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Nulla accade per caso

Anno siderale 2311; a chi non è mai capitato nel 24° secolo di pensare ad una persona e questa vi videochiama?
Ad Alfa Primus capita spesso, anche ieri mattina, pensava a Beta Due, ed immancabilmente, questo si fa vedere e sentire attraverso il video radio mobile terminale.
Quella mattina ne aveva parlato con Delta Sesto, il suo collega:
– Sai che ieri mi ha chiamato Beta alla pausa caffè!
– Come sta?
– Bene, la cosa strana è che erano mesi che non ci vedevamo poi, non so perché, mi è venuta la voglia di sentirlo, non so spiegarti, lui ha chiamato. Strano vero?
– Non ci vedo nulla di strano; è un caso! Quante volte pensi ad una persona e questa non chiama?
– Anche quello è vero, però…
– Non ci vedo nulla di strano – ripete Delta Sesto, probabilmente ha ragione lui, non c’è nulla di particolare in questo fatto.
È davanti al centro commerciale, la solita fila d’auto lo costringe ad andare pianissimo.
Si volta, sopra le strisce pedonali vede Gamma Quarto, lo guarda, tranquillamente attraversa la strada, resta senza parole, non può essere lui, sicuramente qualcuno che gli assomiglia, un sosia.
Gamma Quarto stava su una sedia a rotelle da sei anni a causa di un brutto incidente d’auto, non credeva che si sia ripreso a tal punto.
Parcheggia, prende un carrello della spesa, pensa a quello che ha visto, evidentemente, dice a se stesso che ognuno di noi ha almeno un sosia, ha ragione, non si può spiegare altrimenti.
O è il burattinaio che ha fatto interagire il suo personaggio, facendolo alzare dalla sedia a rotelle e rendendolo più efficiente di quando lo era prima dell’incidente!
Il burattinaio incomincia a stancarsi di questo gioco, ha creato questi personaggi per vincere la noia, ci vuole troppa manutenzione, troppa attenzione ai vari protagonisti, inoltre li ha dati in gestione quasi tutti ai suoi fratelli quindi deve controllare anche loro.
Ieri, tanto per dirne una, per errore hanno inserito nel programma master un personaggio in modo erroneo, il mio primo personaggio si è reso conto che qualcosa non andava, i suoi pensieri continuavano ad andare verso l’errore.
Il suo primo personaggio, per vari motivi, gli sta dando sui nervi.
Ha chiesto al programmatore di eseguire delle modifiche al programma, gli è stato detto che, per ora, ha molti impegni, se ne parlerà fra sei mesi siderali, non sa se riuscirà a resistere tanto.
Gli hanno regalato questo programma nell’anno siderale 2309, sono venti mesi planetari che ci gioca, prima di lui l’aveva un tale che l’ha lasciato per uno più complesso, inizialmente gli piaceva molto, ha portato a naturale scadenza i personaggi ereditati, ha creato il suo primo personaggio, gli ha dato una casa, una famiglia, dei figli, ha creato in totale trenta personaggi, non ne poteva creare di più, ora incomincia a stufarsi.
Un suo amico ha il programma di un capo di stato, lui non ha tutta questa pazienza, ce ne vuole molta per seguire programmi del genere e poi è molto costoso.
L’altro giorno si è scontrato con uno che aveva il programma del capo ufficio del suo primo personaggio, una vera seccatura.
Suo cugino più grande, ha preso un programma planetario, in pratica è lui a gestire un mondo, ha creato nuove regole, ha emanato leggi progressive, ha edificato nuove strutture, ha abolito tutte le religioni.
È lui a concedere, ad altri, la creazione di personaggi in base alle sue regole, questo gioco costa un occhio della testa e richiede un mucchio di tempo.
Ultimamente il nostro amico non fa altro che scontrarsi con alcuni che hanno dei programmi che interagiscono con il suo, una vera seccatura per lui.
Il suo primo personaggio fa il dipendente di una banca, per contratto, la banca dove lui lavora, non deve subire rapine quando lui è in servizio, ebbene, la scorsa settimana il gestore di un programma ha fatto eseguire una rapina ad un suo personaggio, questi ha puntato la pistola al suo.
