Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. In fila all' Ufficio postale... Le istruzioni sono: ...le persone, un oggetto. Una storia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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DA UNA POESIA CREA UNA STORIA Le istruzioni sono: prendi una poesia qualsiasi che per qualche motivo ti ispira e partendo da quella scrivi un racconto breve riportando all'inizio la poesia, anche tua, che ti ha ispirato ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
A colloquio con Giuliana. Poesia di E. Montale
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale --------------------------------------------/////////------------------------------------------------ Ti abbiamo sepolta nella cappella dei frati francescani come volevi e come ci raccomandavi ogni tanto. Pensavi molto spesso alla morte; ti spaventava ma non volevi che ti cogliesse impreparata; pronta da tempo la busta con il pigiama da farti indossare per la circostanza e il rosario di legno da intrecci... (continua) Aurelia Strada 06/05/2017 - 17:55 commenti 9 - Numero letture:1309
Alla fine Io penso che alla fine tutta la vita non sia altro che un atto di separazione, ma la cosa che crea più dolore è non prendersi un momento per un giusto addio.... (continua)
Ghigno Ghigno 07/06/2017 - 02:26 commenti 2 - Numero letture:1085
Avarizzia (Trilussa) "Ho conosciuto un vecchio
avaro, ma avaro: avaro a un punto tale che guarda li quatrini ne lo specchio pe' vede raddoppiato er capitale. Allora dice: quelli li do via perché ce faccio la beneficenza; ma questi me li tengo pe' prudenza... E li ripone ne la scrivania." Un giorno er vecchio se sente na stranezza er core ie batte forte e ie sale na tristezza Un pensiero ie balena in testa Ma se moro chi a piagne resta? Del bene ne ho fatto poco, forse gnente No non l' ho mai aiutata la gente Né un soldo per un regalo ho mai cacciato Ad ristorante, sé e chi c è mai annato! La beneficenza e' na bucia Mai fatta na cosa der genere in vita mia Non c ho nessuno ar monno manco un cane Starò da solo sicuro pure ar funerale ! Tutt antratto come na magia inaspettata Er core se calma e non core più all' impazzata Allora er vecchio se ripia e comincia a capì La vita allora davero po' fini così E i sordi che na scrivania metto via con tanta premura A che me ser... (continua) Valentina Foco 05/05/2017 - 00:41 commenti 4 - Numero letture:1244
E' ARRIVATO UN MESSAGGIO Non avrei dovuto scriverlo
ma è più forte di me per stare bene e liberarsi dai pesi è essenziale riuscire a toglierli dall'anima anche se ormai tu hai preso la tua strada il vento riuscirà a farti leggere questo messaggio. Non sottovalutare la potenza delle parole esse possono raggiungere chiunque ogni battito di cuore di chi le scrive le spinge sempre più avanti,al di là del prato del mare, superando ogni cemento arriveranno lì, davanti ai tuoi occhi per dirti che dietro, ad ogni mio saluto dietro ad ogni mio pensiero io sono arrabbiato per la tua indifferenza. Io mi ricordo ancora ogni piccola frase ogni piccolo momento e gesto, ma sono convinto che tu non abbia tenuto nulla perchè non sento più la tua presenza e hai buttato nel cesto quelle piccole cose buone che ho tirato fuori per te e che non tiro mai fuori per nessuno al mondo e che ora saranno destinate a qualcuno di nuovo... Non cammino mai sulla stessa strada se non esiste un motivo e visto che qui i... (continua) mirella narducci 11/05/2017 - 11:27 commenti 9 - Numero letture:1436
Esasperazione Recarsi là,
proprio là, in quella casa. * Promessa burla, Sanguinaria lama, * casa comunale
Savino Spina 07/05/2017 - 12:08 commenti 3 - Numero letture:4473
IL LAGO DI MONTAGNA Il piccolo laghetto montano
segreto a chi non è di queste parti. Il passo s’affretta raggiunge le sponde fresche carezzevoli. Giorni lontani queste rive hanno nascosto piccole impronte curiose che per mille volte si son rincorse in tondo. Ora adulta ritrovo la pace che le dolci acque infondono. La loro calma perpetua mi fa dimenticare il male degli uomini. Mi soffermo ancora un po… per rubare il silenzio, il profumo e l’aria di questo luogo. Lascerò orme vicino all’acqua per ricordare al lago che sono cresciuta e non l’ho mai dimenticato. Racconto ispirato dalla mia poesia. E' trascorso molto tempo, ero bambina e accompagnavo la mamma ad una vacanza forzata per lei, lasciando a casa le sorelle e il babbo. Ferie particolari, per me una gioia immensa, avrei avuto mia madre tutta per me. Lei si allontanava dalla città su consiglio del medico, era caduta in una brutta depressione il solo modo di uscirne era di allontanarsi dai problemi, dalla vita caotica della citt... (continua) mirella narducci 03/05/2017 - 20:47 commenti 21 - Numero letture:1279
IL PIANOFORTE E LA FOLLIA Fabbricato da un’edilizia del 900’ il pianoforte sembrava di una raffinatezza inimitabile , nella sua lucentezza e la sua superficie tanto liscia quanto luminosa . Stava proprio bene in quella stanza , ornata come un salotto , poltroncine pregiate soffici…
La creazione fu molto particolare , fu l’ultimo ad essere realizzato a mano perché ormai la ditta le produce industrialmente. Vi era in lui una certa eleganza che lo distingueva dai suoi “fratellastri” , sta di fatto che Antonio mise anima e corpo per produrlo. Il legno ricavato da una QUERCIA nei pressi di Rovereto era di un marrone molto scuro ed uniforme , si prestava ad essere colorato e inoltre sembrava che il colore si fissasse su di esso quasi come lo assorbisse. Perfino i tasti del piano vennero intagliati col legno , e Giorgio il fratello di Antonio dimostrò una grandissima abilità nel levigare il legno , tanto che quei tasti sembravano essere morbidi , e le dita sembravano godere nello scivolarci sopra... Ecco che ven... (continua) Orazio augusto Guarrera 04/05/2017 - 18:45 commenti 1 - Numero letture:1273
Il sabato del villaggio Teresa avrebbe dormito fino a tarda mattina, se non fosse stata per la madre che con premura le ha ricordato che il sole avrebbe arse le piantine lasciate con le radici nell’acqua, fuori al balcone, ove non le avesse piantate subito, al fresco del primo mattino. Si stiracchia giù dal letto, si strofina gli occhi con le mani e poi dice: ma che noia svegliarsi all’alba e fare la vita da contadina. Era da tempo che pensava di voler cambiare vita; ogni giorno era un incubo, chiudeva gli occhi e pensava alla città e alle belle storie raccontate dai cugini, che da tempo avevano abbandonato la campagna e si erano trasferiti nel centro urbano. Intanto si reca nel podere di famiglia, con fatica alza in su la lama della zappa. Quando la scendeva, anzi, era come se prendesse una discesa e riposava; si rianimava per un attimo. La terra non riusciva a vederla tutta zappata. La vedeva, permanente tappeto di gramigna, e stentava ad andare avanti per far crescere lo spazio marrone delle zolle voltate ... (continua)
Savino Spina 02/05/2017 - 19:11 commenti 6 - Numero letture:4811
il tocco lieve dell'anima Non innamorarti di una donna che legge
di Martha Rivera Garrido Non innamorarti di una donna che legge, Eppure lei appariva così fragile. laisa azzurra 03/05/2017 - 15:52 commenti 17 - Numero letture:2117
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