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Androgino - 14 Gennaio 2014

14 Gennaio 2014
Dolci memorie.


«Prova a guardare un'altra così come guardi me e giuro che ti trancio le gambine.» Sorride malefica, la ragazza, fissando Hayden negli occhi. La gambe a cavalcioni su di lui, le mani sul suo petto. «E anche qualcos altro magari.» Sbatte le lunghe ciglia, assumendo una certa aria da angioletto. Lui scorre le mani sulla sua schiena, parlandole con voce calda e sensuale. «Oh, eccola la mia gelosona.» Ride appena, mordicchiando cautamente il suo collo. «Io gelosa? Nah. Ho solo bisogno di un pretesto per uccidere qualcuno. Che sia tu o una gattamorta non mi importa. E' il sangue la priorità.» Alza le sopracciglia e parla con leggerezza, sperando di riuscire bene nella parte dell'indifferente. «Ah, quindi non ti importa se crepo?» Alza gli occhi al cielo, la ragazza, esausta di passare per una persona con dei sentimenti. Quindi cambia argomento, dando spazio all'arte dell'associazione mentale. «Crepo. Creppo. Crêpes. Oddio ora me n'è venuta voglia.» Si morde il labbro, pregustandosi il dolce sapore dell'impasto e del suo gustoso ripieno. Che ci volete fare: il cibo è sempre stato un suo punto debole. «Non nominarle! Anche io le desidero!» Curva leggermente di lato la testa, Luna, osservandolo incuriosita. «Hai per caso una piccola me nella pancia? Non sarai incinto?» Si sconvolge, accarezzando il ventre del suo interlocutore. «Non è che solo tu puoi avere le voglie, qui, eh!» Sbotta. «Oggi ne ho avute tre: pesche sciroppate, crostata alla marmellata e crêpes!» La ragazza fa scivolare una mano sul suo viso, immaginandosi tutte quelle prelibatezze nella sua bocca. «Marmellata alla ciliegia, vero?» «Blasfema. Alle albicocche.» «Ciliegia.» «Albicocche.» «Ciliegia.» «Albicocche.» «Per lo meno non ci contenderemmo l'ultimo pezzettino.» Lui scocca la lingua sul palato, in segno di dissenso. «Sarebbe stato mio ovviamente.» Lei spalanca la bocca, inorridita dalla sua eresia. «E se fossi incinta? Metti che ti nasce con le voglie? Eh?» Lui risponde con un'espressione assolutamente indifferente. «Me ne frego. Mio.» Luna si arma di cuscino, minacciandolo. «Ma che razza di padre saresti?» Hayden scrolla le spalle. «Sazio e felice.» Lui scoppia in una fragorosa risata mentre lei lo picchia dolcemente. «Vuoi la guerra? E che guerra sia!» Con una forza bruta Hayden capovolge la ragazza sul letto, le blocca i polsi con una mano e inizia a sbattere il cuscino sul suo corpo. «Non è corretto!» Grida lei, dimenandosi e ridendo come una bambina. Non riuscendo a liberarsi, ricorre allora alle sue armi femminili, mordicchiando e baciandogli il collo sensualmente. «Così non vale, tesoro.» Mugola lui, allentando la presa e perdendosi nella lussuria. «Fregato!» Esulta, Luna, ritrovandosi nuovamente in posizione di vantaggio. «Vieni qui, brutto verme!»
Una danza leggiandra è intrattenuta dalle piume nell'aria. Schiamazzi, insulti e risate fanno vibrare le pareti di quella stanza, permeandola di felicità e di amore.


[To be continued...]




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Racconto scritto il 12/04/2015 - 23:04
Da Federica Petruzzellis
Letta n.1134 volte.
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Commenti


Per i miei quasi 90 anni tutto questo sarebbe un po' difficile...
BEATA GIOVENTU'!!!
!

Vera Lezzi 13/04/2015 - 15:38

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