Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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INCIPT e DIALOGO

Le istruzioni sono:

partendo da questo incipit scrivi un breve racconto in cui ci sia molto dialogo (cosa si dicono i protagonisti...e poi?): "Doveva pur capitare, prima o poi, che ci incontrassimo. La fortuna ha voluto che fossimo soli. Lui mi guarda ed ha la forza di non abbassare gli occhi. Io lo guardo ed ho la debolezza di non distogliere i miei {liberamente tratto da un romanzo di Giorgio Faletti)"


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A piedi nudi

Doveva pur capitare, prima o poi, che ci incontrassimo. La fortuna ha voluto che fossimo soli. Lui mi guarda ed ha la forza di non abbassare gli occhi. Io lo guardo ed ho la debolezza di non distogliere i miei; ho sempre avuto un debole per lui. Inutile negarlo. Le storie iniziano da lontano, sempre. Strano, proprio stasera che non avevo nessuno da incontrare, niente da fare, giravo a piedi nudi, in casa. La mia libertà.
Ho sentito un rumore...
-Non ti aspettavo...- arriccio i piedi, sono stordita
-Ma perché? Non ti sei fatta sentire Giada...-
-Avrei dovuto? Non mi ascolti mai, forse non ricordi nemmeno ciò che ti dico...-
-Io, porto tutto dentro di me, è il mio modo di essere, dovresti saperlo ormai- lo dice con la sicurezza che lo contraddistingue
-A trent'anni ti ho chiesto il principe azzurro...ma tu...?- cerco la sua bocca con lo sguardo
-Hai idea, Giada,di quante donne ogni anno mi chiedano un principe azzurro? E davvero ti saresti chiusa in un castello, se pur ricco e aff... (continua)

Grazia Giuliani 16/12/2018 - 18:32
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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DA SOLI NON SI VA DA NESSUNA PARTE

Doveva pur capitare, prima o poi, che ci incontrassimo. La fortuna ha voluto che fossimo soli. Lui mi guarda ed ha la forza di non abbassare gli occhi. Io lo guardo ed ho la debolezza di non distogliere i miei. Tutto si svolge al tavolo di un ristorante, dopo un anno di separazione volontaria siamo qui e non è un caso.
Io–” Ciao scusa, sono in ritardo”
Lui– “Tranquilla, sono qui da poco, c’è un traffico tremendo”
Lo guardo è molto carino come sempre, elegante ma troppo misurato. Quando l’ho conosciuto non era cosi, si lasciava andare era un po’ pazzo, come piacciono a me.
Lui–”Cosa prendi?”
Io–”Fa un po’ tu, non ho molto appetito.”
Perché ci siamo dati questo appuntamento, non ho dimenticato le angherie subite dopo un mio rifiuto di fare l’amore. Cosa stava a significare questo incontro?!A rompere il ghiaccio fu :
Lui–” Questa sera sei bellissima, ricordi la prima nostra cena. Ordinammo un gulasch piccantissimo, bevesti un litro d’acqua e avevi le lacrime agli occhi… le preferiv... (continua)

mirella narducci 07/12/2018 - 18:46
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Finalmente

"Doveva pur capitare, prima o poi, che ci incontrassimo. La fortuna ha voluto che fossimo soli.” Lei mi guarda ed ha la forza di non abbassare gli occhi. Io la guardo ed ho la debolezza di non distogliere i miei. Ero imbarazzato, quasi mi sentivo in colpa. Una colpa che non avevo, che non faceva parte della mia pelle. Ma i suoi occhi sembravano volermi colpevolizzare. O, forse, reagiva attaccando ? Un “tu, pezzo di…” mi era arrivato dal profondo dell’anima, fin sulla bocca e la risiedeva, in barba alle mie svariate carie dentarie, cercando l’attimo giusto per fuoruscire, esplodendo ! Invece…
• In genere sono poco fortunato – riuscii a malapena a dire – ma questa volta, questa volta….
Una fragorosa risata, una pericolosa risata che mise a nudo la sua di dentatura, ineccepibilmente esente da carie e foriera di una bellezza esplosiva che si arricchiva di quei brillanti bianchi, mi giunse come il colpo del ko definitivo giunge al pugile già suonato e inebetito. Possibile l’amassi an... (continua)

