la lotta o salirgli sulla schiena, anche semplicemente tenergli una gamba addosso la sera mentre vedevamo la televisione. Da ragazzino mi faceva sempre ridere, lo adoravo sarei rimasto con lui in ogni momento e separarmene era sempre un dispiacere … non cenavo mai senza di lui e mi addormentavo solo in sua presenza, le mattine per salutarlo, quando dovevo andare ... (continua) Clelio D'ostuni 14/10/2015 - 17:49 commenti 2 - Numero letture:1255
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