RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Decay

"Voi conoscerete la verità, e la verità vi renderà folli". (Aldous Huxley)

Da troppo tempo, Meredith Toucher era soggetta a terribili crisi isteriche per le quali urlava a squarciagola e Rupert, suo marito, era in uno stato di continua tensione nervosa. A suo figlio disse che si trattava di un delirio da influenza e che con qualche giorno di riposo sarebbe guarita. Ma i giorni divennero settimane, le settimane mesi e quando il bambino cominciò ad aver paura, il padre decise di confinarla in soffitta. Di conseguenza, la fattoria venne evitata da amici e parenti. La casa dei Toucher si deterierò col passare dei mesi disfacendosi con rapidità, assieme allo stato fisico e mentale della famiglia. Nessun essere vivente penetrò più tra gli arbusti intricati che crescevano lungo lo stagno vicino; tuttavia, Rupert prese la strana abitudine di guardare nella notte: in ogni direzione, a caso, in cerca di qualcosa che non intendeva rivelare. Iniziò ad evitare la città e, quando la scu... (continua)


Federico Cenere 23/10/2015 - 11:41
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Them!

“Il tuo vicino di casa, il tuo migliore amico, la tua ex ragazza. Loro!” Urlò Giulio nella sua testa. “Sono dappertutto!” Il suono del campanello lo fece sobbalzare dal divano. Si avvicinò all'ingresso con ancora i pensieri di prima. Fece finta di nulla, dopo aver aperto la porta. O almeno ci provò. Il postino lo guardava attraverso i suoi otto occhi gialli, ognuno rifletteva una faccia sconvolta di Giulio. Loro non si accorgevano di essere spesso ai suoi occhi. Molti continuavano le proprie attività, come quel signore-calamaro che insisteva per lasciargli il posto a sedere sull'autobus notando che Giulio si sentiva soffocare, ignorando di esserne lui la causa.
Durante la pausa pranzo, il suo capo si trasformò in una creatura orrenda con i denti da squalo. “Che diavolo mi sta succedendo? Forse sono “il prescelto” o qualche stronzata del genere”. Il primo pensiero che gli venne in mente fu quello di farla finita. Non con la vita. Sulla via di casa, si ritrovò a pedinarne uno all'intern... (continua)

Federico Cenere 21/10/2015 - 21:44
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Storie di ordinaria licantropia

Volume 1: The wolf is hungry, I have to go

Peter Sullivan era affetto da licantropia da ormai un anno. Nelle notti di luna piena, il corpo lasciava il posto a zanne e artigli e la mente si riduceva all'unico desiderio di braccare chiunque incontrasse nel suo cammino. Tutti diventavano una potenziale preda. Ragione per cui, prima che la metamorfosi prendesse il sopravvento, il ragazzo sfruttava gli ultimi sprazzi di lucidità per rinchiudersi in un luogo isolato e sicuro. Per un po' di tempo la stanza di isolamento del Chelsea and Westminster Hospital si rivelò il posto ideale; la bestia poteva dimenarsi fino allo sfinimento, senza avere alcuna possibilità di fuggire.
Come di consueto, un'ora prima che sorgesse la luna, Peter si dirigeva verso quella "cella improvvisata" per lupi mannari. Ma il silenzio di quell'angolo di mondo fu violentato dal rumore incessante di trapani, martelli e seghe elettriche. Operai si muovevano avanti e indietro per prendere assi di legno e attr... (continua)


Federico Cenere 23/02/2016 - 14:46
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Symphony of Terror

"Buona passeggiata!" Hal e Miriam presero la macchina fotografica dal bagagliaio dell'auto. Il custode dell'albergo raccomandò loro di restare sul sentiero. Erano molti i turisti che venivano inghiottiti dal bosco e che non ne uscivano più. Hal promise di stare in guardia. Il sentiero si estendeva per molti chilometri. Il bosco sembrava enorme, ricco di piante e alberi imponenti. Miriam era euforica come una scolaretta. Ogni volta che trovava qualcosa urlava: "Guarda Hal! Non vedi! Lì, su quell'albero!". Hal si limitava a grugnire. "Sì, certo. Molto bello. Fantastico".
Era stanco e odiava camminare. Ad ogni passo avvertiva la sensazione che il cuore stesse per cedere. Ad un tratto Miriam sentì lo sciabordio dell'acqua.
"Vieni!" prese la mano di Hal e lo trascinò verso quel rumore.
"Aspetta!" urlò Hal, "Il sentiero! Non dobbiamo abbandonarlo!"
"Ma il fiume è qui vicino. Faccio qualche foto e poi facciamo retromarcia. T... (continua)

Federico Cenere 26/02/2016 - 23:10
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Gli insaziabili

Il semaforo diventò verde.
La Ferrari nera balzò in avanti, il boato che ne seguì si diffuse violentemente nei campi oscuri attorno alla strada. La statale 56 era deserta a quell'ora e Julian schiacciò il pedale dell'acceleratore fino a far urlare di sofferenza il potente motore.
La strada correva veloce, illuminata solo dai fanali della spider: i segmenti alternati che delimitavano le due corsie di marcia si confondevano in un'unica linea bianca mentre gli alberi si compattavano in un indefinito muro bianco.
Con occhi vermigli inchiodati sulla strada, i capelli castani arruffati dall'aria che batteva nella macchina scoperta, a Julian sembrava di volare dentro ad un tunnel di cui non vedeva la fine. In pochi minuti di corsa forsennata entrò in città, le case diroccate ai lati della strada furono inondate del sordo ululato della decelerazione. I pochi vetri ancora intatti vibrarono mentre la Ferrari si inoltrava fra le strade della città vecchia.
Lei lo aspettava sotto un'insegn... (continua)

Federico Cenere 08/09/2019 - 23:50
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