Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. Quella volta che sbagliai strada... Le istruzioni sono: ...con i miei compagni di viaggio ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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RICERCA |
Ricerca per autore Moja laska I protagonisti del racconto sono Tani, una ragazza poco più che ventenne, slovacca, lunghissimi capelli neri ed occhi verde cupo, formosa ed appariscente lavora part-time presso un callcenter.
Leo, trentenne, lo definirei “normale” uno tra tanti, palestrato e maniaco dell’abbronzatura forse per compensare la statura, veste sempre in modo impeccabile e usa profumi molto forti. Si sono conosciuti, passione travolgente e subito insieme. Da pochi mesi hanno un loro piccolo bilocale. Sono circa le 20……Leo rientra dal lavoro, Tani il pomeriggio era libera da impegni. -Ciao Tani, moja laska, scusa è un poco più tardi del Roberto Colombo 10/02/2015 - 12:28 commenti 15 - Numero letture:1357 Argomento: IL DIALOGO
Gelo - Mario !?
- Si ? - E’ lui ! Si, si ne sono sicura. E’ lui ! - Lui chi ? - Ecco lo vedi ? sta venendo dritto verso di noi. - Ma chi ? Quel ragazzo con il berretto di lana ? - Ma no ! Quell’uomo…alto, robusto, con la giacca a quadri ! - E allora ? - Ma….è Walter, cioè, è mio padre ! - Anna ! Ne sei sicura ? Ma se non lo vedi da trent’anni ! Quel bastardo ! Fai finta di non vederlo, dai, attraversiamo subito. Troppo tardi….l’uomo è ormai a pochi metri… - Anna ? Anna ! A…nn…a. Ciao sono papà, Walter….. - Lo so chi sei, lo so fin troppo bene …. Mario, non te ne andare, rimani, non ha molto da dire….. - No, meglio non mi fermi potrei perdere il controllo e non voglio metterti nei guai . Ci vediamo a casa. Passo io da mamma a prendere Federica. Ciao, a presto. - Federica ?? Sei mamma ? Quanti anni ha ? - Ha gli stessi anni che avevo io quando tu te ne andasti, ma Mario, suo padre, c’è. Non è... (continua) Roberto Colombo 23/10/2015 - 16:18 commenti 2 - Numero letture:1311 Argomento: IL DIALOGO
Tu ed io Era lì davanti a me con l'aria di uno che volesse interrogarmi.
Eppure io quel tipo lo conoscevo, anche se con il passar degli anni il suo aspetto è andato ovviamente modificandosi, non c’era pericolo di sbagliare: ero proprio IO. E’ proprio vero. Ci sono dei gesti che tu compi abitualmente tutti i giorni, semplicemente li consideri quasi come dovuti, li fai perché li devi fare; ti lavi la faccia, i denti e quante volte guardandoti poi allo specchio, chi per il trucco, chi per radersi, scopri qualcosa sul tuo viso che ieri non c’era…un brufoletto ? il cioccolato è buono ma quando è troppo…una rughina che si aggiunge, ? eh lo scorrere inesorabile del tempo….una borsa un po’ accentuata ? ieri sera abbiamo fatto un po’ tardi. Per ogni scoperta trovi quasi sempre una risposta. Poi però devi darti una mossa, il tempo è tiranno….cosa mi metto, correre, colazione, i figli da accompagnare, sciopero dei mezzi, un panino a pranzo, per fortuna sciopero sospeso, rientro, ah ritirare figli da... (continua) Roberto Colombo 26/11/2014 - 12:58 commenti 6 - Numero letture:1201 Argomento: INCIPIT
Il vedovo Il vedovo.
Non succede spesso che mia moglie ed io si vada a teatro. L’occasione ci è stata data da una sua collega che adora Cristicchi e saputo che al Teatro Carcano si rappresentava una sua opera, “Magazzino 18”, di cui era unico protagonista, ha tanto insistito che alla fine ci siamo lasciati convincere. Abbiamo preso la metro verso le 20; il traffico dei pendolari era quasi del tutto scemato, ci siamo infilati nell’ultima carrozza che di solito è anche la meno affollata. Con noi infatti solo altre due persone: una giovane ragazzina, nera, con due occhi… che vi lascio immaginare, una cuffia di lana che lasciava spuntare un ciuffo nero spruzzato di azzurro, con tanto di cuffie, che stava beatamente ascoltando qualche pezzo dei suoi preferiti accompagnandolo con l’andamento del capo, poi, un po’ scostato, c’era “lui”. Si “lui” “il vedovo” questo era infatti il suo nome, o meglio, il suo nomignolo che le era stato affibbiato dalle sue dipendenti e tra queste mia moglie e l’a... (continua) Roberto Colombo 18/01/2015 - 13:00 commenti 17 - Numero letture:1311 Argomento: PERSONAGGI CATTIVI (con qualche buona qualità)
Nome e Cognome: Sebastano Isogni Per il mese di MARZO il tema è il seguente: UN NARRATORE INATTENDIBILE: Scrivete una storia in cui il narratore è inattendibile (può essere un folle, un bambino appena nato, un animale che racconta delle sue tribolazioni per vivere, un adolescente che critica i genitori, una persona morta in un incidente che spiega le cause... e via dicendo). Scatenate la vostra fantasia.
Nome Cognome: Sebastano Isogni Non ci volevo credere. Mia sorella Speranza Sogni mi aveva detto che ero io, proprio io, Sebastano Isogni il vincitore del concorso. Intanto vi spiego che, nonostante Speranza ed io abbiamo un cognome diverso, siamo veramente fratello e sorella. Il fatto è che quando mia madre è andata a registrarmi all'anagrafe ha trovato un impiegato , probabilmente un ragazzo assunto a tempo determinato, con la testa tra le nuvole, che dopo aver scritto il nome ed accortosi di aver dimenticato una “i” , non volendo fare correzioni sul registro delle nascite, il che è comprensibile essendo in pro... (continua) Roberto Colombo 13/03/2015 - 16:07 commenti 3 - Numero letture:1399 Argomento: UN NARRATORE INATTENDIBILE
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