Questo è troppo! Ha esclamato, è andato immediatamente dal gestore del programma master, gli ha messo il contratto sotto il naso, questi ha chiamato il responsabile del fatto, lui è stato gentile, si è subito scusato dicendogli che gli era sfuggito questo particolare.
Ha dovuto portare indietro il programma di un giorno, a spese dell’autore dello sbaglio, naturalmente, cancellando così quell’avvenimento nel suo personaggio.
Il gestore del programma master gli ha detto che potrebbe rimanere una traccia della rapina nella sua memoria.
Anche oggi, si è alzato presto, ha preparato il caffè, si è affacciato alla finestra, vede un’auto rossa, una vecchia panda, per un attimo ha la sensazione di aver già vissuto questo momento (Déjà vu).
Parcheggia l’auto, entra in ufficio, vede un giovane con la giacca in pelle seduto in attesa del suo turno, ha nuovamente la sensazione di aver già vissuto questo momento, probabilmente andare a lavoro tutti i giorni da anni fa giocare alla mente questi scherzi.
Ha letto da qualche parte che il nostro inconscio immagazzina molte informazioni.
Con molta probabilità la panda rossa di questa mattina l’aveva già vista altre volte, solo che il suo conscio aveva cancellato l’informazione, non ritenendola utile, mentre l’inconscio non l’ha fatto, gli pare la spiegazione più logica e plausibile.
È seriamente deciso a vendere i trenta personaggi, teme, però, che non sarà semplice.
Il gestore del programma master gli ha detto che se non si dovessero trovare acquirenti per tutti e trenta personaggi (per contratto non si possono dare uno ad uno) allora questi dovranno essere disattivati.
A volte si domanda se i personaggi di questo gioco sono consapevoli che la loro esistenza è gestita da lui; loro, se non in alcuni automatismi che ha attivato, non decidono nulla,è lui, assieme ai suoi fratelli, che dirigono la loro esistenza in tutto e per tutto.
Qualche volta il suo primo personaggio sembra aver capito che qualcosa di strano agisce nella sua esistenza, il programmatore master gli ha detto che è normale che si pongano delle domande, anche loro si sono posti le stesse domande: Da dove veniamo? Dove andiamo? Chi è il nostro creatore?
Una volta voleva presentarsi al suo primo personaggio e raccontargli tutto, successivamente agli altri, naturalmente, non poteva apparire così, dal nulla a loro, occorre un esperto in programmazione, uno di alto livello, ne aveva trovato uno, questi gli aveva riferito di aver trovato un modo.
La sua idea era quella di riattivare un personaggio disattivato che aveva avuto dei contatti con i suoi personaggi, poi tramite una tecnica particolare, parlare tramite lui.
Il rischio era grosso, l’ultimo che è stato scoperto ha dovuto pagare una multa salatissima, nei casi più gravi, diversi settori vengono portati indietro in modo da cancellare nella memoria quell’evento.
Non se n’è fatto nulla, peccato!
Suo fratello glii ha annunciato che non vuole gestire il personaggio moglie, non ho voglia di accollarmi la gestione di questo, forse può essere utile, per dare un po’ di movimento, farla sparire. Deve studiare le varie implicazioni che questa scomparsa di scena comporta.
Anche oggi Eta Secundis ha una strana tosse.
– E’ possibile che non ti passi questa tosse? – Le dice dopo l’ennesima volta che la sente tossire.
– Che cosa vuoi che ti dica! Senti, domani andiamo dalla dottoressa, vediamo un po’ cosa mi dice.
Non avrebbe mai creduto, dopo tanti anni di matrimonio, di dover affrontare questo, non mi sembra vero, la sua Eta sta per andarsene, sei mesi di tempo, secondo i medici del centro oncologico, cerca di far stare sereno il protagonista e gli altri personaggi della famiglia, lei compresa (figli, genitori, suoceri, amici e colleghi di lavoro), ma non è facile.
Fino ad un mese fa tutto andava tranquillo, sereno, progettava per loro tante cose per la loro vecchiaia, ora, invece, tutto è infranto.
Il gestore del programma master gli ha chiesto cosa intende fare con il programma moglie, ancora non lo sa, la reazione del suo primo personaggio lo ha colpito, pensava che sarebbe stata un’interessante novità, invece non è stato così.
Suo cugino gli ha detto: “ che è ancora troppo giovane per gestire bene questi personaggi”!
