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La bussola

Vi è mai capitato di ricevere una sonora nonché indimenticabile lezione di vita attraverso la visione di un’opera filmica? Prima di rispondere io stesso a questa domanda, vi racconto i miei trascorsi. Era la metà di Ottobre del 2017, un periodo della mia esistenza in cui tutto andava a rotoli, un periodo costellato da numerosi patimenti e un disagio profondo a livello personale, lavorativo e sentimentale.
Soffermandomi sul piano sentimentale, puntando direttamente sulle note negative, ho vissuto una relazione manipolatoria, dispotica, dove spesso non potevo esprimere me stesso, né a voce, né con la scrittura, dove ero monitorato oppure ostacolato in ogni singola scelta. Troppi paletti e troppe restrizioni, praticamente veniva richiesto che il mio "libero arbitrio" restasse relegato nella Bibbia.
In verità, da tempo cominciai gradualmente a rendermi conto che tali imposizioni mi ferivano profondamente, che stavo pagando un prezzo salatissimo, che desideravo una persona più simile a me, più complice, più aperta, capace di sapermi prendere e capire. Purtroppo ero praticamente soggiogato, non riuscivo ad uscirne da quel tedioso vortice, probabilmente per paura delle conseguenze, tra l’altro il cuore di burro che mi ritrovavo peggiorava le cose.
Una sera, dopo essermi coricato, a causa dell'immancabile insonnia causata dai soliti tormentati pensieri, decisi di accendere il tablet per guardarmi un film, uno dei tanti disponibili su YouTube e un'inspiegabile richiamo mi indirizzò per la visione de Mi ricordo di Anna Frank che trovai fin da subito sulla home della piattaforma.
Mi ricordo di Anna Frank mi apparve a dir poco sbalorditivo, (e poi parlano male di tutte le fiction prodotte dalla RAI!) a parte la drammaticità, il realismo e l'incisività del lungometraggio, alcune linee di dialogo mi rimasero talmente impresse a tal punto che mi condizionarono enormemente, contribuendo a reagire e in qualche modo a riprendere in mano la mia vita.
In proposito, è doveroso citare la sequenza più importante del film: un titubante ufficiale nazista viene interrogato sulla legge morale da un erudito rabbino ebreo. Il tedesco Buch dopo aver ricevuto uno schiaffo da parte del deportato, estrae la pistola puntandola con tremore, incerto se sparare o meno in direzione di un ottimo Moni Ovadia.
Trascrivo qui le parole decisamente significative di quest'ultimo:

--- Perché ognuno di noi nel profondo della sua anima, sa bene cosa è giusto e cosa è sbagliato. E come se tutti avessimo una bussola, una bussola segreta che indica in ognuno di noi la stessa direzione. È questa la legge morale di cui tanto parlano i filosofi, ed è la ragione per cui dentro di sé non può voler far del male agli altri quello che di sicuro non vorrebbe che gli altri facessero a lei.
Sappiamo anche che, se lo desidera mi può uccidere. Molti di noi, proprio come ho fatto io quando l'ho colpita non seguono la legge morale, signor capo blocco ---

Queste fondamentali parole mi travolsero come un fiume in piena tant'è che aprii, anzi, spalancai gli occhi ed una nuova energia positiva mi fece da padrona.
«Adesso basta! Io, Spartacus rompo le catene.» dissi tra me e me con convinzione e potei evadere dal quel nocivo "lager psicologico" smantellando ciò che in realtà fin dall'inizio non doveva nascere.
L'amore non si basa solo su frasi da cioccolatino, con il fare gli sdolcinati, con i classici "cuore, battito, culo", coi regali, etc. nossignore, ci vuole necessariamente affinità, capacità di amare e di essere amati per quello che si è o, meglio, di essere amati a dispetto di quello che si è.
Ebbene, finalmente ho imparato ad orientarmi con la mia “bussola”, a dire sì quando è veramente sì, a dire no quando è veramente no, poi a scegliere, a decidere e valutare in base a quello che sento dentro di me e non in base alle circostanze. Oltre l'importanza della (riacquistata) libertà, ho capito come gira il mondo ovverosia senza legge né regole.
Francamente si vive una volta sola e ritengo giusto non farsi rivoltare da niente e nessuno, semplicemente bisogna godere la nostra esistenza, assaporando ogni singolo attimo, evitando di essere egoisti a cominciare per noi stessi. Lo "strumento" citato poc'anzi va sempre seguito bene e in bene, cercando quindi di non perdere di vista “l’ago.”
In conclusione, codesta "bussola”, posso assicurare che ha un potenziale enorme dal momento che risulta utilissima, serve a non "perdersi", sapete?
Usatela anche voi, mi raccomando!



