RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



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Casa secca e sdoppialdo

Io Mastiff e Fugo attraversiamo due porte e finiamo in casa di Pappara. L’aria ha un aspetto grigio come i muri della casa. All’apparenza sembra vuota. Svuotiamo la dispensa di babbo Orso e mamma Secca, bevendoci tutta la loro birra. Finito di bere usciamo barcollanti dalla casa. È buio. La notte è chiara e pullula di stelle. Attraversiamo il lungomare che sembra essere quello di Stintino. È un ebbrezza che gode di se stessa e accompagna dolcemente i nostri passi.
Ad un certo punto si sente una voce che mi chiama. È mamma Secca che urla il mio nome dalla sua finestra. Evidentemente lei e babbo Orso sono rientrati nel momento in cui siamo usciti e hanno scoperto che abbiamo fatto fuori la loro scorta di birra. A quelle urla isteriche mi vedo costretto a tornare indietro. Mastiff e Fugo si trasformano in Perda e Pappara. Lo scenario si spegne.
Nella seconda parte il lungomare pare sempre quello di Stintino. Benaldo mi chiede insistentemente il perdono. Vuole fare una partita con le pie... (continua)

Fabio Piana 05/11/2017 - 19:46
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Premonizione

Io e Fugo ci troviamo all’interno di un antica taverna. A giudicare dall’odore e dalle poche e confuse figure che ho attorno direi in stile seicentesco. È fatta completamente di pietra.
Anche le panche in cui sediamo sono di pietra. L’interno è fumoso come una taverna che si rispetti. Beviamo vino in bicchieri di legno. Fugo mi dice ‘ usciamo fuori a fumare?’
‘ma si può fumare anche dentro..’ gli rispondo
‘si ma usciamo fuori, c’è la luna’
Usciamo fuori, l’aria è oasi di purezza. Il cielo è un girotondo di stelle e la notte sembra un nero mantello pronto ad accogliere i nostri racconti. Ci sediamo sopra un muretto in pietra…
‘comunque io ho chiesto..’ mi dice Fugo
‘cosa?’
‘ho chiesto nuovamente alla Vedova bielorussa se è disposta a tornare a stare insieme’
‘che ti ha detto?’
‘nuovamente di no..Quindi non c’è più nulla che mi trattenga’ risponde Fugo ridendo
Ridiamo entrambi. Egli si alza, si accende una sigaretta, sul muretto di pietra appare dal nulla un bastone con un fag... (continua)

Fabio Piana 02/05/2017 - 21:01
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I denti e le scarpe

Un tavolo verde fumo con attorno vuoti neri stile anni settanta mi parla, mi dice che ho una paralisi dentale ma che si può curare. Dall’oscurità del fumo appare Clint Eastwood. Girandomi attorno con occhi in stile ispettore Callaghan mi dice ‘ posso sostituirti il dente malato con un cacciavite’
Al ché il mio volto diventa verde come il tavolo che il sogno ha messo come prima comparsa, e lo scenario cambia lasciando una stele nera e fumosa.
Il tutto lascia il posto a spiagge sassose con scogliere a picco sul mare, magiche meraviglie di luoghi sempre desiderati.
Ad un tratto il buio. Un fuoristrada appare nella notte. Mastiff ha in mano un bastone nero. Un tetro sorriso gli esce dalle labbra. Fa roteare il bastone per poi sbatterlo continuamente a terra, emettendo rumori misti a frusta su schiena e automobili da cartone animato rovesciate.
Poi di nuovo il buio. Il muro sopra il mio letto si riempie di luci giallo porpora che simulano figure geometriche che appaiono e scompaiono com... (continua)

Fabio Piana 06/05/2017 - 18:31
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L'abbraccio del fuoco

Vaste scogliere che guardano il mare sono lo sfondo che i miei occhi ammirano. Una distesa di archi in pietra mi appare davanti, e sotto uno di essi c’è il ragazzo di Perda. Ci osserviamo senza dirci nulla. Gli sguardi si incrociano senza nulla esprimere. Il secondo arco abbraccia i corpi di Perda e Coniglio, che con visi amicanti m’invitano ad unirmi a loro. ‘Vieni con noi!’ mi sussurrano. Sdraiate su un prato scintillante di verde riescono nel loro intento, smuovendo il mio corpo che smette di ubbidirmi.
Gli archi ed il mare si assentano e mi ritrovo in una cripta. Aria rarefatta. Atmosfera d’altri tempi. Muri dagli odori ancestrali sembrano narrare vicende mai sopite. Accanto a me Perda e Coniglio. Dobbiamo trovare una via d’uscita. Si sentono grida mescolate a lievi gemiti. Sopra le nostre teste pare ci sia uno spiraglio di luce. Poco dopo infatti appare Pappara, che con un mandarino che funge da corda ci aiuta a venir fuori dalla cripta.
Ritorno allo scenario precedente. Gli arc... (continua)

Fabio Piana 14/05/2017 - 16:23
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