Un piccolo grande bambino
Mi è capitato di avere sotto gli occhi questo racconto breve, di un autore anonimo, che è molto bello e riflessivo; ve lo propongo perché vale la pena di leggerlo!
- " È sera; papà! Dove vai?"
- "Parto piccolo, vado a lavorare, torno fra qualche mese."
- "Mi dici sempre così ma che lavoro fai per stare via così tanto tempo?"
- "Sono un militare e lavoro per le nazioni unite in missione in Afganistan!"
- "Ma il nostro paese è in guerra?"
- "No piccolo ma altri paesi nel mondo lo sono, e da soli non sono in grado di difendersi"
- "Ma da chi si devono difendere papà! E noi ci dobbiamo difendere?"
- "Dormi ora sei troppo piccolo per capire un giorno te lo racconterò."
- "È sera: papà! Dove vai?"
- "Riparto per una nuova missione all'estero, su non piangere pochi mesi poi torno te lo prometto."
- "Ho sette anni ora non sto piangendo perché parti, ma piango per il lavoro che andrai a fare. Uomini, donne, bambini muoiono nei paesi dove voi militari andate in missione di pace, là dove c'è la guerra, e altri bambini in quei paesi piangono come piango io adesso, è una "guerra" papà lo so!"
- "Hai ragione: sei un ometto ora, ma vedi la guerra nessuno la vuole, né io e nemmeno i papà di altri bambini di altri paesi nel mondo, ma per pochi.
...potenti della terra gli interessi economici e di potere vengono prima di tutto, vedi piccolo, non sempre in guerra il nemico ha la divisa diversa dalla nostra. Ora dormi."
- "È sera: ciao papà! So che parti per lavoro e che lavoro vai a fare, faresti una cosa per me? Prendi questo fiore, e se durante il tuo lavoro ti capita di scorgere fra le macerie di un villaggio il corpicino di un bambino, dì una preghiera al posto mio, immagino farebbe la stessa cosa da noi il papà di un bambino con la divisa diversa dalla tua."
- "Papà!... mamma! Come mai papà non torna? Mamma non rispondere, sono i tuoi occhi a farlo, so che non tornerà più,
doveva raccontarmi tante cose al suo ritorno, ma se non lo farà la sera prima di addormentarmi lo farà la notte mentre dormo entrando nei miei sogni."
- " È sera; papà! Dove vai?"
- "Parto piccolo, vado a lavorare, torno fra qualche mese."
- "Mi dici sempre così ma che lavoro fai per stare via così tanto tempo?"
- "Sono un militare e lavoro per le nazioni unite in missione in Afganistan!"
- "Ma il nostro paese è in guerra?"
- "No piccolo ma altri paesi nel mondo lo sono, e da soli non sono in grado di difendersi"
- "Ma da chi si devono difendere papà! E noi ci dobbiamo difendere?"
- "Dormi ora sei troppo piccolo per capire un giorno te lo racconterò."
- "È sera: papà! Dove vai?"
- "Riparto per una nuova missione all'estero, su non piangere pochi mesi poi torno te lo prometto."
- "Ho sette anni ora non sto piangendo perché parti, ma piango per il lavoro che andrai a fare. Uomini, donne, bambini muoiono nei paesi dove voi militari andate in missione di pace, là dove c'è la guerra, e altri bambini in quei paesi piangono come piango io adesso, è una "guerra" papà lo so!"
- "Hai ragione: sei un ometto ora, ma vedi la guerra nessuno la vuole, né io e nemmeno i papà di altri bambini di altri paesi nel mondo, ma per pochi.
...potenti della terra gli interessi economici e di potere vengono prima di tutto, vedi piccolo, non sempre in guerra il nemico ha la divisa diversa dalla nostra. Ora dormi."
- "È sera: ciao papà! So che parti per lavoro e che lavoro vai a fare, faresti una cosa per me? Prendi questo fiore, e se durante il tuo lavoro ti capita di scorgere fra le macerie di un villaggio il corpicino di un bambino, dì una preghiera al posto mio, immagino farebbe la stessa cosa da noi il papà di un bambino con la divisa diversa dalla tua."
- "Papà!... mamma! Come mai papà non torna? Mamma non rispondere, sono i tuoi occhi a farlo, so che non tornerà più,
doveva raccontarmi tante cose al suo ritorno, ma se non lo farà la sera prima di addormentarmi lo farà la notte mentre dormo entrando nei miei sogni."
Racconto scritto il 14/12/2017 - 19:40
Da Savino Spina
Letta n.1028 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Una bellissima e tragica storia di vita vera, purtroppo! E' vero, gli autentici nemici troppo spesso non sono gli uomini o le donne con le " divise diverse" ma sono i cosiddetti " poteri forti" che giocano a far la guerra con la vita degli altri ... ti ringrazio anch'io Savino per aver condiviso questo racconto con noi,( anche se mi hai fatto piangere!) Un bello spunto di riflessione ... e di immedesimazione Grazie.
Carla Davì 14/12/2017 - 22:25
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Una storia emozionante e profondamente toccante... molto toccante. Ti ringrazio per averla pubblicata.
La guerra è devastante a 3 anni a 5 anni a 7 anni, eppure sempre!!!
La guerra è devastante a 3 anni a 5 anni a 7 anni, eppure sempre!!!
margherita pisano 14/12/2017 - 22:17
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