Inizio


Autori ed Opere


Ultime pubblicazioni

I ricordi...
Tutte le ricchezze e...
Sole in Est...
Deludimi...
Sei felice?...
Speranza...
Non ero pronta...
Ogni oggetto ha la s...
Alla scoperta de...
Rispetto...
Formiche...
Voglio scrivere una ...
Lettera alla vita...
Orizzonti trascendon...
Dono...
I giorni della merla...
Capanna Presena...
E’ così che ce ne an...
Il cortile...
Mare che all’aurora...
vorrei...
La luce dei tuoi occ...
Quando si dubita...
Insidie...
Una giornata al ...
Aurora algida...
Il lento fluire del ...
Una voce conosciuta...
CAMAXTLE...
Copritavola...
Pietra d'inciampo...
La felicità...
Un Cielo Graffiante...
Sturm und Drang...
La notte è il solito...
Fondoschiena...
Viaggio della memori...
L'abito del temporal...
Vent’anni...
Eravamo noi...
Luna scarmigliata...
Anima Fragile...
Temo non temo...
IL GLOBO...
L'amore può anche es...
Ventisette Gennaio...
Pentagramma di bemol...
Le virtù del tempo ...
Riflessi...
Bianco gelo (poesia ...
Metamorfosi all'inco...
Dimensioni parallele...
Città di ghiaccio...
Vivere con legge...
La matita in ombra c...
D' un germoglio cres...
Dopo la virgola...
Intelligenza artific...
Le Onde...
Divenire...
Leggiadre emozioni...
La mia cattedrale...
Il tuo cane...
Sperso nell'altrove...
Da cielo a stilo...
Voglio dirvi come mi...
Vedere i sogni dei p...
Riportami i sogni...
Domenica, alle 7...
La mano del destino...
L’AMORE E’ IL FUOCO ...
L'operaio nella nebb...
Brividi...
Passi vuoti...
Vivere...
Vecchiaia...
Passando dall'asilo...
Racconto Alfa....
Lo chiamavano amore...
Agli occhi un sottil...
Libertà...
Acqua E Fuoco...
Venere...
Un freddo intenso...
Black out...
L’amore vero accogli...
A volte il tempo vol...
Il tuo mondo silenzi...
Sono stanca...
LA CASA DI DIO...
Tenerezza...
Il sussurro...
Perché quasi tutte l...
Punto zero...
Capitombolo...
Appartengo...
LO SCALPELLINO...
Lampione spento...
D'inverno un giorno...
2025: cielo...

Legenda
= Poesia
= Racconto
= Aforisma
= Scrittura Creativa


Siti Amici


martiniadriano.xoom.it lecasedeipoeti.blogspot.com

L'insostenibile pesantezza dell'essere.

Vorrei poterti urlare,O mio dolore, a cui io proprio non riesco a dare un nome.
Vorrei saperti cantare una canzone
Leggerti una poesia
Cullarti dolcemente,adagio,come una ninna nanna,piano,culla il suo fanciullo.
Per poterti alleggerire,mio dolore,che pesante ti abbandoni a me,con l'ingenua spontaneità di chi può essere sorretto.
Ed io,mio dolore,vorrei poterti dare un nome.
ES'io potessi ti chiamerei giullare,per il riso compiaciuto di chi,dice di te come di innocente e scorrevole sofferenza.
Lieve,fluida,che lenta scorre nei meandri più riposti di quest'anima mia,quest'anima beffarda che gelosa,ti custodisce.
E tu dimmi,O innominato,quanto calda è quest'anima mia?
Ch'io giù di quí,da questi miei disordinati capelli alla punta dei piedi che di questo mondo mi fan vagabonda,non avverto che freddo
E cerco freddo,instancabilmente attratta sall'aridità che mi circonda.
Ch'io non dica mai che m'appartiene,questo mondo;possano maledirmi!
Ch'io non mi dica mai figlia di questa terra;possano ammazzarmi!
Ch'io non dica mai di me come di giovane donna sofferente,ma piuttosto figlia di dolore;possiate o voi credermi.
O mio dolore,mio padre,mia docile madre;Cos'io posso aver mai fatto,perché tu faccia della mia anima la tua più calda dimora?
Dimmi,mio instancabie , s'io posso metter fine a questo tuo dimorare senza tempo,che ti mostro il mio,di tempo; Limitato,imprevedibile,sfacciato ed impaziente di farmi sua.
Ed io,io sempre così sfuggente,io che mai potrei dir mio questo tempo,che si ostina a dir di me come sua figlia.
E tu,mio dolore,mio padre cos'hai da dir di me?
Così ch'io possa risponderti,così ch'io possa chiamarti,così ch'io possa capire.
L'incomprensione ha fatto du me tua schiava,o mio padrone.
E queste mie parole che tu chiami inaudite,che silenti arrivano ai tuoi sanguinanti orecchi..
Sarai stanco delle grida dk chi invano ti prova a chiamare.
Sarai stanco,e allora riposa.
Riposa pure lí,in quell'anima ch'io non dico mia,ma che m'ha fatta sua.
E cosí,forse io potró chiamarti,quando quest'anima mia,tenutami a lungo prigioniera,mostrerà a me il tanto atteso spazio che costella l'infinito,ch'io non ho paura a dir mio.
E potrò chiamarti lacrima,potrò chiamarti morte,potrò chiamarti guerra,ma non ti chiamerò,
E tu finalmente libeo da quest'anima che t'ha fatto suo,da questa donna che ti chiama dolore,potrai leggero e andare,e dir di te come di un soffio vitale.
E questa terra ingenua,questa terra maledetta che t'ha ingiustamente incompreso,rinchiuso,soppresso; E quell'urlo tuo a suo tempo deto sofferenza,sarà il canto piu dolce,il suono più lieve,il sole più caldo.
A quel punto,O mio dolore,vorrai esser chiamato;Ed io, ti chiameró inaudito.



Share |


Racconto scritto il 07/03/2017 - 19:31
Da Ludovica Gabbiani
Letta n.1220 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


All'origine dell'insostenibile leggerezza dell'essere vi è l'unicità della vita! Il contrasto tra questa sfuggente evanescenza della vita e la necessità umana di rintracciare in essa un significato, si risolve in un paradosso insostenibile. Le scelte che ognuno compie nella breve o lunga durata appaiono irrilevanti, e in ciò risiede la loro leggerezza!La Verità e il senso della vita possono essere solo unici ed eterni e, nella loro univocità, guidano l'uomo nel mare dell'episteme!

Savino Spina 09/03/2017 - 20:57

--------------------------------------

Uno splendido racconto a tu per tu con il dolore...che riempie l'anima e ti cerca, sfuggi e ti allontani, poi accetti e si trasforma nel canto più dolce, nel sole più caldo...a quel punto puoi chiamarlo!
Complimenti dirti brava è poco e meraviglioso!

margherita pisano 08/03/2017 - 11:41

--------------------------------------

LUDOVICA GABBIANI...Un bellissimo monologo dove l'interlocutore è il dolore. Accorato, persuasivo e rassegnato il tuo chiedere al fine il nome, al dolore che mai fino allora si era presentato a te ed è giusto che tu lo chiami "inaudito".
Mi è piaciuto moltissimo 5*

mirella narducci 08/03/2017 - 00:10

--------------------------------------


Inserisci il tuo commento

Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.



Area Privata
Nome :

Password :


Hai perso la password?