RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Nel silenzio del lago L’alba porporina cadeva sull’acqua.
Insieme alle parole di lei, come una carezza che si anima di luce per far risplendere angoli bui. Di lui, ne La casa sul lago del tempo. Negli occhi di Giuseppe attimi di un film capace di creare intensi accostamenti, e nel cuore affreschi di sentimento e immagini. Giuseppe è un giovane cinefilo praticante, affetto da bibliofilìa. Stamattina ha trovato un libro nel silenzio del lago. Di un autore che non conosce. Sullo schermo il fermoimmagine, profumo di carta e canneti tra le pagine si infonde nell'animo di chi legge. E in quello di Giuseppe. ![]() ![]() ![]()
L’altro viaggio 8/16 (Quando ci va) Ecco il perché di un viaggio nella sensualità, dentro la passione.
La sensualità è come il silenzio. Ti cattura senza parlare. O come diceva Dacia Maraini In una carezza, in un abbraccio, in una stretta di mano a volte c’è più sensualità che nel vero e proprio atto d’amore. Quando ancora ero MastroPoeta… con te per un momento ho tratteggiato l’infinito
(Entrata in scena, maggio-giugno 2020)
Filastrocca di sotto in su ![]() ![]() ![]()
L’altro viaggio 9/16 (Commozione) C’è una sola definizione della poesia secondo Joë Bousquet: l’accoglienza che l’uomo riserva alla vita.
Così da domani ti metterò da parte per un po’, Celeste… ho voglia anch’io di accogliere.
(Dedicatoria- VII Elegia, gennaio-luglio 2020)
Arriva l’arrotino ![]() ![]() ![]()
Stelle filanti (Buonuvinutu Rossella) Soffio attraverso il rotolo di strisce di carta colorata e quelle, arrotolate su se stesse, si lanciano in aria e ci Salticchio lasciando a voi variopinte spirali nella caduta.
Non sono solo musica, sono carezza “Affascinati dalle fragili/ Evoluzioni degli acrobati/ Dal primo volo delle rondini/ Dal vento che accarezza gli alberi” In questo periodo dell’anno mi presento nella ‘punta’ dello stivale vestito d’un cappello a cono e di così tante bugie che nel tempo finisco per crederci anch’io. Porto sul volto una maschera rossa e un naso di cartone, un colletto alla spagnola arricciato su un corpetto a righe, come i calzoni fin sotto il ginocchio, rosse e gialle; e calze, e un cinturone al quale è appesa una lunga spada che uso ripetutamente con chi è più debole. Ma che lascio penzoloni di fronte a chi potrebbe suonarmele. Insomma, non giudicatemi… son Giangurgolo. Son gradasso, spaccone e spavaldo. Ruffiano e adulatore con le donne. E tu sei Rossella (benvenuta Rossi Rossella). In... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il vero motivo del mio poetare C’è sempre una morale, basta saperla trovare?
Anche se vi toccano le dita ruvide del mondo, anche se vi toccano le dita fredde del dolore… i poeti di Emanuel Carnevali come violini le cui corde vibrano in lunghe, dolci, delicate armonie restituiranno essenze di ogni bellezza interiore. Che strada devo prendere? Come per il cielo, imprigionato dentro le sue leggi senza poter lasciare la scacchiera. Non so dirvi, così sui due piedi, che morale ci sia in tutto ciò, ma me lo ricorderò tra poco.... (continua) ![]() ![]() ![]()
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