NdR. Al termine della lettura de “La bussola”, consiglio di visionare uno spezzone di quasi cinque minuti tratto dal film Mi ricordo di Anna Frank direttamente collegato al componimento in questione. Ecco il link:


https://www.youtube.com/watch?v=hQMOrgDq4NQ




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Racconto scritto il 06/01/2018 - 16:51
Da Giuseppe Scilipoti
Letta n.1367 volte.
Voto:
su 8 votanti


Commenti


Buongiorno Santa, il fatto che il racconto mi ha dato un importante riconoscimento vuol dire che ho aperto in toto anima e cuore.
Certo, ormai è passato, ho comunque sentivo il desiderio di condividere con voi in che modo ne sono uscito, o perlomeno cosa ha contribuito enormemente a darmi uno scossone e dire finalmente... BASTA!
Un'esperienza che comunque mi servirà come monito in futuro, ossia prima io e poi... tutto il resto! Senza esagerare poichè sono assai sentimentale. Grazieeeee!!!

Giuseppe Scilipoti 26/01/2019 - 08:18

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Questo racconto parte da dentro per arrivare al resto del mondo. Riconoscimento più che meritato. Esprime un'elaborazione accurata dei tormenti esistenziali. È un inno al bene più prezioso 'la libertà' tesa ad amare il prossimo ed anche se stessi, senza essere egoisti ed egocentrici. Metti l'ago dove trovi te stesso e cammina nella direzione che ti indica,non avrai rimpianti e sarai anche apprezzato e rispettato.Socrate diceva che per stare bene con gli altri devi prima conoscere te stesso.Bravo

santa scardino 26/01/2019 - 00:42

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Grazie Paola di aver letto questo mio umile testo che è riuscito a classificarsi nella sezione "racconti del mese di Gennaio 2018".
Ho veramente aperto il mio cuore nello scrivere "La bussola dell'anima" e ripercorrere in breve i difficili trascorsi del 2017 non mi è stato facile.
Il film "Mi ricordo di Anna Frank" fu una spinta poderosa affinchè potessi rimettermi in carreggiata e recidere tutto ciò che mi faceva stare male. Presto leggerò qualche tuo componimento. Grazie e buona serata!

Giuseppe Scilipoti 18/02/2018 - 21:54

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Ho letto questo tuo racconto che, devo dire, ho apprezzato molto.
Ben scritto e con un contenuto che condivido. Hai espresso le considerazioni di un giovane uomo, quale tu sei, in cerca di un equilibrio nella vita, mettendo a nudo te stesso.
Mi è piaciuto anche il titolo, che racchiude il tuo pensiero.
Complimenti per il riconoscimento

PAOLA SALZANO 18/02/2018 - 19:07

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Ciao Giancarlo, scusami se ti rispondo ora, solo oggi mi sono accorto della premiazione e per l'emozione mi sono riletto il mio componimento. Colgo cosi l'occasione per ringraziarti per la tua valutazione positiva.
Si tratta di uno scritto molto personale, ho aperto il mio cuore nello scrivere "La bussola dell'anima" e non mi aspettavo di essere classificato autore del mese di Gennaio 2018.
Ti saluto e rinnovo con affetto i ringraziamenti.

Giuseppe Scilipoti 17/02/2018 - 14:24

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molto bello e scorrevole lettura

GIANCARLO POETA DELL'AMORE 07/01/2018 - 16:02

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Grazie Grazia (sembra un gioco di parole ahhaha) per aver speso qualche minuto del tuo tempo per leggere il mio racconto autobiografico.
Ho voluto testimoniare dei trascorsi abbastanza difficili, sono propenso che se non avessi visto il film avrei posto comunque fine alla relazione ma in tempi futuri, almeno con "Mi ricordi di Anna Frank" ho anticipato i tempi. Comunque penso che il film mi sia stato "indirizzato" da Dio (sono credente) o dall'Angelo Guida. Grazie ancora!!!

Giuseppe Scilipoti 06/01/2018 - 18:28

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Bello, letto d'un fiato...
Una testimonianza della tua vita..

Grazia Giuliani 06/01/2018 - 18:09

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