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Dal buio alla luce, la metamorfosi spirituale

Un augurio pasquale: la metamorfosi spirituale! Da qui la filosofia prende a braccetto scienza e religione per viaggiare di conserto sulla strada della nostra esistenza.


Lungo queste 3 tappe:


1-selezione naturale di Darwin (paleopallio – cervello antico)
2-evoluzione comportamentale di PaulMacLean (neopallio – cervello nuovo)
3-trasformazione spirituale (ultrapallio – cervello moderno)


si completa, dal buio alla luce e di elementi naturali in alimento spirituale, l'emancipazione dalla materia della specie umana, che chiama in causa lo sviluppo 1-cellulare/biologico, quello 2-morale/comportamentale e, infine, quello 3-spirituale/sociale.


Con il primo, naturalmente, si è in tema scientifico:


1- cellula epatica (spirito naturale), confeziona i gradini (le basi azotate) della scala (DNA)
2- cellula nervosa (spirito vitale), secerne il pensiero (mente, materia raffinata)
3- cellula spirituale (spirito immortale), distilla l'amore (anima, mente illuminata)


e dall'età della pietra (homo homini lupus) all'homo sapiens (“io sono” con il lume e l'egoismo della ragione) si perviene, infine, all'umanità cosciente (“amo e sempre sarò” con la luce e l'altruismo dell'intelletto).


Lo sviluppo morale/comportamentale - rispondendo al classico interrogativo filosofico:
chi sono (polvere), da dove vengo (da un atto d'amore) e dove vado (verso la luce della verità) - ci regala, invece, l'anima nella sua illuminata veste di coscienza vigile (pensiero/Aristotele), consapevole (amore/Platone) e morale (verità/Socrate) ad immagine e somiglianza divina in nome del Padre (mente suprema), del Figlio (amore supremo) e dello Spirito Santo (luce della verità).


Passando, infine, allo sviluppo spirituale/sociale si entra in pieno ambito religioso con i forti ad aiutare i deboli ed i ricchi a soccorrere i poveri senza ricorrere ad astrusi ed assurdi programmi politici, dal momento che il bene è un valore assoluto, universale.


Intanto questo illuminato percorso inizierà allorquando i mediatori sentimentali (pietà, carità, bontà) prevarranno sui neurotrasmettitori chimici (acetilcolina, dopamina, serotonina) e, all'apice della scala elicoidale, le basi azotate (a-denina, c-itosina, g-uanina, u-niversale) saranno sostituite da quelle immortali (a-more, c-oscienza, g-enoma, u-niversale) dell'Rna messaggero.


Dall'alto di queste illuminanti vedute, scienza, filosofia e religione, discipline formative della nostra esistenza, finalmente, cominceranno a camminare di pari passo, mettendo così d'accordo e dando pace anche ad antiche diatribe.


Nel passare dall'esser polvere (pensiero, ragione, mente) al divenire luce (amore, intelletto, anima), infatti, anche Parmenide ed Eraclito porranno termine alla loro millenaria disputa tra l'essere (ingenerato, immutabile) e il divenire (“panta rei”).


In ambito religioso, invece, saranno San Tommaso e Sant'Agostino a smetterla, una volta e per sempre, con la loro secolare disputa tra trascendenza ed immanenza del Creatore se, con l'acquisizione dell'anima, la coscienza immanente e il pensiero trascendente rappresentano rispettivamente il nucleo e la membrana (l'amore è il citoplasma) della cellula primordiale o spirituale dal soffio vitale... e l'uomo divenne un'anima vivente.


A questa condizione però, ancora da acquisire, si perverrà solo quando la cultura della verità farà viaggiare di conserto le discipline formative della nostra esistenza, che sono, per l'appunto, scienza e religione con la filosofia trait d'union.


E in questa veste spirituale l'umanità passerà dal sussidio della mente (materia raffinata) al presidio dell'anima (mente illuminata), passando così dal lume della ragione egoistica (a salvaguardia dei propri interessi) alla luce dell'intelletto altruistico (a garanzia del bene comune).
Di poi con l'acquisizione del genoma eccelso, questa vivida luce, finalmente, disappannerà la macula del peccato originale per una visione completa, a 360 gradi, del mondo spirituale che ci gira intorno.


A questo punto inizierà davvero l'ultrapallio, la nuova era spirituale finalizzando il nostro ciclo vitale dal buio della materia grigia:


1-cervello primitivo/istintivo (archipallio)
2-cervello intermedio/emotivo (paleopallio)
3-cervello superiore/razionale (neopallio)
4-cervello illuminato/intellettivo (ultrapallio).


DAL BUIO ALLA LUCE


Ben 5 miliardi di anni fa
o 50 milioni di secoli addietro
che fan 5 milioni di millenni,
con lo scoppio del big bang,
nebulosa vagante
nel vuoto abissale,
suonò il gong temporale
e venne alla luce
l'universo spaziale
nel suo ambito materiale.
Tra neutroni e protoni
con moto di elettroni
era tutto un caos
donde esitò il cosmo
con l'ordine astrale
del sistema solare.


Fu l'elementare idrogeno, nobilitandosi in elio, a dar fuoco al sole mentre insieme all'ossigeno
scatenava l'acqua per raffreddare la terra nel suo nucleo incandescente. Sull'acqua bollente di questa piastra rovente si calarono, poi, in cottura molecole gassose e carboniose, e dal brodo primordiale, vera miscela minerale, si approntò la vita vegetale. Solo l'elio, l'argo e il neon, gas nobili, si sollevarono da terra e presero le vie del cielo, mentre l'idrogeno, invero il più leggero, si combinò con tutti e davver ne fece tante. Acqua santa a parte, con l'azoto generò l'ammoniaca, gas di odor pungente, con lo zolfo l'acido solfidrico, un gas dal fetor penetrante e con il carbonio il metano,
un gas asfissiante ma tanto energizzante.


Sulla piastra terrena,
non più rovente, infine,
l'acqua bollente divenne termale,
poi naturale e finanche minerale
con le sue tante bollicine,
e fu da qui che, a fuoco lento
sulla fiammella solare,
veniva alla luce la vita vegetale,
ponendo le basi dell'animazione
con l'ossigeno per la respirazione
e l'ozono per la protezione.


Nacque così la vita sulla terra da un freddo processo chimico di ossidoriduzione per moto di elettroni con sintesi di glucosio, poi piruvato indi decarbossilato donde l'acetil substrato infin fosforilato fino all'adenosin trifosfato (ATP), centrale energetica della vita scaturita da una base azotata e uno zucchero pentoso, quel ribosio nucleico finanche respirato.


Ed era così che l'inerte materia
prima si organizzava in veste cellulare,
poi si duplicava (mitosi)
indi si riproduceva (meiosi),
infin si autoregolava
con i glucidi energia corrente
e moneta contante per la respirazione,
con i lipidi olio per la permeazione
e grasso della materia pesante,
ed alla fine con i protidi,
illuminata matrice pensante
dall'alto del DNA per l'informazione
e dell'RNA per la riproduzione.




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Racconto scritto il 14/03/2021 - 08:19
Da Francesco Andrea Maiello
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