Nino Curatola 12/12/2018 - 11:30
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MARTA

Doveva pur capitare, prima o poi, che ci incontrassimo. La fortuna ha voluto che fossimo soli. Lui mi guarda ed ha la forza di non abbassare gli occhi. Io lo guardo ed ho la debolezza di non distogliere i miei.
Marta porta a passeggio il cane.
È abituata a fare un giretto da 30 minuti da quando sua mamma, le ha regalato una cagnolina, Poppy per l' esattezza.
Da subito si è innamorata di questa cucciola.
È arrivata poco dopo il suo ex Marco, che l' ha tradita con un' altra.
Quella sera, si sente come seguita.
Si gira all' improvviso e pum, va proprio a scontrarsi con Marco.
Lo riconosce proprio da quel profumo penetrante.
<<Cavolo, mi hai spaventata!
Ma cosa fai, mi pedini?
Avrei potuto tirarti un pugno sai?
Innanzitutto per quella schiacquetta che credevo amica, che ti ha portato via da me.>>
<<Ehi, calmati, non urlare, non vorrai mica che qualcuno chiami i carabinieri?>>
<<Io urlo quanto mi pare.
Mi hai tradita e ti sei preso gioco di m... (continua)

Mary L 12/12/2018 - 19:08
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Senza possibilità di fuga

Eppure avrei dovuto farlo, nascondere il mio sguardo dal suo, giustamente di rammarico e delusione.
Ne era passato di tempo e mai e poi mai avrei immaginato di poterlo rincontrare infatti avevo cambiato città ed inoltre evitato tutti i posti, dove conoscendo i suoi gusti avrei corso il rischio di rivederlo. Ed ecco che invece il destino aveva voluto giocarmi un brutto scherzo. Eravamo così vicini, stretti in pochissimo spazio, circa un metro quadrato, bloccati nell'ascensore del mio palazzo. Ero arrivata di corsa a casa, in quanto mi ero trattenuta più del dovuto a causa della mia amica Gioia, la quale come sempre mi aveva dovuto raccontare le sue ultime vicissitudini sentimentali ed ero in ritardo per preparare il pranzo , fra poco sarebbe ritornato dal lavoro mio marito Gioele. L’ascensore era aperto, qualcuno stava entrando ed io mi ero infilata con le buste della spesa senza vedere chi fosse. E poi la grande sorpresa e purtroppo non c’era possibilità di fuga. Non eravamo più dei r... (continua)

Anna Rossi 13/12/2018 - 06:34
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Un incontro per la vita

Doveva pur capitare, prima o poi, che ci incontrassimo. La fortuna ha voluto che fossimo soli. Lui mi guarda ed ha la forza di non abbassare gli occhi. Io lo guardo ed ho la debolezza di non distogliere i miei.
Restiamo lì in silenzio, senza battere ciglio e poi tutto d’un tratto Francesco mi dice:” Giulia, sei proprio tu?” Io con un soffio di voce rispondo: ”Si!” Non aggiungo altro. Lui resta lì a fissarmi, senza capire perché proprio a me era capitata “quella cosa”. Si proprio così la definiva, anche perché non aveva la forza per accettare quel destino crudele.
Io mi sento soffocare da quello sguardo di pietà e compassione e decido di andarmene, ma lui mi afferra per un braccio e mi dice:” No! Ti prego non andartene… scusami se continuo a fissarti, ma per favore dammi una seconda possibilità. Che ne dici se ci andassimo a prendere una bella tazza di cioccolata calda?” Io lo guardo e il mio sguardo diventa ancora più cupo e con voce decisa gli rispondo:” No, ho cose più importanti d... (continua)

Gloria Verdi 10/12/2018 - 19:52
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