– Come troppo giovane?! Ho ottocento anni siderali.
Ha due mesi gioco di tempo per riflettere, poi il gestore provvederà alla rimozione del programma moglie, gli serve spazio per nuovi personaggi, le nuove leve premono.
Il gestore del master lo ha chiamato questa mattina, gli ha chiesto cosa voglia fare, gli ha risposta, che voleva pensarci bene e aveva bisogno di ulteriore tempo per rifletterci su.
– Ciao! – esclama, sfodera un sorriso micidiale, che vorrà?
– Non ho ancora deciso per il mio secondo personaggio!
– Senti a me serve il tuo spazio per altri personaggi. Da quando mi stavi dicendo la volta scorsa, ti sei stancato di gestire il programma del settore Sigma-Tau. Ti faccio una proposta…
– Non sono solo a gestire, miei fratelli mi danno una mano, anzi, a dire il vero, gestisco un solo personaggio, gli altri li gestiscono loro.
– Però sei tu che paghi i diritti del programma! Sei tu che rinnovi il contratto periodicamente! I tuoi fratelli vogliono subentrare a te?
– No…uno mi ha già abbandonato e gli altri… stanno diventando grandi, vogliono anche loro dei propri spazi, delle proprie creazioni, li capisco.
– Ti propongo, se tu mi dai i diritti dei tuoi personaggi, un rimborso di trenta punti mondo… e milleduecento punti mondo per lo spazio settore…è un’offerta imperdibile.
– Bhè ecco… non mi pare che sia previsto un rimborso per personaggi, e poi lo spazio settore…posso pensarci?
– Mi serve il tuo spazio… più tardi ho della gente che vuole creare dei personaggi nel tuo settore, lì non ho spazio, sarò costretto a guadagnare di meno perché sono impossibilitato ad offrire il settore che il cliente desidera…conosci le regole? Se non c’è spazio nel settore che vuole il cliente allora devi trovare un’altra sistemazione a costo minore.
– È possibile che nessuno voglia neanche uno dei miei personaggi? Mi spiace l’idea…
– È solo un gioco…loro non esistono, se non nei nostri programmi. Scusa chi li ha creati?
– Li ho creati io…tutti e trenta. È stato bello crearli, farli muovere. Non lo so, mi pare di mancare in qualcosa nei loro confronti.
– Ma che dici? Loro sono frutto della nostra fantasia, vivono perché noi lo permettiamo, anzi, siamo stati noi a dargli vita. Scusa se taglio questa disquisizione… ti ripeto, a me serve lo spazio del tuo settore, ti rifaccio l’offerta, cosa mi dici?
– Che ne sarà dei miei personaggi se accetto?
– Saranno disattivati è la regola. Solo se si dovesse trovare un acquirente allora continueranno ad esistere, non illuderti, quello è un settore ambito, la gente vuole loro creature, non siamo in un settore periferico, se non sbaglio questo spazio nel settore te lo aveva regalato tuo fratello al compimento del settecentonovantotto anno siderale.
– Forse hai ragione tu, trenta punti per personaggio fanno sempre comodo, ma sì accetto!
- Non gli va disquisire di fatti personali con quel tipo. Spera di non essere imbrogliato, gli affari, a suo avviso, non si fanno di corsa. Si chiede: quanto chiederà, il gestore al compratore del suo spazio settore?
– Caro mio hai fatto un vero affare. Si vede che sei ancora inesperto, pensa che io ho gestito un programma con un personaggio generale, ne ho visto di tutti i colori. Non immagini quanto me le sono presa quando ho perso la guerra. Ben ventimila personaggi, che dipendevano dalla mia gestione, dalla mia condotta, sono stati disattivati a causa mia, era un gioco. Mio fratello mi ha guardato, come ora sto guardando te, e mi ha detto le stesse parole che ho detto a te. Siamo stati noi a crearli, sono frutto della nostra fantasia, solo frutto della fantasia.
Il gestore ha ragione non c’è motivo di prendersela in questo modo, inoltre l’avevo un po’ abbandonato, i veri giocatori gestiscono dai venti ai trenta personaggi, tutti insieme, senza farsi aiutare da nessuno.
Si prende una pausa, poi, probabilmente, riprenderà, si vedrà!



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Racconto scritto il 10/07/2018 - 12:05
Da Savino Spina
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