Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Sigfrido Goj e il vampiro di cenerentola Il buzzer, citofonico, della vecchia casa ricevette tre brusche bussate. Talmente brusche da far saltare la cornetta dal suo alloggio. E trasalire la segreteria dalla sua scrivania, altrettanto, seccamente. << Siamo chiusi!>> Rispose, aggiungendo<< Tornate più tardi, i vampiri mordono solo dopo mezzanotte.>> Ma dall'altra parte, alla sua voce, gli faceva eco solo il debole fruscio della strada, accompagnato dal sibilo di qualche auto che passava di tanto in tanto. "Stupidi ragazzini, non hanno niente di meglio da fare, che venire a disturbarmi." Disse, tra sé, prima di rimettersi a sfogliare le pagine di una rivista di moda.
<< Buongiorno commissario Goj. È la prima volta che viene?>> << Si Dottore, a quanto pare, qualcuno al dipartimento crede che io abbia bisogno di una messa a punto.>> << Invece lei cosa ne pensa?>> << Niente di personale, dottore, ma credo sia una gran cazzata...>> << Cosa ... (continua) Emanuele Stridente 25/07/2016 - 15:06 commenti 1 - Numero letture:1283
Egli e Al Attenzione:il farmaco Liebe(R), potrebbe causare stati allucinatori, deframmentazione del muscolo cardiaco e danni al cervello. Solo in qualche rarissimo caso, sdoppiamento della personalità. Assumetelo sotto la vostra responsabilità, poiché nessun medico sarà abbastanza folle da consigliarvelo.
<<Aspetta. Non voglio uscire oggi senza aver chiarito questa faccenda.>>Disse Egli, con la faccia seria e dura, di chi, quasi, non prevede di avere un domani. <<Ora?!Non essere ridicolo,>>Rispose Al<<adesso non è ho voglia.>>Continuando a vestirsi, come faceva sempre verso l'ora del crepuscolo. Per uscire a bere, e magari andare a caccia di una bella ragazza da circuire. <<Ah si? E quando? >>Alzando il tono, rabbioso, incalzò Egli. <<Magari dopo una bella bevuta. Sei più tollerabile da sbronzo.>>Sogghignò, irritante Al. <<Sei il solito egoista. Pensi solo a bere e a scopare. Povere oche, senza un briciolo di autostima. Come fann... (continua) Emanuele Stridente 08/02/2016 - 12:48 commenti 1 - Numero letture:1058
Innamorati Anonimi Quel pomeriggio pioveva. Anzi grandinava. I chicchi erano grandi come noci, e cadevano in tutta libertà da grossi cumolonembi formatisi sui palazzi della città. Il rumore che producevano, incontrando il suolo, era simile alle martellate di un fabbro: scontento del proprio lavoro. Otis conosceva bene quella sensazione. Quando un lavoro diventa tale. Solo un modo come un altro di far passare i giorni; come vagoni vuoti di un treno, trascinati da una motrice: obsoleta e sgangherata. Un tempo, ricordava perfettamente, non era così. Aveva una passione sfrenata, per tutto ciò che scriveva, per ogni argomento che gli veniva affidato dalla redazione del suo giornale. Certo, nulla di troppo impegnativo. Il suo giornale era, perlopiù, una rivista rosa, che trattava gossip. O come preferiva chiamarlo lui: gossip impegnato. Non era uno stupido. In passato aveva provato a scrivere di politica. Ma era stata un esperienza deludente e degradante, per il suo spirito libero. Accorgendosi del suo calo c... (continua)
Emanuele Stridente 25/02/2016 - 15:01 commenti 0 - Numero letture:1025
Innamorati Anonimi parte seconda Anime crepuscolari
Il mezzo, a quell'ora pomeridiana, era abbastanza carico. Ma di tanto in tanto, qualche posto si liberava, lasciando qualcuno alle fermate. Il sedile, occupato dal giornalista, era situato in una posizione preminente rispetto agli altri. Da lì, egli poteva osservare più o meno tutti i pendolari. Ed Otis sapeva farlo bene. Faceva parte delle sfumature del suo mestiere, scrutare, anche se con garbate occhiate, tutti i presenti; pretendento di fare un quadro generale sulle loro vite. Chissà, si domandò. Guardando quell'orda di gente così diversa: madri, studenti, nonni. Di ogni colore e nazionalità. Ognuno che veniva o andava da qualche parte. Con il loro carico di pensieri. Immersi in un permanente senso di oblio pendolare. Anime del purgatorio o infernali? Di nuovo, pensò:"chissà, se Dante avesse scritto la sua commedia nell'epoca dei nostri giorni, in quale girone avrebbe infilato questo piccolo universo racchiuso in quel parallelepipedo di metallo. Magari, ne... (continua) Emanuele Stridente 27/02/2016 - 15:48 commenti 0 - Numero letture:993
Oggi sono un reietto Quando mi sento un reietto mi nascondo in un posto semideserto. La spiaggia è ancora sporca. Ci trovi rifiuti di ogni genere. Da quelli naturali inventati da madre natura, a quelli inorganici che non bastano migliaia di anni per distruggerli. Il mare è incontemplabile. La risacca non spazza via l'amarezza che hai dentro. Quella forte, grande, che provi nel litigare con chi ti avrebbe dovuto insegnare. La strada per raggiungere quel posto è piena di puttane. Ti sorridono, di un sorriso apparente, per farti fermare. Ma dentro, hanno i tuoi stessi scheletri velenosi. Cosa sono io oggi. Cosa sarò quando tutto sarà, domani. I pescatori tengono stretti i loro arnesi nella speranza che qualcosa abbocchi. Allora penso: gettiamo tutti un amo in mare, sperando che la felicità abbocchi, lasciandoci la tristezza alle spalle. Non quella fatta di desideri impossibili da realizzare. Quella concreta, tangibile. Fatta di persone da sfiorare, di templi di carne. Eh già, perché anelare lo spirito sfuggen... (continua)
Emanuele Stridente 26/03/2016 - 14:16 commenti 1 - Numero letture:1230
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