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Non ho più tre anni...'... La materia e cosa che non più mi appartiene...
Il mio occhio va oltre L'umana visione... Io vedo le danze delle anime sopra le teste dei miei simili ... osservo le debolezze dei morti viventi , che si flaggellano riversando malvagità gli uni verso gli altri per una sola piccola pepita d'oro... Non sapendo che il più prezioso dei tesori e dentro la loro divina natura . in questo mondo di ciechi alcuni mi definirebbero un principe, ma
Io sono solo il povero Odisseo colui che per la sua astuzia fece incollerire gli Dei , ed essi lo condannarono a vagare in eterno nei tempestosi sette mari senza mai riuscire ad approdare alla sua amata Itaca ...



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Racconto scritto il 20/06/2016 - 10:29
Da Sal Melissari
Letta n.991 volte.
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Commenti


Sal....a questo punto potrei chiamarti NESSUNO, così il furbastro
si presentò al Ciclope.....E poi alla fine raggirò anche gli Dei perché ad Itaca ci tornò e fece una strage...Bello il rapporto del tuo racconto con le nefandezze di noi mortali...Ciao Odisseo

mirella narducci 20/06/2016 - 16:35

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